Meglio
 esser chiari con tutti coloro che per qualsivoglia motivo si trovano a 
leggere queste pagine. Se volete lasciate perdere questo post.
Ok, io vi ho avvisato, se continuate a leggere è una vostra scelta e non ho niente da rimproverarmi.
 Tanto
 per cominciare mi sembra corretto dire che Annio da Viterbo è stato 
accusato di aver falsificato la storia antica quando non poteva più 
difendersi.
Tanto
 per cominciare mi sembra corretto dire che Annio da Viterbo è stato 
accusato di aver falsificato la storia antica quando non poteva più 
difendersi.
I suoi accusatori se la presero con lui e con le sue opere dopo la sua morte, già questo da da pensare.
Giovanni Annio da Viterbo era un frate Domenicano, vissuto tra il 1432 e il 1502.
Negli ultimi anni di vita (1499) fu nominato Maestro del sacro palazzo apostolico dal papa Alessandro VI.
E' autore di una opera chiamata Antiquitatem Variarum considerata poi una opera di falsificazione storica.
Detto ciò passiamo all'opera, vera o falsa che sia, vediamo che cosa ci dice di interessante Annio.
Annio
 afferma di aver utilizzato diverse opere antiche per comporre la sua 
opera. Tra gli autori utilizzati vi è Beroso, sacerdote Caldeo del III° 
secolo a.C., il quale trasse le sue informazioni direttamente dai testi 
Caldei.
In particolare Annio afferma di utilizzare i seguenti autori e le loro opere:
- Beroso, delle antichità di tutto il mondo;
- Supplemento di Manetone a Beroso;
- Equivoci, di Senofonte;
- Fabio Pittore, de l'urea età et origine di Roma;
- Mirsilio, della guerra Pelasgica;
- Frammenti, di Catone;
- Itineraio, di Antonino Pio;
- La divisione dell'Italia di Caio Sempronio;
- Archiloco, de tempi;
- Metastene, del giudizio dei tempi e delle storie annuali dei persiani;
- Filone, dei tempi; 
- Emendatissima descrizione dei tempi;
- Il sito di Cilicia, di Annio;
- Sito della Spagna in dialogo;
- Dei primi tempi e dei 24 re di Spagna.
Annio
 ci racconta qualcosa sulla vita di Beroso, in particolare su chi 
fosse, quando e dove operò. Apprendiamo così che Beroso operò ad Atene e
 si decise a scrivere sui tempi antichi per colmare il vuoto dei greci 
che avevano scritto solo fino a Foroneo. Annio riassume i cinque libri 
di Beroso dicendo che nel primo libro si parla dei tempi antichi 
precedenti al diluvio, nel secondo si parla degli Dei, ovvero dei 
capitani e duchi dopo il diluvio. Nel terzo parla di Iano e dice che si 
tratta dello stesso Noè, nel quarto parla degli antichi regni e nel 
quinto di alcune storie particolari.
Ma
 vediamo cosa si dice nel libro primo di Beroso, sui tempi antichi prima
 del diluvio. Tanto per cominciare Annio elenca i diluvi famosi e dice 
che ve ne erano stati cinque, almeno secondo quanto dice Senofonte negli
 Equivoci.
Il primo è accaduto sotto il regno di Ogige fenicio ed è l'unico che possa chiamarsi realmente "Universale".
ll
 secondo è detto Niliaco ed avvenne sotto il regno di Prometeo o Ercole 
Egizio. Il terzo è detto diluvio Attico ed avvenne sotto il regno di 
Ogige re di Atene. Il quarto è detto Tessalico ed avvenne sotto il regno
 di Deucalione. Questo diluvio è dai greci chiamato diluvio universale 
ma la cosa non è vera. Il quinto si chiama Faronico ed avvenne nei 
pressi di Alessandria d'Egitto al tempo di Proteo l'indovino.
Secondo
 Annio, tra il primo diluvio, quello sotto Ogige Fenicio, e l'ultimo, 
passarono 700 anni. Ovvero il Diluvio universale avvenne 250 anni prima 
del regno di Nino.
Annio osserva che il diluvio avvenne in concomitanza di "una grande congiunzione di stelle".
Ora,
 Nino fu un mitico re Assiro, marito di Semiramide. Se le datazioni sono
 corrette, Semiramide e Nino regnarono intorno all'800 a.C. dunque il 
diluvio Universale citato dovrebbe essere avvenuto intorno al 1050 a.C.
E per oggi basta così.
A presto.
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
 
 
