ma sarà troppo tardi!"
"Sono le ultime parole che ricordo del sogno dell'altra notte... ma non mi chiedere cosa possano significare perché non ne ho la più pallida idea, amore."
"C'eravamo tutti nel sogno.
O almeno così mi pare di ricordare...
La voce sembrava quella di zio ed il cortile poteva essere quello di casa sua. Sembrava molto triste mentre parlava. L'impressione che ho avuto era di rassegnazione nei confronti di qualcosa di inesorabile..."
Solo poche parole scarabocchiate su di un foglio di carta stropicciato... e tutto intorno cadaveri...
E nessuna spiegazione, in quella sera del 22 luglio 2012...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
Nessun commento:
Posta un commento