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martedì 29 gennaio 2008

Tutto scorre…niente cambia

Quando ero bambino, correndo per strada mi guardavo intorno e pensavo:
“quando sarò grande cambierò il mondo…
perché così non mi piace!”

Ora che sono grande, prendo un caffè al bar e penso:
“è inutile, non riuscirò mai a cambiare il mondo,
anche se così com’è non mi piace…”

Quando sarò vecchio,
seduto in riva al fiume a guardare lo scorrere dell’acqua,
sempre uguale da milioni di anni, penserò:
“quanto vorrei tornar bambino…
per illudermi di poter cambiare il mondo,
anche se so che è impossibile!”

E così sarà per mio figlio…

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 28 gennaio 2008

Talento e motivazione

Mi é capitato di recente di discutere con una maestra di scuola elementare la quale mi disse, a proposito di una ragazzina di otto anni di nome Alessia non proprio eccellente in educazione fisica, di voler far frequentare a quest’ultima delle ore di ergoterapia. Certo ergoterapia, quella tecnica grazie alla quale il miglioramento della coordinazione e delle capacità psicomotorie ti aiutano a comprendere le equazioni di primo grado, ad effettuare correttamente l’analisi grammaticale, di conoscere il nome degli stati componenti il continente europeo e sapere che l’ultimo sovrano dell’impero romano d’occidente fu Romolo Augustolo. Non mi risulta che Albert Einstein fosse un campione di ginnastica artistica alla Juri Chechi e se consideriamo che Steven Hawking, il più grande astrofisico vivente, é inchiodato ad una sedia rotelle da un grave male dovendo comunicare con il mondo circostante tramite un computer, qualche speranza per la piccola Alessia allora c’é. Ve lo ricordate Maradona? Disertava gli allenamenti dandosi spesso e volentieri alla vita mondana, eppure con il pallone faceva ciò che voleva. Il prodigio di qualche ergo terapeuta argentino? Esiste un approccio di spiegazione da parte di quella categoria di professionisti chiamati coach e trainer, che si occupano quotidianamente di sviluppare le nostre qualità mediante una formula matematica : capacità = talento x tempo x motivazione. Il talento é innato, un qualche cosa che madre natura ci ha regalato, come il palleggiare di Diego Armando Maradona o il comporre di Wolfgang Amadeus Mozart. Ma il talento deve essere coltivato, allenato, bisogna dedicargli del tempo. Ma come investire in un qualche cosa nel quale non credo ? Ed ecco il terzo fattore, la motivazione.
Ricapitoliamo, Maradona aveva l’innata capacità di giostrare con la palla così come Beethoven di capire la musica. Il tempo dedicato ad incrementare i propri talenti sopportato dalla voglia di farlo può portare all’apice nel proprio settore. La mancanza di talento innato non può però venir compensata da ore e ore di esercizi, quindi piccola Alessia, forse non diventerai una Nadia Comaneci ma sicuramente la natura ti ha dato una capacità non ancora identificata dalla tua cara maestra. Investiamo il nostro tempo là dove saremo in grado di massimizzare i nostri risultati e talenti e par far ciò, come diceva Socrate, iniziamo con il conoscere noi stessi.

Patrick Galimberti
Trainer e coach

domenica 27 gennaio 2008

Tito Lucrezio Caro e il Mondo

Lucrezio (98-54 a.C.) nel suo De rerum natura, ci parla tra l'altro, del mondo.
E' il "Liber quintus" quello che tratta del mondo.
Lucrezio afferma che tutto ha fine infatti a nessuna cosa del mondo è "dato violare la legge del tempo".
Tra queste cose, Lucrezio pone anche l'anima umana, la quale "composta di nessi corporei, nata col corpo, ne dunque può a lungo vivere intatta."
E' la ragione che lo porta a pensare che che il mondo è mortale, che gli atomi hanno prodotto il cielo e la terra e gli esseri viventi e il genere umano...
Lucrezio ci racconta "quale sia di natura la forza che muove e dirige il corso del sole e l'orbe lunare, perché non si creda che gli astri fra il cielo e la terra percorrano liberi sempre quel giro, docili questi e disposti ad accrescere messi e animali o si muovano per certi divini decreti".
E poi dice che così come gli esseri nascono, un giorno spariranno...
Infatti "cosa nuova davvero e stupenda sarà la rovina futura della terra e del cielo e del mare per chi resta a vederla. So bene quanto difficile é dimostrarla coi detti; e così é se ti portano all''orecchio cose incredibili [..] forse in breve vedrai per moti terrestri il tutto squassarsi e perire."
Perché ci parla di cosa incredibili a credersi?
Forse si tratta dei racconti delle catastrofi antiche?
Lucrezio ci dice che il suo mondo, inteso come la sua civiltà, è giovane infatti "alcune arti si vengono ancora formando e affinando; nuovi mezzi si apportano ancora ai navigli, inventarono i musici or ora nuove armonie e fu ancora da poco scoperta del mondo la natura e la legge, ed io stesso l'ho scoperta da poco, primo tra i primi..."
Ma subito dopo chiarisce che tutto ciò che esiste al mondo è già esistito in passato e che poi è andato distrutto... "Ogni cosa che vedi stare al mondo puoi ritenerla esistita già prima. Ma come una parte degli uomini andò liquefatta nelle fulgide spire del fuoco improvviso e antiche città ricordiamo nei grandi tormenti del mondo crollate e fiumi cresciuti da piogge lunghissime e campi e paesi affondati: similmente la rovina futura del cielo e della terra."
Dunque, così come fino ad allora il mondo fu distrutto varie volte, dal fuoco e dall'acqua, così di nuovo accadrà in futuro...
Così ci dice Lucrezio...
Ma perché? Vediamo cosa altro ci dice...
"La natura del mondo in cui siamo non é tutto materia compatta: nel mondo c'é il vuoto, e tuttavia non è come il vuoto; né mancano corpi che possano dall'infinito con violento impeto irrompere contro la terra e sprofondarla. Non manca certo lo spazio che rotolanti disciolte riceva le mura del mondo colpito dall'urto di forza invincibile: non é chiusa alla terra la porta della fine."
Corpi che arrivano dall'infinito e che con violento impeto colpiscono la terra... asteroidi...
Dunque la terra è stata colpita in passato da un asteroide e qualcuno, al tempo di Lucrezio, ne aveva ancora il ricordo...
Poco dopo infatti Lucrezio insiste sulle recenti distruzioni dell'umanità ad opera di fuoco ed acqua... "questi elementi spiranti tanto istinto guerriero di grandi cose debbon decidere: giacché il fuoco prevalse una volta, e l'acqua una volta, secondo la fama, regnò sulla terra. Infatti il fuoco prevalse e bruciò molte cose quando la forza distorta, rapace dei cavalli del sole per entro l'etere corse radendo terre distese [..] Lo stesso è dell'acqua: quando cominciano improvvisi i suoi propri elementi a raccogliersi, vince; e già seppellì molte città dei mortali; ma poi, quando la forza deviata, sorta dall'infinito, per ordine occulto scomparve, si fermaron le piogge e si abbassarono i fiumi"...
E Lucrezio, nel raccontarci queste due immani catastrofi, ci dice che furono provocate da forze provenienti dall'infinito...
Strano... o meglio, curioso...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Ravana il Re ateo, Gilgamesh e la torre di Babele

La lettura di testi antichi è spesso vista a se stante, separata dalle altre conoscenze, storiche, geografiche e scientifiche e ciò, a mio parere è sbagliato...
Oggi voglio provare a mettere assieme alcune interessanti letture di quest'ultimo anno con le mie conoscenze in campo storico e scientifico... e vediamo cosa accade!
Vorrei iniziare dai testi vedici, in particolare parlerò di Ravana, il Re ateo del SRIMAD BHAGAVATAM (di cui ho già parlato) che richiamo brevemente...
[Canto 1, Cap. 3, verso 22]
Come diciottesimo avatara il Signore apparve nella forma dell'imperatore Rama. Per compiere alcune imprese in favore degli esseri celesti, Egli mostrò poteri sovrumani dominando l'Oceano Indiano e annientando Ravana, re ateo che viveva al di là di queste acque.
La domanda é: Chi era questo "re ateo"?
Ma a questa domanda devo aggiungerne un'altra...
In che periodo ci troviamo?
Ed una terza...
Quali erano i mezzi tecnologici di cui disponevano i due "demoni" Ravana ed Hiranyakasipu?
Nelle spiegazioni del testo si dice che i due demoni atei Ravana ed Hiranyakasipu "guadagnarono grandi successi materiali per mezzo di ricerche scientifiche". Ravana, in particolare, tentò di raggiungere i pianeti celesti usando mezzi materiali... e quì entra prepotentemente in ballo la torre di Babele...
La torre, le cui tracce sono ancora visibili in ciò che resta della citta di Babilonia, doveva essere una immensa struttura simile ad uno Ziqqurat. Pare che raggiungesse l'altezza di circa 90 metri... ma quando fu costruità?
Non lo sappiamo...
Ciò che si sa con ragionevole certezza è che la Torre fu restaurata e riportata agli antichi splendori dal Re di Babilonia Nabopalassar che regnò tra il 626 e il 605 a.C. e poi da suo figlio Nabucodonosor II dal 605 al 562...
Ora, proprio in quegli anni i Babilonesi riescono a liberarsi dal giogo degli Assiri e ad annientare una potenza quale la loro... e parlo proprio di "annientare" perchè gli assiri "scompaiono" dopo essersi scontrati con i babilonesi... non se ne parla più in nessuna cronaca (almeno per quanto ho potuto vedere!).
I babilonesi, nel giro di 30 anni diventano così potenti da attaccare e conquistare tutti i popoli vicini, egizi compresi... e poi scompaiono anche loro, pare a causa della pusillanimità dei discendenti del grande Nabucodonosor II...
Ora, dopo aver raccontato in breve una cinquantina d'anni di storia antica (600 a.C e dintorni...) vorrei fare alcune considerazioni...
In primo luogo chi era Nabucodonosor II?
Beh, non si sa bene... ma in ogni caso doveva essere ben visto dai Caldei... (una parte dei popoli del Mare?) che lo appoggiarono... e si sa che i Caldei erano i depositari di conoscenze antiche...
Inoltre la restaurazione della Torre di Babele (Bab-ili, in accadico, significa "Porta del Dio" o "quartiere del Dio" e viene dalla traduzione del sumerico "ka-din-gir-ra" che ha quel significato... e non significa caos e confusione come è comunemente interpretato...), potrebbe aver portato gli autori a scoprire o riscoprire "cose" perdute da tempo... cose che potrebbero assumere significato per chi possiede le conoscenze die Caldei... ed è il caso dei nostri Re...
Ma cosa poteva essere la Torre di Babele?
Secondo lo SRIMAD BHAGAVATAM, come abbiamo visto e coloro che l'hanno interpretato, non era altro che una "scala" per raggiungere gli Dei...
Rama non permise che ciò potesse avvenire...sconfiggendo il suo nemico che si trovava oltre l'oceano Indiano, quindi potrebbe trattarsi dei costruttori della torre di Babele (che dunque sarebbero i due demoni Ravana ed Hiranyakasipu, che si trovavano oltre l'Oceano indiano e che avevano sviluppato estese conoscenze scientifiche!) Tutto ciò, a mio parere dovrebbe essere avvenuto prima del diluvio universale che per alcuni avvenne attorno al 3000 a.C. (ed io concordo) ma dopo un precedente diluvio che potrebbe essere avvenuto circa 4000 anni prima... (vedi forum "I misteri della storia" sul sito dei "turisti per caso").
Le mie "convinzioni" derivano dal fatto che se si legge l'epopea di Gilgamesh si vede che vi sono dei "resti" di conoscenze scientifiche ormai perdute (per esempio si parla di pietre che permettevano di galleggiare sull'acqua)... e Gilgamesh venne poco dopo il Diluvio!
Una "tecnologia" simile venne impiegata da Rama per distruggere i demoni... tecnologia che pare sia stata impiegata anche in precedenza dagli Dei che arrivarono dal mare sulle coste dell'America... ed erano Dei bianchi con folte barbe...
Ce ne parlano anche i testi sacri maya...
Vi sono inoltre delle forti somiglianze tra i testi vedici e l'epopea di Gilgamesh anche in merito ad altri personaggi... Hanuman era il fedele uomo-scimmia servitore di Rama, e anche Gilgamesh aveva un fedele uomo scimmia... che poi si è evoluto... ed era il suo aiutante in tutte le sue imprese!
Forse tutto ciò che ho scritto potrebbe essere sbagliato, forse si tratta di semplici fantasie... o coincidenze o cattive interpretazioni, ma io penso che si dovrebbero approfondire le somiglianze tra i diversi aspetti appena citati...
Penso che se ne potrebbero trarre molte interessanti considerazioni... e forse si potrebbe cominciare a riscrivere la storia antica!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 26 gennaio 2008

Notizie dal futuro (25 luglio 2012)

"...dopo la Guerra, questa è la prima volta che i grandi si riuniscono per discutere dei problemi ambientali...
La Terra è ormai inquinata per il 90% della sua superficie...
Il Presidente tunisino, il Re Giordano e il Principe ereditario di Cuba rappresentano i 50 milioni di abitanti del nuovo mondo e il loro futuro...
Ora è necessario affrontare i problemi della radioattività e trovare una soluzione alla degenerazione della razza umana..."

Abbiamo trasmesso "In diretta dal futuro"...
A domani, cari ascoltatori...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Povera Italia...

Povera Italia l'ha già detto qualcuno
sempre col fiato corto
a salir la salita
che è china di sassi
e spezza la schiena
povera Italia, diceva mio padre
quand'ero bambino mi insegnava
dello stato l'amore e del soldato l'onore
l'orgoglio di servire la nazione
adesso sembra passato remoto
povera italia non so più dire
a mia figlia del futuro molesto
che ci aspetta non domani
ma tra qualche minuto.

Povera Italia a inseguire la storia
robot e aerei invisibili ci hanno promesso
miracolosi laser a guarire ogni male
non resta che una nera voragine
delle nostre paure degli altri.

Povera Italia di quelli che brindano
invece di disperarsi e sporcano del patriota
Mameli l'inno col saluto romano
poichè una cosa è certa
vedo il sole correre tra nubi sottili
ma, signori, è notte
notte fonda.

Giuseppe Marchi

venerdì 25 gennaio 2008

C'era una volta un Bel Paese...

C'era una volta un Bel Paese,
il sole sorgeva alla mattina
illuminando le messi di una terra fertile,
tramontando alla sera,
rispecchiandosi sulle tiepide acque del mare pescoso...

I bambini andavano a scuola,
le maestre ti insegnavano a leggere,
scrivere, parlare e rispettare il tuo prossimo.

Qualcuno ti spiegò cosa fosse l'Italia,
cosa significasse "Patria" e "Nazione"...
"Bisogna studiare, bambini,
così un giorno potrete contribuire a migliorare l'Italia..."

E tu ci credevi... e studiavi...
poi sei cresciuto...
ed hai cominciato a capire di aver sbagliato tutto!

C'era una volta un Bel Paese...
che forse non c'é mai stato
se non nell'immaginazione di un bimbo...
Illuso che era!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
(Aprilia, 25 gennaio 2008)

giovedì 24 gennaio 2008

Erodoto, i Psilli e i ricordi di un verde passato…



Storie...


Erodoto ci porta oltre che i ricordi del suo tempo, anche i ricordi di un passato ancora più lontano...


Ci parla infatti di popolazioni antiche, ai suoi tempi già scomparse. E' il caso dei Psilli, una popolazione che abitò la terra oggi conosciuta come Libia, in particolare la zona del golfo della Sirte...




(Libro IV, 173)


"Confinanti con i Nasamoni erano i Psilli; questi sono scomparsi dal mondo nel modo seguente: il vento del Sud, soffiando contro di loro, aveva inaridito le cisterne di acqua e tutto il paese, che si trova all’interno della Sirte, era riarso dalla siccità. Essi, allora, dopo aver ben deliberato in comune, mossero in guerra contro il vento del Sud, che aveva ripreso a soffiare, li seppellì tutti. Da quando essi scomparvero dal mondo, occupano il loro paese i Nasamoni."




Quando scomparvero i Psilli? A che periodo risalgono i ricordi di questa strana lotta tra i Psilli e il vento del Sud?


Chissà, cosa si può dire se non che dovette trattarsi di una catastrofe per quella antica popolazione... ormai scomparsa!


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Roma, Roma...

Roma,
ancora una volta mi stupisci con la tua bellezza...

Giardini splendidi,

invisibili ai visitatori non attenti...

Palazzi fuori dal tempo,

immersi in un verde irreale...

Piazza San Pietro,

pellegrini del tempo...

fino all'Altare della Patria...

la nostra Patria,

per chi ancora ci crede...

Alessandro GIovanni Paolo RUGOLO


Diario dal Kosovo (28 giugno 1999)

La terra che scorre sotto le ruote
E il tempo che mi trascina
Corpo morto passivo verso lontano
Quest’anima senza più anima.

Ho pensato tutto il giorno a te
Insistentemente raccogliendo come fiori
I ricordi con una sola certezza
Sono inesauribili vie da percorrere.

Ho sognato una grande nave grigia
Uno di quei battelli da guerra
Col portellone carico di soldati
E mezzi e armi e vicina invisibile
La costa d’Albania da raggiungere.

Così è stato.
Venti ore lasciate passare
Sul mare placido e benevolo
Una crociera noi scherzavamo
Prima della tempesta annunciata.

Giuseppe MARCHI

mercoledì 23 gennaio 2008

In diretta dal futuro - 24 luglio 2012

Anche oggi, cari amici, ci colleghiamo in diretta dal futuro...
Sentiamo chi c'é in linea...
Beh, un po di disturbi ma... ecco le prime immagini...

Dall'Italia del 2012 possiamo vedere una diretta del Parlamento...
Ecco i nostri rappresentanti!
Ma cosa può essere successo? Non riconosco nessuna faccia...
Sembrano tutti giovani!
Cosa sarà accaduto?

Strano, non c'é nessuno che si legge il giornale, nessuno che telefona e, incredibile ma vero, nessuno che litiga...

Ma siamo sicuri di esserci collegati con il Parlamento italiano?!?

Non ho parole...
Beh, non ci resta che aspettare... e magari scopriremo cosa è accaduto!
Anche per oggi è tutto...
A presto da "In diretta dal futuro..."

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 20 gennaio 2008

L'italica "monnezza" nel mondo...

Ovvero,
come il mondo vede l'Italia ai giorni nostri!
E' sufficiente fare un giro su internet e leggere le notizie riportate sui giornali più importanti...

Dal Times on line
“Mozzarella falls from favour
Italian health authorities tried to reassure consumers that an outbreak of brucellosis and rubbish in Naples were not tainting the milk used in the cheese…”
(per chi vuole leggere tutto l’articolo, ecco il link…
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article3213073.ece?Submitted=true)

Vi sono due bellissime foto, una con i bufali e l’altra con un bel mucchio di immondezza e sullo sfondo Ischia…

Ma vediamo su “Le monde” che si dice…
« Les Napolitains ne supportent plus de vivre dans les ordures
Près de 110 000 tonnes d'ordures se sont amoncelées dans les rues de Naples après la suspension de la collecte des immondices, les harges publiques étant déclarées pleines… »

(per chi vuole leggere tutto l’articolo, ecco il link…
http://www.lemonde.fr/web/video/0,47-0,54-997799,0.html) déc

Questo è solo uno dei numerosi articoli degli ultimi giorni che parlano del problema immondezza…

Ma sono convinto che ci sia anche qualcuno che la pensa diversamente… vediamo dunque il “Washington post” cosa dice di noi…
“Muck makes money -- Naples garbage is mafia gold
NAPLES (Reuters) - "For us, rubbish is gold," is how one Italian gangster explained the mafia's involvement in waste trafficking to an investigating magistrate in Naples.”

(per vedere tutto l’articolo…
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/01/09/AR2008010900653.html?sub=new)

Ecco l’immagine che l’Italia dà al mondo di se…

Immondezza… mozzarella inquinata e mafia…

Che bella figura di…
Ma quanto bisogna aspettare perchè qualcuno faccia qualcosa di serio?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Notizie dal futuro - 23 luglio 2012

Le ultime notizie dal futuro, come ogni giorno iniziamo con l'oroscopo dell'Uomo...

"La strada è distrutta...
un nuovo percorso dovrà essere scavato nella roccia viva per raggiungere la pace!"

"Solo oscurità oltre il cielo. Solo ansia e mai speranza per il domani.
Chi ci guiderà nel nuovo mondo?"

Forse qualcuno l'avrebbe fatto un tempo, ma oggi?

"Ecco un altro angelo della morte vola nel cielo, splendidamente vestito di luce..."

Annuncia la fine del mondo e l'inizio del nuovo mondo...

Anche per oggi abbiamo terminato...
In diretta dal futuro vi augura una buona giornata...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 19 gennaio 2008

Platone, il Timeo e l'anima.

Platone e Aristotele, del Raffaello
Ecco cosa diceva Platone nel suo discorso "Il Timeo" a proposito dell'anima...

(Cap VI)
"... avendo Iddio deliberato che tutte le cose fossero buone e che, quant'era possibile, non ve ne fosse alcun disutile, perciò egli tutto assumendo quanto vi era di visibile che non posava, ma si moveva confusamente e disordinatamente, lo condusse dal disordine all'ordine, reputando questo del tutto migliore di quello.
Chè lecito non fu mai nè è all'ottimo di far altro fuorchè il bellissimo.
Ragionando pertanto trovò che di tutte le cose secondo natura visibili nessuna che manchi d'intelligenza, e che intelligenza senz'anima è impossibile si trovi in alcuno. Quindi per questo ragionamento collocando l'intelligenza nell'anima, e l'anima nel corpo, costruì l'universo, affinchè l'opera ch'egli avrebbe compiuta fosse di sua natura la più bella possibile e la più buona."
Interessante, non è vero?
Per Platone l'anima è stata collocata nel corpo e l'intelligenza si trova nell'anima...
Chi può aver fatto ciò se non Iddio?
Si può credere o meno in Dio, ma ciò non ci deve impedire di ragionare sull'anima e sull'intelligenza...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 18 gennaio 2008

Babilonia e la potente arma "Lancia di Girra"

Siamo al tempo di Nabopalassar, successore di Kandalanu quale Re di Babilonia tra il 626 e il 605 a.C.
Nabopalassar e suo figlio Nabucodonosor II combatterono gli Assiri e i loro alleati, gli egizi, cercando di estendere il loro regno... e nel giro di pochi anni vi riescono!
Ma come? La guerra dovette essere cruenta, in ogni caso alla fine il regno assiro scompare di colpo dalle cronache del tempo, così come Ashshur-uballit, il Re assiro.
Ma come fu possibile ciò?
Vediamo un pezzo delle Cronache...

"Allorché, per volere di Nabu e Marduk, che ama il mio regno, e con la sua potente arma, la lancia di Girra, il terribile che colpisce con la folgore i miei nemici, io sottomisi l'Assiria, ridussi il suo paese in cumuli di rovine e cenere, allora Marduk, il Signore, mi ordinò, riguardo all'Etemenanki, la Torre di Babele, che prima del mio avvento al trono si era deteriorata ed era crollata, di rendere solide le fondamenta fin nel cuore degli inferi e di innalzare la sua cima fin nel cielo."

Così sembra che il paese degli assiri venne ridotto a "cumuli di rovine e di cenere" con l'uso di un'arma terribile, la "lancia di Girra", arma che "colpisce con la folgore"...
Ma di che si tratta? Cosa può essere la "Lancia di Girra"?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Notizie dal futuro - 22 luglio 2012

"Vi troverete tutti assieme nel cortile di casa, sotto i rami del glicine...
ma sarà troppo tardi!"

"Sono le ultime parole che ricordo del sogno dell'altra notte... ma non mi chiedere cosa possano significare perché non ne ho la più pallida idea, amore."

"C'eravamo tutti nel sogno.
O almeno così mi pare di ricordare...
La voce sembrava quella di zio ed il cortile poteva essere quello di casa sua. Sembrava molto triste mentre parlava. L'impressione che ho avuto era di rassegnazione nei confronti di qualcosa di inesorabile..."

Solo poche parole scarabocchiate su di un foglio di carta stropicciato... e tutto intorno cadaveri...
E nessuna spiegazione, in quella sera del 22 luglio 2012...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 13 gennaio 2008

Pensieri in libertà...

Dove si può arrivare con la fantasia...
Ci avete mai pensato?
Qualcuno un tempo immaginò di passare dall'altra parte del mare, lo disse ad un amico, che ridendo raccontò il fatto in famiglia, la sera, di fronte al camino... senza nemmeno immaginare che un giorno sarebbe stato così semplice... recarsi in agenzia di viaggio e comprare un biglietto per fare il giro del mondo!
Un giorno qualcuno pensò che avrebbe voluto arrivare sulla Luna. La sua donna probabilmente lo riportò con i piedi per terra con un colpo di mattarello ben assestato, ma intanto il figlio l'aveva sentito ed andava in giro raccontando per le strade che un giorno suo padre sarebbe andato sulla Luna. Un compagno di banco dalla fertile fantasia, raccolto al volo il suggerimento, decise di scrivere un racconto e così il suo professore di italiano, usò il suggerimento per il suo romanzo... chissà, magari un giorno avrebbe avuto successo... Non può neanche immaginare quanto successo!
Poi un giorno qualcuno pensò che sarebbe stato bello vivere in eterno. La figlia, chimica di professione e vanitosa per hobby decise che la cosa meritava considerazione e così cominciò a studiare, a partire dalla fonte dell'eterna giovinezza di Erodoto, immaginando la sua vita nel 3.000 dopo Cristo!
Immaginazione... dove si può arrivare con l'immaginazione, dove si può arrivare con la realtà?
Dove arriva l'immaginazione prima o poi arriva l'uomo!
Ed ora sotto con la fantasia, vediamo chi immagina di più...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Il mondo secondo Platone


Qual'era il pensiero di Platone a proposito del mondo?!?

Nel Timeo, capitolo XXVI, è lo stesso Platone che ci dice chiaramente quale sia la sua convinzione a proposito della forma della Terra, per niente piatta, anzi... Platone spiega il peso in rapporto all'alto e al basso, e dice...


"Chè, per vero, che vi siano in natura quasi due luoghi opposti, i quali si dividano tra loro in due parti l'universo, l'uno in basso,a cui tendano tutte le cose che abbiano qualche volume di corpo, e l'altro in alto, a cui tutto ciò che va vada suo malgrado, questo non può essere in alcun modo giusto di ritenere."


Dunque, per Platone, non si può dividere l'universo in alto e basso, ma perché? Ce lo spiega subito dopo, infatti...


"essendo il mondo intero di forma sferica, le cose che distando egualmente dal mezzo sono poste all'estremità, bisogna per necessità di natura che siano all'estremità tutte allo stesso modo; ed il mezzo, distando della stessa misura dagli estremi, si ha da considerarlo come in opposizione a tutte le cose."


E' certo che Platone ha chiaramente idea di ciò che parla, inoltre si può dire che l'idea non sia sua, ma data per acquisita, infatti non vi è alcuna esisìtazione, dubbio o tentativo di giustificare la sua opinione. Platone non si lascia certo spaventare dalla possibilità di un mondo sferico... nessuna paura del vuoto... anche perchè conosce la forza di gravità!


"se uno anche camminasse intorno ad esso in cerchio, fermandosi spesse volte antipodicamente, dovrebbe chiamare basso e alto di volta in volta lo stesso luogo: chè, essendo il tutto, come ora si é detto, di forma sferica, dire che un luogo di esso sta in basso e uno in alto non é da uomo sensato."


Platone, nel 400 a.C. asseriva la sfericità della Terra... ma da dove arrivavano queste conoscenze?

Dal passato, senza ombra di dubbio!


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 12 gennaio 2008

Viaggio in Perù


La decisione è presa si parte per il Perù, la terra dell'antico popolo andino e del Machu Pichu, misteriosa città riscoperta 1911. L'organizzazione è semplice, un biglietto per il volo Roma - Lima con scalo a Madrid e una buona guida cartacea (Lonely planet). La capitale non ha molto da dire e da raccontare meglio incamminarsi verso il sud. Breve tappa a Nazca per una rapita escursione sulle favose linee, altro trasferimnento in bus per Arequipa.



Magnifiche le architetture di Arequipa che ci riportano alla occupazione spagnola dell'area. Questo, per esempio, è l'interno del monastero di santa Catalina ad Arequipa.



Breve passaggio a Chivay a 3800 metri sul livello del mare, porta di accesso al Canion del Colca. Un'altra decina di ore di viaggio e si arriva a Puno sulle rive del lago Titicaca, visita alle isole galleggianti della popolazione Uros e all'isola di Taquile.



Nei dintorni di Puno a circa 15 Km, da visitare Sallustiani e le sue tombe cilindriche. Un lama ci guarda, lungo la strada.



Da Puno in alcune ore di bus si arriva a Cuzco con i suoi mercati...



ed i suoi prodotti locali.



Nei pressi di Cuzco in due ore è possibile visitare dei siti che ricordano il più noto Machu Pichu e che mantengono lo stesso fascino. Tra questi i resti di antiche dimore della città di Pisac.

Ed infine la meta del nostro viaggio, il Machu Pichu.



Un luogo magico e ricco di fascino una meta di viaggio per ognuno.






Alessandro Ezzis

Racconto (1999)

Vi racconterò forse
Della pista di terra
tonda come anfiteatro
delle tiepide gocce di sudore
della paura dietro i giorni
del non ritorno
della guerra vi racconterò

Vi parlerò forse
Del vuoto dentro l’anima
Il silenzio dietro le parole
Vuote di carne straziata e sangue
Degli uomini scheletri
E della loro guerra vi parlerò

Forse starò da parte zitto
Senza ricordo alcuno

Giuseppe MARCHI

venerdì 11 gennaio 2008

Prodi promette tagli alle tasse...

Prodi promette tagli alle tasse
Padoa Schioppa ribatte: "Risorse da trovare".
Secco Prodi: "Ci saranno".
Questo i titoli in prima pagina del Corriere della Sera di venerdì 11 gennaio...
E si, la solita storia...
come se fosse la prima volta che Prodi promette tagli alle tasse...

Caro Presidente del Consiglio Prodi, se qualcuno (non di sinistra) ti ha votato alle precedenti elezioni , l'ha fatto perché si é fidato delle promesse fatte in campagna elettorale...
Ebbene, in tutto questo tempo, caro Presidente, cosa é stato fatto?
Le tasse sono sempre aumentate, in tutti i settori. Gli stipendi non hanno seguito lo stesso andamento.
Ma non é tutto perché l'inflazione é ben diversa da quella Ufficialmente dichiarata!
Come si può affermare che l'inflazione sia del 2-3% quando ci rendiamo tutti conto degli aumenti reali?
E va beh... ma non é certo colpa dello Stato... siete voi che non sapete calcolare l'inflazione... (perché siete ignoranti...) é una questione di inflazione percepita, non reale... ti dicono in tv... dipende dal fatto che ci sono alcuni prodotti che non rientrano nel paniere... altri che ne fanno parte ma non dovrebbero... e così, tra una scusa e una giustificazione si tira avanti altri tre mesi, fino al prossimo aumento (delle tasse, non dello stipendio).
Risultato?
Perdita di potere d'acquisto da parte di tutte le famiglie italiane e situazione in genere, non più sostenibile.
Lo stipendio non é più sufficiente... e neanche due stipendi sono più sufficienti a sostenere una famiglia che abita in città...
Ma non c'é problema, ci pensa lo Stato, pensando bene di mantenere al lavoro i più vecchi per evitare di pagare pensioni (perché non ci sono soldi...).
E si, proprio una bella trovata, così i giovani non trovano lavoro e quelli che hanno voglia di lavorare non possono "crescere", non diventeranno mai Dirigenti e non avranno mai l'occasione di provare a cambiare le cose che non vanno bene... e così siamo tutti scontenti!
Tutti?
Beh, proprio tutti no, perché tanto i soldi per aumentarsi lo stipendio, i politici, li trovano sempre!
E in questo caso non si fanno distinzioni tra Centro, Destra o Sinistra...

Ebbene, caro Presidente Prodi, mi permetta di dirle che crederò all'annunciato taglio delle tasse solo quando lo vedrò nella mia busta paga per almeno sei mesi di seguito... mi faccia anche dire che fino a quel momento Lei potrà dire ciò che vuole, ma quanti saranno disposti a crederle?
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 10 gennaio 2008

Napoli... emergenza immondezza

Ma quale emergenza immondezza...
Io direi emergenza Italia...

Qualcuno pensa forse che questa emergenza sarà risolta?
Qualcuno pensa che questa sarà l'ultima volta che l'Italia darà questa immagine di sè al mondo?
Qualcuno pensa che da domani i nostri politici, diventati di colpo responsabili, smetteranno di discutere e litigare per ogni fesseria, smetteranno di passare le loro giornate da uno studio televisivo all'altro, smetteranno di passare da una inaugurazione ad un viaggio di visita, per dedicarsi a risolvere i problemi dell'Italia?
Ma no... tanto va tutto bene, che problemi ci sono...
l'Italia gode di buona salute...
Finchè c'é da mangiare...
E si, siamo proprio fortunati ad avere questi nostri politici, pensate come potremo essere se avessimo i politici di...
beh...
sicuramente c'è di peggio...
ora non mi viene in mente ma sono certo che potrebbe essere peggio...
Beh, il detto dice che al peggio non c'é mai fine quindi, sicuramente, c'è di peggio!
Piuttosto, ho una buona idea per dove mettere la spazzatura... in Sardegna ci sono un sacco di vecchie abitazioni non più abitate... i Nuraghe, potrebbero essere riempiti dell'immondezza, non pensate?

E se poi non bastano, beh, anche a Roma ci sono un sacco di vecchie abitazioni... il Colosseo, per esempio...
E si, siamo proprio fortunati ad essere un paese così ricco di civiltà... almeno sappiamo dove mettere l'immondezza!
Ha... scusate, giusto per sicurezza, siccome non vorrei mai che ciò che ho detto venisse preso sul serio (magari qualche politico che legge potrebbe pensare che sia una buona idea), si trattava solo di sottile ironia!
Come dite? Non era poi tanto sottile? Beh, sapete, mi è rimasta solo questa... prendere o lasciare!

Stato, Stato, ma che fine hai fatto?
Sei uscito?
E quando torni?
Ha... capisco, sei in ferie da cinquant'anni e ancora non puoi tornare!?!
Bene...
però potevi avvisarci prima, magari ci saremmo organizzati!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 9 gennaio 2008

Energie Alternative

Non si vuole fare un trattato accademico ma un momento di riflessione su come poter rendere questo mondo più vivibile, con l'apporto di energie alternative, l'argomento è aperto ad idee di vario genere e tipo. La mia intenzione è di dare il “la” a proposte che ognuno di noi potrà presentare, inizio parlando di ciò che ad oggi è la mia conoscenza sull'argomento:

Il sole
Non tutti sanno che è il sole la fonte principale di quasi tutte le forme di energia più visibili ed utilizzabili sul pianeta, da luogo al riscaldamento di ampie superfici creando evaporazione quindi nuvole, piogge che alimentano bacini che rendono energia elettrica tramite le condotte forzate.

Il vento
Il vento è un altro effetto determinato dalle dinamiche di temperatura presenti sul suolo, le brezze ne sono la testimonianza più visibile, i venti continentali sono causati normalmente da ampie zone con differenza di pressione dovuta a fenomeni meteorologici, determinati a loro volta da umidità e temperatura. I nostri avi sfruttavano il vento per i mulini per pompare acqua da pozzi per l'irrigazione. Oggi si possono installare dei generatori eolici che pur non avendo il fascino di quelli antichi possono dare un apporto di energia elettrica considerevole. L'impatto ambientale non è dei migliori ma in compenso non producono inquinamento ed i costi energetici per la loro produzione non sono elevati.

Le maree
Non abbiamo in Italia grandi maree ma abbiamo in compenso il moto ondoso che è associato a grande quantità di energia. In Giappone sono state create delle strutture che sfruttano il moto ondoso mediante grandi masse oscillanti che trasformano le oscillazioni in energia elettrica tramite appropriati alternatori.

Il corso dei fiumi
Da tempi remoti il corso dei fiumi è stato sfruttato per produrre energia meccanica, si pensi ai mulini ad acqua, anche ai nostri tempi un fiume quale è il Tevere è in grado, tramite salti contenuti entro i 10-20 metri di generare lungo tutto il suo corso tanta energia elettrica da alimentare una città delle dimensioni di Perugia.

I bacini idroelettrici
Un ulteriore regalo da parte dell'energia del sole è la pioggia che alimenta fiumi, laghi e bacini artificiali. In particolare questi ultimi oltre a garantire riserve idriche, producono attraverso salti di quota con condotte forzate, turbine ed alternatori quantità notevoli di energia e non producono inquinamento, tranne che per la loro realizzazione e per l'ambiente circostante che subisce modificazioni.

Geotermia
Questo tipo di energia è poco sfruttabile a meno di avere delle zone particolarmente attive. Uno sfruttamento possibile risiede nell'accumulo di calore in estate ad esempio il calore generato da sistemi di condizionamento a pompa di calore, per poi riprendere questo calore in inverno per il riscaldamento di edifici. Tuttavia la realizzazione di pozzi geotermici è costosa ed il rapporto costo /efficacia derivante è spesso poco remunerativo.

Trasformazione delle suddette energie
L'energia non si crea ma si trasforma, in ogni caso un bacino che è posizionato in quota così come un carburante o lo stesso materiale fissile sono fonti di energia potenziale, infatti l'energia che possono offrire non viene affatto creata, allo scopo infatti nel caso di un bacino l'energia potenziale viene trasformata in energia cinetica da una cascata o meglio da una cascata imbrigliata (condotte forzate). Nel caso del combustibile fossile attraverso una reazione chimica tipicamente la combustione viene creata energia termica che poi viene trasformata in energia cinetica e poi energia meccanica che fa girare gli assi di alternatori, oppure nei motori che abbiamo nelle nostre vetture.
I materiali fissili anch'essi sono contenitori di grande energia potenziale infatti trasformando parte della materia in energia di fissione si liberano quantità di energia elevatissime. La fissione nucleare esiste da oltre mezzo secolo non è stata ancora sfruttata a pieno per motivi di sicurezza. Un incidente nucleare è terribile non è recuperabile e le conseguenze per l'umanità sono disastrose. Tuttavia la attuale tecnologia elimina la quasi totalità dei problemi perché la fissione non avviene più in un reattore contenente barre fissili e moderanti, che a causa di un eventuale guasto o manovra errata può fondere il nocciolo ma il carburante fissile è contenuto in sfere di materiale moderante, una volta innescata la reazione a catena tra le sfere che sono contenute nel forno di reazione, la temperatura massima raggiungibile è contenuta ad un valore che non è in grado di fondere ciascuna delle sfere. In questo modo il forno che genera energia Termica viene caricato dall'alto, mentre in basso fuoriescono le sfere esauste. Il costo di questa tecnologia è elevato soprattutto per la produzione di questa forma di carburante ma la sicurezza è garantita.
Oltre a queste forme di energia ottenibili estraendo l'energia da elementi derivati da elementi presenti in natura opportunamente lavorati e/o gestiti esistono sistemi per sfruttare l'energia che ci proviene dal sole. Più precisamente l'energia che il sole ci offre si manifesta sotto forma di una radiazione a larghissimo spettro, essendo filtrata dalla nostra Atmosfera a Terra giungono radiazioni luminose in campo sia visibile che invisibile ovvero infrarossi ed ultravioletti che purtroppo con i danni che l'uomo ha procurato ala Ionosfera non sono più tanto filtrati creando grossi problemi e causando il tumore della pelle, i raggi infrarossi, per via della loro lunghezza d'onda non sono visibili ma sono avvertiti dalla nostra pelle e dai corpi che in genere li assorbono, sotto forma di calore, l'energia associata ai raggi infrarossi è comunque bassa, si possono sfruttare bene per generare acqua calda con costi veramente contenuti.
L'altro sfruttamento dei raggi solari avviene raccogliendo le radiazioni luminose su dei pannelli realizzati con il silicio, come fossero antenne raccolgono l'energia luminosa e la rivelano sotto forma di corrente continua. Questo è i fenomeno Fotovoltaico.
Esistono tre tipologie di pannelli fotovoltaici, monocristallino, policristallino, amorfo. Cosa vuol dire? Il silicio presente massicciamente nel pianeta per poter essere utilizzato come semiconduttore subisce delle lavorazioni. In base alla attuale tecnologia si possono ottenere dei pani di silicio per realizzare delle celle solari che compongono i pannelli mediante sistemi diversi.
Quali sono le differenze? Di certo il monocristallino è quello migliore perché offre rendimento del pannello più elevato, i costi per converso sono molto elevati e l'energia spesa per produrre questo tipo di silicio è veramente molta. Il policristallino costa meno si produce con resa elevata il costo energetico e medio il rendimento che si ottiene è 25-30%. La vita di questi pannelli è stimata in 25-30 anni. Il silicio amorfo è molto economico il rendimento è al di sotto del 20%, ne consegue che la scelta viene fatta in base all'effettiva necessità.
Infatti se è pensabile utilizzare del silicio Monocristallino per impieghi spaziali allo scopo di alimentare un satellite o una stazione orbitante dove i pesi e gli ingombri fanno salire vertiginosamente i costi, allo stesso modo è pensabile l'utilizzo del Silicio Policristallino per realizzare un impianto fotovoltaico commerciale per utilizzo domestico o industriale ed infine il silicio amorfo per impieghi commerciali a basso costo, caricabatterie per cellulare, calcolatrici solari ed in genere le applicazioni che richiedono correnti di modestissima entità
In ogni caso si deve tenere in conto che produrre un pannello fotovoltaico richiede una spesa in termini energetici che non lo pone ancora oggi in condizione di ammortamento a breve termine.

Idrogeno
Una delle cose che fa gonfiare la Bocca a moltissime persone è l'idrogeno, non perché è un gas ma perché molta gente confonde probabilmente l'Idrogeno con il Metano. Il Metano è presente in natura, forse non per molto ancora, l'idrogeno invece allo stato libero non c'è ma bisogna estrarlo da elementi esistenti in natura, il più semplice è l'acqua H2O (2 atomi di Idrogeno ed uno di ossigeno). Il legame che c'é tra detti atomi è moto forte, la scissione può avvenire tramite un fenomeno elettrochimico, l'Elettrolisi, per surriscaldamento estremo dell'acqua repentino ad oltre 2000°C, per cavitazione in questi ultimi due casi è difficilissimo recuperare i due elementi perché essendo molto vicini si ricombinano quasi subito quindi ad oggi il rendimento di questi sistemi e infinitesimale. L'elettrolisi resta l'unico sistema valido ma l'energia elettrica necessaria a separare l'idrogeno dall'ossigeno e superiore all'energia che otterremo dall'idrogeno e dall'ossigeno ottenuti poiché un fenomeno spurio è la produzione di calore che è energia persa.
Diverso è ottenere l'Idrogeno dal metano infatti esistono dei reattori catalitici, “Reformer” che attraverso reazioni chimiche e catalitiche rendono ingenti quantità di idrogeno, vapore acqueo ed anidride carbonica, comunque consumano metano trasformandolo in idrogeno che offrirà una quantità di energia inferiore a quella che il metano che è stato utilizzato poteva dare.
La verità è che comunque l'idrogeno è utilizzabile nei motori a scoppio senza inquinamento conseguente (il metano non avrebbe comunque inquinato di più se teniamo conto di tutto il processo).

Celle a combustibile “Fuel Cells”
L'idrogeno è utilizzabile con grande successo nelle celle a combustibile, “Fuel Cells” che sono come delle batterie (molto costose per via dei materiali preziosi utilizzati) ma trasformano l'Idrogeno in Energia Elettrica, con pesi ed ingombri contenuti.
Allo stesso modo con carburante molto povero esistono delle Fuel Cells a Metanolo (o alcool metilico che dir si voglia), attualmente esistono dei prototipi di batterie di questo tipo in grado di far funzionare un PC portatile per una decina di ore con solo 20cc di Alcool Metilico.

Conclusione
In buona sostanza metodi per produrre o meglio trasformare energia ne esistono diversi, ognuno di essi ha aspetti positivi ma anche aspetti pesanti legati al costo energetico o monetario per la realizzazione dei vari sistemi.
Tutti dobbiamo essere più analitici quando ci dicono che un sistema “salva il pianeta”, per carità ben vengano iniziative volte a sensibilizzare e quindi a creare un mercato che nel tempo possa far scendere i prezzi per via dell'economia di scala ma al momento i miracoli non li può fare nessuno.
Il sacrificio di iniziare con il fotovoltaico e/o con l'eolico va fatto per sostenere gli sviluppi che sicuramente ci saranno in questo settore ma non facciamoci illusioni, per ripagarci un sistema in grado di alimentare i fabbisogni di una famiglia di 4 persone, occorrono oltre agli spazi da dedicare investimenti dell'ordine di 30k Euro che per recuperarli occorrono almeno 10-15 anni, se poi si tiene conto che i pannelli vivono 20-25 anni (salvo danni dovuti a fenomeni meteo eccezionali, fulmini, grandine, vento ecc.), Le batterie per l'accumulo dell'energia non durano così tanto e pesano molto nel bilancio dei costi.
L'investimento ad oggi è poco proponibile a meno che lo stato ci permetta di recuperare almeno il 60% della spesa ed a tempi comunque brevi.
Non ultimo qualcuno si immagina quanto può costare in termini di inquinamento raffinare del silicio, quanti di noi conoscono i processi “drogaggi” del silicio? Anche questo è un aspetto da non sottovalutare. Non è un caso che si stia sempre di più parlando del Nucleare a basso impatto ecologico.
Una provocazione, chi sa quante mucche sono utilizzate per produrre latte o carne? E se si trovasse il modo i farle camminare su dei tappeti collegati a dei generatori? Sarebbero di sicuro più magre e potrebbero dare un contributo in energia cinetica significativo.

Ruggero FELIZIANI
(07 Gennaio 2008)

Un nuovo tuttologo... Ruggero Feliziani

Salve a tutti, Tuttologi e lettori...
oggi vi voglio presentare l'ultimo arrivato, un nuovo tuttologo.
Ruggero, appassionato di tante cose, tra queste le energie alternative ma non solo, l'informatica in tutte le sue forme è una sua passione... ma sarà lui stesso a presentarsi tra breve.
Oggi lo voglio salutare e augurargli il benvenuto.
Benvenuto Ruggero, e grazie del contributo.

Per i Tuttologi,
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 7 gennaio 2008

Antico Egitto e il ferro...

Solo poche riflessioni...

anche oggi sull'Egitto.

Parliamo di egizi e di ferro...

Quando si iniziò ad usare il ferro nel mondo?

In generale la risposta è: dopo il bronzo, infatti lavorare il ferro è più difficile...

Ok, ma quando... dopo il bronzo? E chi iniziò a lavorare il ferro?

Bene, esistono almeno due casi di rinvenimenti di oggetti in ferro sottovalutati o forse solo poco conosciuti.

Un caso è un "piatto in ferro" ritrovato nel 1837 dall'archeologo Hill nel corso degli scavi condotti nella piramide di Cheope... (se ne parla nella sua opera Operations Carried on at the Pyramids of Gizes) si tratta dunque della IV dinastia... 2600 circa a.C.!!!

Eppure niente da fare, agli egittologi la cosa non è piaciuta...

In un secondo caso, sempre in egitto, si tratta del ritrovamento della mummia di Tut-ench-Amun (XVIII dinastia) colui che ripristinò gli antichi riti dopo il faraone Echnaton...

Ebbene, stiamo parlando del 1400 a.C.!!! secondo la datazione Ufficiale...

Il ritrovamento fu dell'archeologo Howard Carter, parliamo del 1925... durante gli scavi intrapresi nella Valle dei Re...

Ed anche questa volta niente da fare... o perlomeno non ne parla nessuno...

Perchè?
E' solo uno spunto di riflessione, chiaramente...

Meditate gente, meditate...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 6 gennaio 2008

A mia madre

A te dedico queste poche righe, mamma,
scritte di getto...
Senza troppo riflettere,
perché non serve!

Che bisogno c'é di riflettere per dire
ciò che ho sempre pensato?
Che bisogno c'é, infatti, di pensare
per dire cosa si prova?

A te dico ciò che già tante volte ho detto,
ciò che hanno detto tutti i figli,
almeno una volta...
ciò che hanno pensato tutti i figli,
almeno una volta...

Per tutte le volte che sei stata sveglia
quando stavo male,
per il freddo preso
per proteggermi dal freddo,
per il tempo dedicatomi
sottratto a te stessa,
per gli insegnamenti che mi hai dato
e che ancora mi dai.

E se qualche volta mi hai ripreso,
ora so che l'hai fatto per me.
E se talvolta non ti ho capita,
ora ti capisco.
E se talvolta ti ho fatto stancare,
ora riposati.
E se talvolta sono stato lontano,
mi spiace, ora ci sono.

E se talvolta non te l'ho dimostrato,
ora te lo dico... mamma,
ti voglio bene!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO




Se volete, potete sentire la poesia recitata da me: A mia madre...

I gatti nell' Antico Egitto

Uno dei culti più popolari sorto nel Tardo Periodo in Egitto era quello della dea-gatto Bastet. In questo periodo migliaia di gatti sono stati mummificati per venderli ai pellegrini, che li hanno presentati alla dea come un'offerta. I corpi dei gatti venivano disidratati usando il Natron, questo processo era simile a quello usato per la mummificazione umana. Venivano poi avvolti in una bendatura, con le zampe parallele al corpo. L'esempio mostrato qui è preso dalla raccolta del Museo britannico. Ed illustra bene lo standard molto elaborato per la preparazione usata su queste offerte sacre. Enormi cimiteri sono stati scoperti contenenti migliaia di queste sepolture per gli animali. Il centro principale per il culto di Bastet era la città di Tell Basta.


I gatti mummificati di Flinders Petrie
Nel 1952, nel Museo di Storia Naturale di Londra, fu ritrovata una cesta piena di oggetti provenienti dall’Egitto.All’interno 192 gatti mummificati risalenti dal IV al II secolo a.C., sette manguste, tre cani ed una volpe. Ritrovate durante degli scavi a Giza erano state donate al museo nel 1907 da Flinders Petrie, purtroppo non erano accompagnate da nessuna informazione circa la provenienza esatta. Scoperta molto importante in quanto faceva luce sul ruolo e sull’ascendenza che il gatto aveva nella società egizia. Nel IV secolo a.C. i gatti erano apprezzati probabilmente perché erano abili cacciatori di roditori che infestavano i magazzini di granaglie. Entrarono poi a far parte del culto religioso.Bubasti, nel delta del Nilo, era il centro più importante del culto della dea Bastet, rappresentata sia come gatta, sia come donna con la testa di gatta. Nella seconda metà del XIX secolo, le catacombe di Bubasti restituirono centinaia di migliaia di gatti mummificati. Ricerche zoologiche rivelarono che delle 192 mummie, tre erano più grandi delle altre; erano i resti di gatti della giungla (Felis chans), le altre 189 erano simili al comune gatto selvatico africano o gatto egiziano delle sabbie (Felis libica). Una via di mezzo tra il gatto selvatico africano e l’attuale gatto domestico.

Lo studio delle mummie, ha inoltre cambiato un certo numero di credenze sul ruolo del gatto nella società egizia.

Sabrina Bologni

venerdì 4 gennaio 2008

Torino di notte

Torino...
pochi scatti per ricordarti,
com'eri quindici anni fa...

Poche parole per non disturbare,
chi come me ricorda...
e guarda...

Pochi istanti per passeggiare
per le strade illuminate,
sulle rive del Po...


Pochi istanti per un biglietto
di un treno che parte
e non torna più.


Ciao Torino, bella di notte.



Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 2 gennaio 2008

Erodoto di Turi, Libia, Asia ed Europa

Erodoto di Turi, nelle sue Storie, ci ha tramandato pezzi di storia che altrimenti non avremmo mai conosciuto...
Ma talvolta lui stesso non conosceva le risposte alle domande che, da persona erudita, si poneva... talvolta domande banali ma la cui risposta presupponeva conoscenze antiche.
Il suo mondo era diviso in tre parti, Europa, Asia e Libia, come ci racconta egli stesso. L'Europa e l'Asia le chiamiamo ancora così, la sua Libia corrisponde alla nostra Africa!
Ma, chi diede i nomi a queste parti del mondo? Sicuramente qualcuno di molto antico, di molto precedente ad Erodoto, infatti:

(Storie, cap. IV, 45)
Riguardo all'Europa, invece, nessuno conosce con sicurezza se é circondata dal mare, né ad oriente, né a settentrione: si sa solo che, in lunghezza, si stende quanto le altre due parti del mondo prese insieme.
Né io riesco a comprendere per quale ragione alla terra, che é una, si diano tre distinte denominazioni, prese da nomi di donna, e alle sue parti siano stati fissati, come confini, il Nilo, fiume d'Egitto, e il Fasi, fiume della Colchide (secondo altri, invece, il Tanai, fiume della Meotide e lo stretto dei Cimmeri); né si possono sapere i nomi di quelli che ne hanno determinato i limiti, né donde ne abbiano tratto le denominazioni...

Dopo queste affermazioni, che ci fanno capire quanto antichi siano i nomi delle nostre terre, é forse il caso di fermarsi a riflettere e porsi delle domande, le stesse che 2500 anni fa si pose Erodoto.
Perché la terra ha diversi nomi?
Perché nomi di donna?
Da cosa derivano questi nomi?
Chi li ha fissati, per la prima volta, nella mente e nelle tradizioni dei popoli?
Ed ancora, se tali nomi erano già tanto antichi 2500 anni fa da non esistere memoria della loro nascita, in che periodo si cominciò a chiamare Europa, Asia e Libia?
Come mai qualcuno sentì la necessità di stabilire dei nomi per dei territori così estesi?
Si tratta forse, ancora una volta, dei "resti" di una antica civiltà? Civiltà tanto grande, potente ed estesa da avere la necessità di individuare dei distretti amministrativi di tali dimensioni?
Credo proprio che ci sia ancora tanto da riflettere...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO