Erodoto di Turi, nelle sue Storie, ci ha tramandato pezzi di storia che altrimenti non avremmo mai conosciuto...
Ma talvolta lui stesso non conosceva le risposte alle domande che, da persona erudita, si poneva... talvolta domande banali ma la cui risposta presupponeva conoscenze antiche.
Il suo mondo era diviso in tre parti, Europa, Asia e Libia, come ci racconta egli stesso. L'Europa e l'Asia le chiamiamo ancora così, la sua Libia corrisponde alla nostra Africa!
Ma, chi diede i nomi a queste parti del mondo? Sicuramente qualcuno di molto antico, di molto precedente ad Erodoto, infatti:
(Storie, cap. IV, 45)
Riguardo all'Europa, invece, nessuno conosce con sicurezza se é circondata dal mare, né ad oriente, né a settentrione: si sa solo che, in lunghezza, si stende quanto le altre due parti del mondo prese insieme.
Né io riesco a comprendere per quale ragione alla terra, che é una, si diano tre distinte denominazioni, prese da nomi di donna, e alle sue parti siano stati fissati, come confini, il Nilo, fiume d'Egitto, e il Fasi, fiume della Colchide (secondo altri, invece, il Tanai, fiume della Meotide e lo stretto dei Cimmeri); né si possono sapere i nomi di quelli che ne hanno determinato i limiti, né donde ne abbiano tratto le denominazioni...
Dopo queste affermazioni, che ci fanno capire quanto antichi siano i nomi delle nostre terre, é forse il caso di fermarsi a riflettere e porsi delle domande, le stesse che 2500 anni fa si pose Erodoto.
Perché la terra ha diversi nomi?
Perché nomi di donna?
Da cosa derivano questi nomi?
Chi li ha fissati, per la prima volta, nella mente e nelle tradizioni dei popoli?
Ed ancora, se tali nomi erano già tanto antichi 2500 anni fa da non esistere memoria della loro nascita, in che periodo si cominciò a chiamare Europa, Asia e Libia?
Come mai qualcuno sentì la necessità di stabilire dei nomi per dei territori così estesi?
Si tratta forse, ancora una volta, dei "resti" di una antica civiltà? Civiltà tanto grande, potente ed estesa da avere la necessità di individuare dei distretti amministrativi di tali dimensioni?
Credo proprio che ci sia ancora tanto da riflettere...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO