In questi giorni ho avuto l'occasione di leggere il libro "Mathematica Doctrinalis" di Giovanni Bianchi.
Il libro presenta un autore antico, Cassiodoro (Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore), inquadrandolo nel suo tempo.
Cassiodoro nasce probabilmente a Scylacium (Squillace, in Calabria) o, in alternativa a Ravenna, intorno al 490 d.C. e muore a Vivarium località nei pressi di Squillace intorno al 583 d.C..
Cassiodoro apparteneva ad una famiglia di alti funzionari, il padre fu Consulares con l'incarico di Governatore della Sicilia, Ministro del Tesoro e Ministro delle Finanze sotto l'Imperatore Odoacre (a Ravenna). Anche sotto Teodorico il padre esercitò le sue funzioni ai massimi livelli raggiungendo il livello di Patricius; è in questo ambiente che cresce Cassiodoro.
Alla corte di Teodorico Cassiodoro lo troviamo come quaestor, ovvero segretario particolare di Teodorico, all'età di appena diciasette anni, ma non voglio seguire la carriera politica di Cassiodoro, peraltro interessante per cui mi occuperò delle sue inclinazioni culturali e delle sue opere.
Scrive un testo celebrativo dei Goti, Chronica, opera storiografica e, poco dopo, una Storia dei Goti.
In quel periodo a corte si trovavano anche altri personaggi importanti quali Simmaco e Boezio, che però caddero in disgrazia e furono giustiziati, Cassiodoro prese il posto di Boezio con l'incarico di Magister officiorum. La sua carriera proseguì, con incarichi diversi sempre ad altissimo livello fino al 537, anno in cui si ritirò dalla vita pubblica.
In questi anni scriverà le Variae, in cui raccoglie una serie di lettere ufficiali scritte durante tutto il periodo in cui servì sotto i diversi imperatori, e il De anima.
Inizia quindi la sua collaborazione con il Papa Agapito per la realizzazione di un progetto di scuola teologica. Scrisse un commento ai Salmi (Expositio Psalmorum).
Dopo un periodo di esilio passato a Costantinopoli, finalmente rientra in Italia all'età di settanta anni, rientrato a Squillace, fondò un monastero in località Vivarium. Monastero che aveva il compito di conservare e trasmettere ai posteri i testi del tempo, Cassiodoro ne fu un consigliere oltre che finanziatore, ma lui non fu mai monaco.
In questo periodo compone le Institutiones e una serie di altre opere di carattere religioso.
Sono le instituziones al centro della cultura monastica medievale. Si tratta di un'opera enciclopedica che raccoglieva l'elenco dei libri presenti nel monastero e vari riassunti relativi ai più disparati argomenti del sapere organizzato in modo tale da essere da guida per l'istruzione dei monaci del tempo. Tra queste conoscenze si trovava anche il sapere profano e la matematica, che allora si divideva in quattro discipline: aritmetica, musica, geometria e astronomia.
Nel resto del libro il nostro autore traduce le quattro parti della matematica e inoltre aggiunge alcuni testi tratti dalle opere di Cassiodoro, permettendoci di apprezzare meglio il suo operato.
Un grazie a Giovanni Bianchi per la sua opera che oltre a presentare al pubblico l'opera di Cassiodoro ci ricorda un periodo della storia dell'Italia non sempre conosciuto, il periodo dei Goti.
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
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