Traduttore automatico - Read this site in another language

martedì 14 maggio 2019

Colruyt Group Selects Juniper Networks to Support its Digital Transformation

Press release
April 24, 2019 at 3:00 AM EDT
Network Underpins Fast Business Growth for Retail Leader
SUNNYVALE, Calif., April 24, 2019 (GLOBE NEWSWIRE) -- Juniper Networks (NYSE: JNPR), an industry leader in automated, scalable and secure networks, today announced that Colruyt Group, one of the largest retailers in Belgium and also present in France, has deployed Juniper Networks’ solutions to improve its data connectivity in response to exponential growth in network traffic.
Colruyt Group offers numerous retail chains, including food and non-food retail, fuel, wholesale and food services. Established more than 80 years ago, it operates 553 of its own stores, supplies 581 independent shopkeepers in Belgium and France and also offers its products via e-commerce sites. The group owns the BIO-planet, Collishop, Cru, dreambaby, DreamLand, OKay, SPAR Belgium, MyUnderwear24, NewStory, Newpharma and ZEB brands and operates a network of DATS24 fuel stations throughout Belgium.
Colruyt must ensure that it provides quality products and convenient services at competitive prices to protect and grow its leadership status. Ensuring the smooth operation of mission-critical applications such as stock controls and technological infrastructure that underpin its customer-facing services is the key to maintaining happy and loyal customers.
Facing a rapid increase in demand for its products and services across the company’s portfolio, Colruyt needed to upgrade its WAN and LAN to ensure that it could respond effectively to the growth in network activity.
News highlights:
To maximize bandwidth and reduce latency while ensuring network security and stability, Colruyt invested in a range of Juniper solutions to:
Support fast growth and seasonal shopping spikes: Juniper Networks® EX Series Ethernet Switches that are deployed in a Virtual Chassis topology with EX Series switches or QFX Series data center switches. L3 aggregation gives Colruyt the ability to add new nodes into the campus network quickly. This extensible configuration provides Colruyt with the flexibility and agility to meet any peaks in traffic caused by further growth or seasonal shopping periods.
Provide more reliable point of sale: The Virtual Chassis capabilities offered by the EX Series Ethernet Switches and QFX Series Switches means in-store POS (point of sale) and tablet devices will be much less likely to go offline, even at peak times. By moving to a Virtual Chassis for the switches that handle all store-related traffic, Colruyt is able to simplify its network topology. This layer of virtualization drives a better customer experience.
Deliver scalable internet connections: Colruyt uses MX104 routers as peering devices with the ISP. Powered by the Junos operating system and the programmable Trio Chipset, Juniper’s MX104 Universal Routing Platform is a modular, highly redundant and compact platform offering advanced routing, switching, security and service features.
Secure its data and infrastructure: Colruyt implemented the Juniper Networks® SRX5400 Services Gateway, providing the retailer with a scalable, resilient firewall, equipped with integrated threat intelligence, an intrusion prevention system and a powerful routing engine. This feature helps Colruyt protect its own infrastructure and sensitive customer data from cybersecurity threats.
Ensure reliable and secure store connectivity: Colruyt deployed the Juniper Networks® SRX300 Services Gateway as its branch solution for Internet Protocol Security (IPsec) for its site connectivity.
The company is now on its way to upgrading its network bandwidth to 40 Gbps.
Colruyt selected Juniper Networks’ partner Securelink, a leading information consulting company specializing in network and security, to design and deliver Colruyt’s solution.

https://newsroom.juniper.net/press-releases/colruyt-group-selects-juniper-networks-support-its-digital-transformation

lunedì 13 maggio 2019

Kaspersky Lab

Kaspersky Lab viene fondata nel 1997 a Mosca, Russia da Eugene Kaspersky, attuale CEO, Natalya Kaspersky e Alexey De-Monderick.
Kaspersky Lab è una società multinazionale specializzata in endpoint security, cybersecurity e internet security ed è sviluppatrice del noto antivirus.
La compagnia ha il suo quartiere generale a Mosca, è attiva in 200 paesi e conta più di 3900 dipendenti in 35 uffici in 31 paesi e nel 2017 ha raggiunto un fatturato di 698 milioni di dollari.
Secondo i dati forniti dall’azienda il numero di utenti che utilizzano i loro prodotti sono circa 400 milioni.
Nel 1989 Eugene Kaspersky sviluppa la prima versione del suo antivirus con lo scopo di combattere il Cascade virus, un virus che infettava i file con estensione “.COM”.
Anni dopo, nel 1997, Eugene, sua moglie Natalya e De-Monderick fondano la società che nei seguenti anni cresce velocemente, grazie anche alle opinioni favorevoli della critica per quanto riguarda l’affidabilità dei loro prodotti, difatti in soli due anni dal 1998 al 2000 la società vide un incremento del fatturato del 280%.
Tuttoggi, la Kaspaersky Labs è la quarta compagnia di IT al mondo per fatturato e la prima in Europa, specializzata in sicurezza informatica per il pubblico.
Vi sono stati alcuni scandali nel 2015 quando dei dipendenti dell’azienda accusarono la compagnia di aver introdotto nel database di virus VirusTotal dei file modificati appositamente per attivare degli allarmi “falsi positivi” e apportare un danno a compagnie avversarie. La accuse sono state smentite dal fondatore Eugene Kaspersky che negò anche la validità delle mail che i suoi ex dipendenti avevano pubblicato.
Il 13 Settembre 2017 il Presidente Trump firmò un decreto che proibiva l’utilizzo di software Kaspersky nei computer ed altri dispositivi delle istituzioni del governo a causa delle accuse che incolpavano l’azienda di collaborare con le autorità russe con lo scopo di appropriarsi di informazioni riservate dai computer di dipendenti governativi.
Numerose sono state le voci sulla collaborazione dell’azienda con personalità strettamente collegate all’intelligence russo e per contrastare queste voci la società intraprese azioni legali che sono però state respinte dai giudici americani.
Non solo in America, ma anche in Europa è stato messo al voto il bando dei prodotti Kasperski nel 2017, la compagnia smentì sempre le accuse e recentemente, il 12 Aprile 2019 la Commissione Europea ha ammesso i propri errori, dichiarando che le accuse che erano state portate all’azienda non sono basate su alcuna prova fondata.
Ovviamente questo non rimborserà Kaspersky Labs di tutte le perdite subite a cause dei suddetti scandali ma almeno porterà parzialmente giustizia alla compagnia e al suo fondatore.
La Kaspersky Lab è costantemente impegnata nella lotta contro le APT ( Advanced Persistent Threat) che attaccano aziende e governi in tutto il mondo, e da circa due anni pubblica report ogni tre mesi, illustrandone la crescita e i cambiamenti, basati sul loro lavoro di intelligence, con un’attenzione particolare alle aree di provenienza delle APT più conosciute e pericolose, come quelle provenienti dalla Cina e Medio-Oriente e la cui attività si è intensificata negli ultimi tempi.
Francesco Rugolo
Per approfondire:
https://www.kaspersky.it/
https://www.kaspersky.it/blog/che-cose-una-apt/1070/

domenica 12 maggio 2019

Nuove tecnologie: dato e DNA

Già in due precedenti articoli abbiamo parlato di informatica e DNA.
Nell'articolo del marzo 2017 "Nuova frontiera: cifratura dei dati e DNA" si è parlato dei primi esperimenti degli scienziati dei Sandia National Laboratories (gestiti da una controllata della Lockheed Martin Corporation) per la cifratura di testi all'interno del DNA. 
Qualche mese dopo abbiamo scritto della codifica di un video all'interno del DNA e alla possibilità di trasmettere i dati (attraverso la riproduzione dell'organismo) nel tempo e nello spazio.
Ora, è di fine marzo l'annuncio della Microsoft e della University of Washington di aver messo a punto un sistema automatico di scrittura ed estrazione dati dal DNA sintetico, un passo avanti verso lo spostamento della nuova tecnologia dai laboratori di test ai datacenter, dice Jennifer Langston nel suo articolo. In un semplice test è stata codificata la parola "Hello", poi estratta con l'uso di un sistema automatico. Il processo completo è stato descritto in un recente articolo pubblicato su Nature.
Ancora una volta la tecnologia migliore per la conservazione dei dati sembra essere quella realizzata dalla natura. La conservazione di dati nel DNA infatti occupa pochissimo spazio e per il mantenimento consuma pochissima energia, con una efficienza di molti ordini di grandezza superiore rispetto ai migliori datacenter esistenti.
Ancora manca molto lavoro ma già è possibile iniziare a pensare a sistemi automatici la cui memoria sia composta da DNA sintetico appositamente cifrato e codificato.
E' anche possibile immaginare che occorreranno organismi appositamente studiati affinché nel processo riproduttivo il tasso di errore si mantenga basso, organismi realizzati per funzionare come memoria dei processori del futuro.
Il mondo cyber si dovrà allargare a considerare nuove tecnologie, diverse da quelle digitali, ma basate su strutture organiche più o meno sofisticate.
I sistemi di controllo dovranno essere estesi al controllo di sostanze biologiche che potranno essere utilizzate per la trasmissione di dati.
I sistemi informatici diventano sempre più simili alle strutture biologiche create dalla natura, con intenzione di migliorarle quando possibile...


Alessandro RUGOLO

https://news.microsoft.com/innovation-stories/hello-data-dna-storage/
https://www.nature.com/articles/s41598-019-41228-8

martedì 7 maggio 2019

Australian Military Bank Powers Digital Transformation with Infosys Finacle on Cloud

Press release


Implements SaaS Model Digital Banking Suite in Ten Months
Bengaluru and Sydney – September 25, 2018


Australian Military Bank (AMB), one of Australia’s longest serving mutual financial institutions, and Infosys Finacle, part of EdgeVerve Systems, a wholly-owned subsidiary of Infosys (NYSE: INFY), announced the go live of the Finacle banking solutions suite to drive AMB’s ambitious digital transformation program. The comprehensive, Australia ready digital banking solution stack, has been implemented in a fully SaaS model, hosted out of Infosys datacenters in the country. Finacle has enabled AMB with significant operational benefits and cost efficiencies, along with enhanced security and scalability. AMB is now able to provide both its staff and members, a world class banking experience, equal or better than leading global banks.
The Finacle solution stack replaced AMB’s legacy systems to enable the bank to keep pace with new technology developments and allow a speedy response to market demands. Additionally, the Finacle solution enables open application programming interfaces (APIs) that overcome limitations for the bank’s ability to work effectively with ecosystem partners.
Highlights:
  • The entire implementation of the Finacle solution stack, including core banking, origination, payments and channels, was completed in just 10 months, providing feature rich, truly digital retail banking functionalities for AMB.
  • Since go live, the bank has been processing on average of 40,000 mixed transactions per day, along with 22,000 card transactions and close to 7,000 composite payments transactions on average per day.
  • The new origination system has helped the bank make the origination process simpler and drive the creation of a pipeline of over AUD61 million worth of loans during just the first month post go live.
  • AMB is now able to onboard new members and open accounts, complete with transactions enabled, within minutes. The bank has signed up close to 3,000 new accounts across different account types since go live.
  • The new Internet Banking & Mobile Banking channels have seen a 46% increase in registrations and more notably a 116% increase in the Mobile App registration.
  • For the first time, AMB users have access to an integrated Personal Finance Management tool which enables among other things budget creation, goal settings and ability to track spends.
  • Cutting-edge localization capabilities in the solution, including 16 integration touch points, have empowered AMB to establish seamless end-to-end integration with major allied services providers and key partners such as credit bureau, ATM providers and payments solution providers. The Finacle solution also provides the bank out of the box capability for required regulatory reporting.
  • The solution is hosted out of Infosys datacenters in Australia that conform to ISO-27001 standards for information security. The application has also been certified as being PCI-DSS compliant.

https://www.infosys.com/newsroom/press-releases/Pages/amb-finale-digital-transformation-cloud.aspx

sabato 4 maggio 2019

Artificial Intelligence, una opportunità per la gestione delle crisi cyber della Unione Europea

"Artificial Intelligence, an opportunity for the EU cyber-crisis management", è il tema della prossima conferenza europea sull'impiego della Intelligenza Artificiale sul mondo cyber.
Conferenza organizzata dall'ENISA, che si terrà nel mese di giugno (3 e 4) ad Atene, in Grecia.

L'impiego delle tecnologie basate su Intelligenza Artificiale e Machine Learning è sempre in crescita in ogni campo, in particolare dove si fa uso di grandi quantità di dati (Big Data), praticamente impossibili da analizzare senza un aiuto efficiente ed efficace. Nel mondo cyber l'impiego della AI promette enormi cambiamenti ma anche preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza e dell'etica.
Allora ecco che anche l'Unione Europea, attraverso l'ENISA (European Union Agency for Network and Information Security), prova a dire la sua cercando di mettere attorno ad un unico tavolo tutte le figure interessate nella gestione di una crisi europea assieme agli esperti di Intelligenza Artificiale e di cyber.
Gli argomenti principali che saranno trattati nel corso dell'evento sono molteplici:
- il ruolo della AI in supporto ad eventi di cyber security (a livello politico e strategico);
- possibile impiego della AI nella lotta alla disinformazione e alle Fake News per la salvaguardia della libertà di parola;
- ruolo della AI nel supporto ai decisori;
- il ruolo della AI nel processo di fusione delle informazioni;
- l'impiego della AI nelle risposte cyber autonome;
- Open Cyber Situation Awareness Machine (OpenCSAM) e sviluppi futuri.

Il meeting di giugno si avvicina e gli argomenti sembrano adatti ad attirare un buon numero di esperti.

Alessandro RUGOLO

https://www.enisa.europa.eu/events/artificial-intelligence-an-opportunity-for-the-eu-cyber-crisis-management/event

Europol chiude "Silkkitie" e "Wall street market", due tra i più grandi mercati illegali del Dark Web

Non sempre le notizie sulla cyber sono negative.
Uno dei problemi legati all'ambiente cyber è rappresentato dalla disponibilità sui mercati del dark web, di informazioni o tools impiegabili per effettuare cyber attack, 
Naturalmente questi mercati non si occupano solo di vendita di tools cyber ma estendono il loro campo d'azione a tutti i tipi di traffici illegali, dalle droghe alle armi, usufruendo della presunta anonimità garantita dal dark web.
Ma si sa, il web non privilegia buoni o cattivi per cui i problemi che colpiscono i "buoni" qualche volta colpiscono anche reti e sistemi dei "cattivi".
Così questa volta Europol è riuscita a smantellare la rete di hacker che gestiva i siti "Silkkitie"  e "Wall street market" grazie ad un qualche malfunzionamento di una connessione VPN. 
In particolare sembra che il sito "Wall street market" avesse circa 1,5 milioni di utenti registrati e più di 5000 venditori.
Nell'ambito delle operazioni tre cittadini tedeschi sono stati arrestati mentre altri due fermi sono avvenuti a Los Angeles.
L'operazione è partita da una precedente operazione condotta dalle autorità finlandesi e francesi ed è stata realizzata grazie alla collaborazione internazionale delle istituzioni tedesche, Olandesi, Europol, Eurojust e Stati Uniti. 

Alessandro Rugolo

Per approfondire:

https://www.europol.europa.eu/newsroom/news/double-blow-to-dark-web-marketplaces
https://www.theregister.co.uk/2019/05/03/europol_takes_down_two_big_dark_net_marketplaces/
https://www.topcybernews.com/massive-dark-web-wall-street-market-shuttered/

mercoledì 1 maggio 2019

IBM, Intelligenza Artificiale e memoria analogica

Lo sviluppo di una civiltà spesso avviene per cicli. Chiuso uno se ne apre un altro che talvolta era stato chiuso in precedenza.
Cosa voglio dire?

Tutti sappiamo che da anni ormai la nostra civiltà si basa sugli sviluppi del digitale. La corsa al digitale ha portato ad abbandonare tecnologie che sembravano senza futuro ma che, almeno cosi sembra, potrebbero a breve tornare in auge.
Secondo un recente studio di IBM (pubblicato su Nature nel 2018) l'impiego di "memorie analogiche" potrebbe essere una soluzione alle necessità di efficienza delle reti neurali impiegate per l'Intelligenza Artificiale.
I ricercatori dell'IBM Research AI team sono riusciti a dimostrare che è possibile impiegare periferiche dotate di memoria analogica (che impiegano segnali elettrici continui invece che i più noti segnali binari composti da 0 e 1) per il deep Learning raggiungendo la stessa accuratezza che si raggiunge utilizzando processori grafici digitali.  
Ci si potrebbe chiedere, dato che l'accuratezza raggiunta è la stessa, in che cosa consiste la novità, per quale motivo si dovrebbe privilegiare la memoria analogica.
La risposta va ricercata nelle modalità di funzionamento dei processori digitali, nella loro architettura e nella necessità di muovere grandi quantità di ddati per effettuare il necessario addestramento delle reti neurali, tutti questi fattori devono essere presi in considerazione. 
Lo sviluppo della Intelligenza Artificiale infatti si basa sulla enorme e sempre crescente mole di dati che devono essere raccolti, analizzati ed elaborati. 
Per far ciò, in particolare durante il processo di deep Learning, i dati vengono spostati tra memorie e processori e ciò significa impiego di tempo ed energia.
Lo studio di nuove architetture (spesso prendendo a riferimento elementi naturali, come il cervello umano) ha consentito di migliorare il processo di deep Learning, "avvicinando" alcune parti della memoria ai dati, semplificando e velocizzando le operazioni di trasferimento dei dati. 
Ora, secondo i ricercatori di IBM è possibile usare delle memorie analogiche che consentono dei risparmi in termini di energia dissipata.
Uno dei problemi che aveva spinto i ricercatori all'impiego di memorie digitali consisteva nella mancanza di accuratezza dei sistemi analogici, cosa che però sembra essere almeno in parte superata.
Secondo gli studi più recenti, nei prossimi dieci anni l'impiego di tecnologie analogiche nell'ambito della AI consentirà di raggiungere una efficienza mille volte superiore a quella attuale.

Come si sa da tempo, il cervello umano è una macchina pressoché perfetta, anche dal punto di vista di consumo energetico e di dissipazione del calore.
Se si guarda al modo di funzionamento del cervello umano e si provasse a dire se si tratta di un "processore" analogico o digitale, si scoprirebbe che non è l'uno ne l'altro ma che utilizza dei processi simili all'uno o all'altro a seconda della convenienza e della funzione.
Ecco dunque che anche ancora una volta vediamo come lo studio del cervello ci aiuta a capire come migliorare i processori.

Alessandro Rugolo

Per approfondire:

- https://www.ibm.com/blogs/research/2019/02/ai-hardware-center/
- https://www.ibm.com/blogs/research/2018/06/future-ai-better-compute/
- https://www.nature.com/articles/s41586-018-0180-5
- https://www.ibm.com/blogs/research/2018/06/approximate-computing-ai-acceleration/
- https://www.quora.com/Is-the-human-brain-analog-or-digital