Apollodoro, nella sua Biblioteca ci presenta tantissimi personaggi della mitologia. Tra questi ve n'é uno del quale sento parlare per la prima volta: Talo.
Apollodoro ce ne parla nel mezzo del racconto delle imprese di Giasone e dei suoi Argonauti, si trovano allora nei pressi dell'Isola di Creta, al ritorno da un lungo viaggio che alla fine durerà circa quattro mesi
[Libro I, 26]
"Partiti di lì, fu loro impedito di avvicinarsi a Creta da parte di Talo. Costui era (dicono alcuni) un uomo della stirpe di bronzo oppure (secondo altri) un dono fatto da Efesto a Minosse: un uomo di bronzo o - secondo altri - un toro."
Siamo dunque al tempo di Minosse e questo "uomo della stirpe di bronzo" é così descritto:
"Aveva una sola vena che si stendeva dal collo sino alle caviglie e all'estremità della vena stava piantato un chiodo di bronzo."
Uomo o robot?
"Questo Talo custodiva Creta facendo il giro dell'isola tre volte al giorno di corsa: perciò allora, scorgendo la nave Argo che si avvicinava, la bersagliò con pietre."
Dunque Talo era il custode dell'Isola...
"Ma egli morì in seguito a un inganno di Medea: secondo alcuni, perché Medea gli istillò la follia coi suoi farmaci, mentre altri affermano che, con la promessa di renderlo immortale, gli sfilò il chiodo cosicché tutta la linfa sgorgò ed egli morì. Alcuni però affermano che morì per essere stato colpito alla caviglia daPeante con una freccia".
Sembra che altri autori - tra questi Apollonio Rodio, Sofocle e Luciano - ne parlarono...
Avremo dunque modo di approfondire l'argomento...
Apollodoro ce ne parla nel mezzo del racconto delle imprese di Giasone e dei suoi Argonauti, si trovano allora nei pressi dell'Isola di Creta, al ritorno da un lungo viaggio che alla fine durerà circa quattro mesi
[Libro I, 26]
"Partiti di lì, fu loro impedito di avvicinarsi a Creta da parte di Talo. Costui era (dicono alcuni) un uomo della stirpe di bronzo oppure (secondo altri) un dono fatto da Efesto a Minosse: un uomo di bronzo o - secondo altri - un toro."
Siamo dunque al tempo di Minosse e questo "uomo della stirpe di bronzo" é così descritto:
"Aveva una sola vena che si stendeva dal collo sino alle caviglie e all'estremità della vena stava piantato un chiodo di bronzo."
Uomo o robot?
"Questo Talo custodiva Creta facendo il giro dell'isola tre volte al giorno di corsa: perciò allora, scorgendo la nave Argo che si avvicinava, la bersagliò con pietre."
Dunque Talo era il custode dell'Isola...
"Ma egli morì in seguito a un inganno di Medea: secondo alcuni, perché Medea gli istillò la follia coi suoi farmaci, mentre altri affermano che, con la promessa di renderlo immortale, gli sfilò il chiodo cosicché tutta la linfa sgorgò ed egli morì. Alcuni però affermano che morì per essere stato colpito alla caviglia daPeante con una freccia".
Sembra che altri autori - tra questi Apollonio Rodio, Sofocle e Luciano - ne parlarono...
Avremo dunque modo di approfondire l'argomento...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Sugli uomini di bronzo e altri riferimenti a animali di bronzo potete leggere:
Ovidio: le metamorfosi e la nascita dell'Uomo e l'età dell'oro
Ovidio: le metamorfosi e la nascita dell'Uomo e l'età dell'oro
In effetti non è sbagliato assimilare l'informazione all'informatica, né tantomeno la linguistica. Questo in virtù del fatto che, se ci pensiamo bene, sia l'informazione sia la linguistica sono riconducibili alla comunicazione. L'una in quanto è il contenuto che un emittente ed un ricevente la comunicazione si trasmettono, l'altra rappresenta in qualche modo le diverse funzioni linguistiche.
La comunicazione, nel suo percorso evolutivo, è passata attraverso diverse fasi caratterizzate da tre tipologie comunicative.
Inoltre, le modalità di comunicazione sono strettamente correlate con lo sviluppo tecnologico. Pensiamo all’evoluzione dei metodi di scrittura, la nascita della stampa, lo sviluppo della rete ferroviaria, l’incremento dei mezzi di telecomunicazione, etc.
Ed arriviamo al tipo di comunicazione che più di ogni altro è strettamente legato all’evoluzione informatica: la comunicazione mediata. Questo è un tipo di comunicazione che adopera sostanzialmente lo strumento computer. E’ un tipo di comunicazione a distanza perché non vi è condivisione spaziale, in quanto i computer degli interlocutori sono distanti tra loro e comunque si tratta di comunicazione nel quale il computer fa da mediatore e interfaccia. Può essere inoltre un tipo di comunicazione sincrona quando si utilizza per esempio una chat o un servizio di teleconferenza, ma può essere anche asincrona quando si si invia una e-mail o si posta su un forum.
Tutto questo discorso (spero non noioso, per arrivare a confermare che la comunicazione si è evoluta in funzione dello sviluppo tecnologico e, viceversa, le tecnologie informatiche si sono sempre di più adeguate alle esigenze comunicative, basti pensare a Internet e tutte le possibilità comunicative che ci offre attraverso i siti Web, forum, chat, blog, e-mail, teleconferenze, etc.
Il punto debole però di questa fase evolutiva della comunicazione, e qui subentrano la crittografia e la steganografia, è che è difficile garantire e preservare la sicurezza delle nostre informazioni. Anche perché, diversamente dal tipo di interazione faccia a faccia dove i pericoli di mancata sicurezza sono due: il ricevente la comunicazione oppure qualcuno che sta origliando la conversazione, l’interazione mediata dal computer e dalla Rete ha molte varianti e innumerevoli possibilità che qualcuno catturi l’informazione, visto le linee che la nostra informazione percorre nella Rete.
Un saluto, Nicola AMATO"