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domenica 24 febbraio 2013

Vi presento il mio nuovo libro: Ricordi di uno splendido passato

Cari amici e lettori, mi prendo qualche riga del blog per publicizzare il mio ultimo libro:

"Ricordi di uno splendido passato".

Il sottotitolo vi può far capire meglio di che si tratta: "Le età dell'Uomo, Platone, il Crizia e Atlantide. La storia va riscritta?"

Veniamo dunque al contenuto. Vi chiederete cosa potrete trovare di interessante in questo libro.

Sicuramente troverete tante curiosità tratte dai testi classici dei grandi autori dell’antichità: Esiodo, Erodoto, Platone, Virgilio, Seneca, lo Pseudo-Apollodoro, Giamblico ma anche alcuni autori più recenti quali Ruggero Bacone, Galileo Galilei ed infine Dimitrj Merezkovskj. Essi, nei loro testi talvolta fanno riferimento ad altri autori e così avrete modo di conoscere anche il pensiero di questi ultimi, noti o meno che siano.
Attraverso le loro opere cercherò di spiegare come credo sia avvenuta l’evoluzione della civiltà umana e proverò a porre in evidenza alcune curiosità che mi hanno spinto allo studio delle opere più antiche, nella convinzione che faranno lo stesso con chi di voi vorrà seguirmi.

Esiodo è il mio riferimento per le età dell’uomo, l’età d’oro in cui la civiltà umana godeva dei prodotti della madre terra senza versare una sola goccia di sudore, l’età dell’argento seguita dal bronzo, poi l’età degli eroi ed infine quella del ferro.
Erodoto è una fonte inesauribile di fatti sulle popolazioni del mondo di duemilacinquecento anni fa. Platone è il punto di inizio della ricerca per il mito di Atlantide.
Ma tutto quello che leggerete ha un solo fine, mostrare quanto sia probabile l’evoluzione ciclica dell’umanità. Ricerca condotta sui principali testi antichi che hanno tramandato i miti, leggende o semplici informazioni scientifiche fuori dal tempo.

Il Timeo e il Crizia, principalmente, Esiodo e Platone, Atlantide, ma non solo!
Ogni volta che sarà possibile, seppure brevemente, cercherò di porre in evidenza eventuali spunti di riflessione per mezzo di domande, spesso senza risposta.

La storia, lo sviluppo dell’umanità e la conoscenza scientifica degli antichi sono soggetti di ricerca ugualmente interessanti e che ho provato ad illustrare con esempi tratti dai testi antichi e con paragoni con le conoscenze scientifiche attuali.
I testi che vi potrete trovare sono scritti in tempi diversi e rispecchiano la mia sete di ricerca e i miei interessi, spero li troverete stimolanti e che possano essere d’aiuto al vostro percorso di ricerca, qualunque esso sia.

Se vi piacciono le domande, i dubbi e i misteri del passato in vece delle false certezze, allora questo è il libro che fa per voi.

Lo potete trovare su ilmiolibro.it, buona lettura! 


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

English version: Memories of a great history


Recensioni su ilmiolibro.it:
 
Quando ho finito di leggere un libro oppure quando ho visto un film al cinema (e cioè senza farciture di assurde pubblicità) mi piacerebbe avere la possibilità di scambiare a caldo le impressioni. Soprattutto il cinema d’autore, in grado di estraniarti con i dialoghi dei personaggi, in grado di calarti in un’altra dimensione e di restarti appiccicato addosso malgrado la parola fine abbia sancito il ritorno alla normalità. Si, d’accordo, mentre parlo solo del cinema mi accorgo che anche un buon libro ha queste capacità, la differenza sostanziale è che al cinema stai due ore fermo e disposto alla lettura traslata dal regista, mentre il senso del libro ha bisogno di essere rivissuto e ciascun lettore lo vivrà in modo differente. L’autore è il padrone dell’idea ma il senso del libro appartiene al lettore, come un vestito che sarà sempre differente e prenderà la forma e lo stile di chi lo indossa. Ma adesso sono le sei del mattino: con chi mi metto a scambiare le impressioni sul libro divorato in pochi giorni, “Ricordi di uno splendido passato” di Alessandro Rugolo? Si, d’accordo, ne parlerò col PC! La fortuna di Alessandro è di avere una biblioteca importante con molti libri pieni di polvere e di ragnatele che non lo distraggono dalle sue letture, anzi, mentre dà la caccia ai ragni, cade un libro che aveva dimenticato di leggere e da questo prende le dritte per scrivere. Al contempo possiede le conoscenze per leggere direttamente i testi in greco e in latino e, quindi, dovrebbe essere in grado nel suo libro di spalancare le porte e farti entrare nel favoloso mondo dei filosofi greci mediante le sottolineature di piccoli particolari. Con tutta una serie di brevi domande che tendono ad evidenziare il suo metodo di studio e ad incuriosire chi legge, ti riporta alla ovvia considerazione, spesso dimenticata, che la lettura dei classici è sempre un basamento “come l’allodola se spunta il giorno, spiccato il volo / dalla tetra terra anima inni alle porte del cielo” . 
 

sabato 23 febbraio 2013

Ricordi di uno splendido passato - Memories of a great history!

Dear friends and readers, I'll take a few lines of my blog to advertise my latest book:

"Ricordi di uno splendido passato"... Memories of a great history!

The subtitle can make you understand better what it is: "The Ages of Man, Plato, Critias and Atlantis. History must be rewritten?"

 
Coming to the content, you may wonder what you might find interesting in this book.
 
You will surely find many curiosities taken from the texts of the great classical authors of antiquity: Hesiod, Herodotus, Plato, Virgil, Seneca, Pseudo-Apollodorus, Iamblichus but also some more recent authors such as Roger Bacon, Galileo Galilei and finally Dimitrj Merezkovskj. They, in their texts sometimes refer to other authors, and so you will know the mind of the latter.

Through their work I will try to explain how I think it developed the evolution of human civilization and I will try to highlight some curiosity that led me to the study of older works.
Hesiod is my reference to the age of man, the golden age in which human civilization enjoyed the products of mother earth without shedding a single drop of sweat, the silver age, followed by Bronze Age, then the 'age of heroes, and finally that of iron.

Herodotus is an inexhaustible source of facts about the world's population of two thousand five hundred years ago. Plato is the starting point of the search for the myth of Atlantis.

But all I read has only one purpose, to show how likely it is the cyclical nature of humanity. Research conducted on the main ancient texts that have passed on myths, legends or simple scientific information out of time.
The Timaeus and Critias the mainly Hesiod and Plato, Atlantis, and much more!

Whenever possible, albeit briefly, I will try to highlight any insights by means of questions, often unanswered.
History, human development and scientific knowledge of the ancients are research subjects equally interesting and I tried to illustrate with examples from ancient texts and comparisons with current scientific knowledge.

The texts that you will find in this book are written at different times and reflect my thirst and my research interests, I hope you will find them stimulating and that can be a help to your search path, whatever it is.
If you like the questions, doubts and mysteries of the past instead of the false certainties, then this book is for you.
You can find it on ilmiolibro.it enjoy!


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 3 febbraio 2013

Strabone e la Sardegna

Intanto, chi era Strabone?
Eclettico, storico, politico, letterato, nato ad Amasea nel Ponto, nel 64 a.C. e vissuto a Roma.
La sua opera principale, cui lavorò per tutta la vita, è conosciuta come Geografia. Quest'opera comprende 17 libri e tra questi i libri V e VI sono dedicati all'Italia. Geografia è un'opera monumentale, che comprende la descrizione dei luoghi ma anche molte informazioni storiche e mitologiche. Per esempio, buona parte del libro V Capitolo 1 è dedicato ai Pelasgi, popolazione mitica che pare si sia spostata per tutto il mediterraneo. 
Ora voglio evitare di annoiarvi e parlarvi della parte che oggi più mi interessa, la Sardegna e per farlo vi leggerà alcuni passi del libro V, capitolo 2, paragrafo 7 che inizia descrivendo l'isola di Corsica e i suoi abitanti per poi passare alla Sardegna:
 
"la lunghezza della Sardegna è invece di 220 miglia, la larghezza di 98 miglia."
 
Queste le dimensioni attribuite all'isola. Strabone aggiunge che per alcuni autori il perimetro della Sardegna sarebbe di circa 4000 stadi, dove lo stadio era una unità di misura che valeva circa 178 metri; dunque la Sardegna aveva un perimetro di circa 712 km, molto meno di quanto sia attualmente. Sembra infatti che le misure in miglia di Strabone siano più vicine a quelle attuali di quelle riferite da altri autori. Ma proseguiamo.
 
Strabone racconta che la maggior parte della Sardegna era rocciosa e non del tutto pacificata. Possedeva molta terra fertile di ogni prodotto e in particolare di grano. Inoltre vi si trovavano molte città fra cui le più importanti erano "Caralis e Sulci", ovvero Cagliari e Sant'Antioco. Dice Strabone che:
 
"alla bontà dei luoghi fa riscontro una grande insalubrità"
 
essendo l'isola malsana in estate in particolare nelle regioni più fertili. Forse facendo riferimento alla presenza di paludi e probabilmente delle malattie dovute alle zanzare, come la malaria.
 
"queste stesse regioni sono continuamente saccheggiate dagli abitanti delle montagne che si chiamano Diagesbei, mentre una volta erano chiamati Iolei".
 
Ecco che Strabone riporta in sintesi la stessa origine mitica degli Iolei che potete trovare in Pausania e di cui ho già parlato.
 
"Si dice infatti che Iolao, conducendo alcuni dei figli di Eracle, venne qui e che essi abitarono insieme ai barbari che occupavano l'isola: costoro erano Tirreni (ovvero Etrusci o Tusci come li chiama lo stesso Strabone qualche pagina prima), ma poi il dominio passò ai Fenici provenienti da Cartagine insieme ai quali combatterono contro i Romani. Sconfitti, tutto passò sotto il dominio Romano."
 
Riassumendo, Iolao arrivo in Sardegna e la trovò abitata da Tirreni (Etruschi), convivette con essi fino all'arrivo dei fenici che conquistarono l'isola che poi venne conquistata dai Romani.
Strabone aggiunge qualche notizia dei popoli presenti:
 
"ci sono quattro tribù delle montagne:  i Parati, i Sossinati, i Balari e gli Aconiti, che abitano tutti nelle caverne e se possiedono delle terre seminabili non si preoccupano di farlo ma depredano i prodotti di quelli che lavorano, sia di quanti abitano li, sia navigando, di quanti abitano sul continente antistante, in particolare i Pisati"
 
Sembra dunque che queste tribù selvaggie esercitassero una qualche forma di pirateria raggiungendo il continente per depredare. Strabone racconta che l'impresa di conquistare la Sardegna da parte dei Romani non è ancora completa e che gli strateghi inviati da Roma usano assalire gli isolani quando si riuniscono per festeggiare dopo aver fatto qualche grosso colpo.
 
"La Sardegna produce dei montoni che hanno peli di capra invece che lana, chiamati musmoni, con le cui pelli fanno corazze. Inoltre fanno uso di un piccolo scudo e di una piccola spada"
 
I musmoni sono i mufloni, come potete ben immaginare.
Le ultime informazioni sono relative alla distanza tra Sardegna e Libia (ovvero l'Africa) che secondo il Corografo è di 300 miglia e tra la Sardegna e le coste italiane, Strabone infatti afferma di aver visto lui stesso l'isola dall'alto delle montagne sulle coste del continente italiano. 
 
Ora vi lascio, sperando di avervi dato delle notizie interessanti.

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

domenica 27 gennaio 2013

Alla ricerca di testi antichi...

Per soddisfare la mia curiosità spesso mi ritrovo a ricercare su google books testi antichi riprodotti tra il 1500 e il 1900. Questi testi di solito sono scaricabili in formato pdf e abbastanza leggibili.
Ieri stavo scaricando alcune differenti edizioni della Biblioteca Storica di Diodoro Siculo per leggere il quinto e il sesto libro nel quale sapevo essere presenti delle informazioni sulla Sardegna antica e sugli Atlantidei, quando mi sono imbattuto in un testo del 1820 pubblicato da Sonzogno, con la volgarizzazione del Cavaliere Compagnoni dal titolo "Biblioteca Storica di DIodoro Siculo".
Potete immaginare la mia sorpresa quando, scorrendo velocemente le pagine, mi sono imbattuto in alcuno brani inseriti nel testo che da tempo desideravo leggere ma non riuscivo a trovare.
Il Cavalier Compagnoni infatti ha inserito nel suo libro anche la "Cronologia egiziana secondo Manetone" così come riportata da Eusebio di Cesarea, vescovo e scrittore greco vissuto a cavallo tra il III e il IV secolo d.C. Diodoro visse molto prima di Eusebio e probabilmente le sue conoscenze del passato erano più precise ma nella sua opera non descrive diffusamente le dinastie egizie, riporta solo i fatti e le notizie per lui più interessanti.
Continuando a frugare mi rendo conto che all'interno del libro si trovano altri tesori, per esempio le notizie di Beroso sacerdote caldeo sui suoi tempi.
 
Ora dunque vi lascio e mi accingo alla lettura del testo appena trovato.
 
A presto,

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 26 gennaio 2013

Paura

Sensazione mortale,
essenza della vita,
stimolo al coraggio che può tutto.

La prima volta e l'ultima, sempre uguale.
Ciò che cambia è il modo di viverla.

Ti senti scoperto fin dentro l'anima
ma è solo paura
paura di vivere.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

martedì 22 gennaio 2013

Ricordi di uno splendido passato

Ricordi di uno splendido passato: Platone... il Timeo e il Crizia, due dialoghi conosciuti da secoli che hanno suscitato curiosità, stupore, incredulità e hanno dato vita a secoli di ricerche legate al mistero di Atlantide. Aristotele sul mito di Atlantide disse...

sabato 19 gennaio 2013

Le antichità di Beroso, sacerdote Caldeo

e di altri scrittori, ebrei, greci e latini che trattano le stesse materie.
 
Francesco Sansovino figlio dell'architetto Jacopo Tatti detto il Sansovino, nacque a Roma nel 1521 e morì a Venezia nel 1586. Il suo vero nome era probabilmente Giovanni Tatti (ma non ne sono certo) e fu un letterato che lavorò su tanti diversi argomenti, dalla storia all'agricoltura.
 
Tradusse moltissime opere, tra queste mi interessa particolarmente questa sulle antichità di Beroso sacerdote caldeo. Vi invito a studiarla, la trovate gratuitamente su google libri.
Vi avverto che il Sansovino tradusse anche alcune opere di un certo Giovanni Annio, in particolare "Antiquitatum vanarum" in cui erano riportati molti testi di dubbia provenienza. Inoltre io stesso, nonostante l'opera sia in italiano, ho trovato difficoltà nella lettura di alcune parti e nella traduzione in italiano corrente, vi invito dunque a prendere con le pinze le informazioni che vi potrete trovare.
Il testo è molto bello e tempo permettendo ve ne farò un breve riassunto per le parti più interessanti.
 
Il primo libro dell'opera inizia più o meno così: "Prima della rovina delle acque (del diluvio) a causa della quale perì tutto il mondo, ci furono tanti secoli di storia dei quali i Caldei conservarono fedelmente il ricordo. Essi scrivono che in quei tempi esisteva una città grandissima di giganti chiamata Enos, nei pressi del Libano, i quali comandavano sul mondo conosciuto, da oriente ad occidente."
 
Interessante riferimento ai giganti e alla loro città, Enos. Interessante anche il fatto che gli abitanti fossero dei giganti che comandavano sul mondo intero, un mondo fatto di genti normali.
 
"Questi giganti, confidando sulla loro grandezza e forza, furono gli inventori delle armi e degli strumenti musicali e di tutte le delizie umane, essi si diedero alla libidine e opprimevano tutti. Mangiavano gli uomini e facevano si che le donne abortissero per usarne i feti per fare delle ottime pietanze. Essi si mescolavano carnalmente con le madri, con le figlie e le sorelle, coi maschi e coi bruti e non esisteva scelleratezza che essi non ammettessero, infatti essi disprezzavano la religione e gli dei. "
 
Ma fermiamoci un attimo e vediamo di capire chi fosse questo Beroso e quanto sia attendibile.
Sembra che Beroso sia nato a Babilonia pochi anni prima di Alessandro il grande, intorno al 340 a.C. Beroso fu un sacerdote e in quanto tale conservava le scritture pubbliche e gli annali del re. Conosceva il greco e insegnò ad Atene discipline caldee tra cui astronomia. Gli ateniesi gli dedicarono una statua.
 
Per ora è tutto, ma nei prossimi giorni vedremo alcune informazioni proprio sul diluvio, anzi, sui diluvi.
 
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO