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domenica 14 maggio 2017

This War of Mine, in guerra non ci sono solo soldati




Produttore: 11 Bit Studios
Tipologia: Sopravvivenza - Gestionale
Anno: 2014
Piattaforma: Pc, Ps4, Xbox One, android e iOS
Giusto pochi giorni fa stavo passando in rassegna una lista di giochi che per mancanza di voglia o magari per dimenticanza avevo ottenuto o comprato ma mai finito.
This war of Mine era tra questi e il titolo ha destato subito la mia attenzione, si tratta infatti di un gioco unico nel suo genere.
Nel mare di gestionali e giochi di sopravvivenza infatti This war of Mine si distingue per temi trattati e cura dei dettagli, oltre a dinamiche di gioco decisamente azzeccate.
Il titolo della 11 bit studios non è una novità sul mercato dei videogiochi in quanto la sua data di rilascio risale al 14 novembre 2014 ma non per questo non merita di essere il soggetto di una recensione e di una analisi a qualche anno di distanza.
Dunque, di che genere di gioco stiamo parlando? This war of mine non è un gioco di guerra, This war of mine è un gioco SULLA guerra, cosa implica questa distinzione? Combatteremo una guerra non fatta solo di armi e spionaggio, bensì una guerra fatta di fame, freddo, paura ,stanchezza e depressione. Una guerra che viene combattuta ogni giorno dai civili di ogni età che si ritrovano nel bel mezzo di un conflitto che non lascia tregua, la battaglia per la sopravvivenza.
In particolare il conflitto che farà da scenario al nostro gioco è ispirato all’assedio a Sarajevo e il tutto viene reso in modo davvero verosimile, dai nostri personaggi con le loro storie e i loro problemi, alla baracca in cui dovremo vivere e dovremo riparare e attrezzare per renderla abitabile, ciò implica la costruzione di letti, sedie, fornelli, filtri per l’acqua piovana e molto, molto altro. Il gioco presenta infatti una bella componente di crafting che ricopre un ruolo vitale nel gameplay.
Il gioco si svolge in due fasi distinte: una fase giornaliera durante la quale dovremo esplorare la nostra abitazione e recuperare risorse e materiali utili per costruire nuovi oggetti come le barricate che serviranno a rendere la nostra casa sicura contro gli attacchi degli sciacalli, per poi cibare e far riposare i nostri uomini ed eventualmente curarli da ferite o malori. Durante questa fase potremo avere a che fare con numerosi incontri casuali che potrebbero avere ripercussioni importanti sulla partita.

Durante la notte invece avremo a che fare con la seconda fase del gioco, quella di esplorazione, decideremo chi dovrà restare a casa per fare la guardia o riposare e chi dovrà uscire allo scoperto per cercare scorte di viveri, medicinali o materiali utili per il già citato crafting. Avremo numerosi luoghi da esplorare come chiese, ospedali o abitazioni e potremo fare conoscenze più o meno gradite, troveremo persone in cerca di aiuto, anziani indifesi che potremo decidere se derubare o lasciare in pace, militari o sciacalli dal grilletto facile e persone come noi che per paura di venire privati delle loro scorte potrebbero compiere i gesti più violenti.
Il gioco ci mette effettivamente di fronte a scelte morali importanti e il tutto viene reso in maniera alquanto immersiva, tanto che ci interesseremo realmente delle scelte dei nostri personaggi e della loro salute e scegliere se aiutare chi bussa alla nostra porta in cerca di provviste o cacciar via gli sconosciuti potrebbe rappresentare un bel quesito. Mettere in pericolo il gruppo per fare una buona azione (che si ripercuote positivamente sul morale dei nostri) oppure scegliere di non mettere a repentaglio la sicurezza che siamo riusciti a costruire in giorni di fatica?
Sotto l’aspetto tecnico il comparto grafico è molto curato, i paesaggi distrutti,le case abbandonate e i muri in rovina sono resi con tonalità scure, grigie a carboncino e persino il cielo sembra essere campo di battaglia, tormentato e mai limpido, entrare nell’atmosfera è essenziale per godersi appieno l’esperienza di gioco e il team di sviluppo ci è riuscito appieno, anche gli effetti audio sono di qualità e la colonna sonora di grande effetto.
This war of mine è un gioco dalla incredibile profondità che merita ore e ore di gioco e passeranno ore prima di cominciare a scalfire la superficie di questa meravigliosa perla che purtroppo mi sono lasciato sfuggire al rilascio, l’unica pecca che ho trovato è la scarsa rigiocabilità che alla lunga potrebbe risultare ripetitivo. Da sottolineare il fatto che sono stati rilasciati due DLC per This War of Mine il cui ricavato viene interamente devoluto all’ente di beneficienza War Child.

Francesco Rugolo

sabato 2 maggio 2015

Il genio della bottiglia, di Joe Schwarcz

Se avessi dato retta al mio istinto non avrei comprato il libro! Solitamente il primo approccio ad un libro è guidato dalla lettura del titolo, sarà sbagliato, ma se non mi piace difficilmente vado oltre.
Per fortuna ero con mia moglie in libreria. Il libro l'ha comprato lei ed è stata lei, dopo averlo letto, ad incuriosirmi, leggendo a voce alta qualche passo interessante.
Così anche io l'ho letto e devo dire che è stata una piacevole scoperta.
L'autore, Joe Schwarcz, è professore di chimica alla McGill University di Montreal, in Canada.
Di cosa parla, vi chiederete.

Non è il classico libro di chimica, difficile e talvolta noioso da seguire, ma un interessante percorso attraverso la chimica che ci circonda nella nostra vita di tutti i giorni. La chimica e la sua storia si intrecciano amabilmente, portando il lettore a scoprire assieme la chimica e gli uomini, protagonisti delle scoperte.

Spesso le scoperte, soprattutto nel campo farmaceutico, sono successe per caso, come pure per caso si sono scoperti gli effetti secondari, a volte benevoli, a volte cattivi, dei principi attivi e delle loro interazioni con altre sostanze naturali o meno.
Quando leggiamo il bugiardino di un farmaco difficilmente troviamo indicazioni del tipo, "attenzione, non assumere con succo di pompelmo", eppure il succo di pompelmo possiede delle sostanze in grado di accrescere l'efficacia di alcuni farmaci utilizzati per curare l'ipertensione. Naturalmente la cosa potrebbe anche essere pericolosa se non si fa attenzione. Ogni sostanza infatti, se presa nella giusta dose può far bene, ma se le dosi sono sbagliate...
 Poco tempo fa ho avuto un infarto e da allora sono sotto cura. Una delle mie medicine quotidiane è l'aspirina. Mai avrei pensato che l'uso dell'aspirina per la fluidificazione del sangue fu scoperta per caso da un medico di famiglia californiano, il dottor Lawrence Craven, che notò che i suoi pazienti che prendevano dei chewin-gum all'aspirina per alleviare i dolori della tonsillectomia, soffrivano spesso di emorragia. Fu lui che pensò di usare l'aspirina per evitare la formazione di coaguli di sangue nei pazienti che avevano sofferto di attacchi di cuore.
Tra i miei interessi vi è anche la storia. Quando studiai la dichiarazione di Balfour del 1917 (con la quale il governo inglese si disse disponibile all'insediamento degli ebrei in Palestina) non avrei mai pensato che tale dichiarazione fosse stata fatta per gratitudine verso un ebreo (il chimico Chaim Weizmann) che mentre cercava un metodo per produrre l'isoprene scoprì come produrre acetone dal frutto dell'ippocastano, acetone che servì alle fabbriche inglesi per produrre la cordite necessaria per la guerra.
Queste curiosità e tante altre, raccontate con dovizia di particolari, sono parte integrante del libro che vi consiglio di leggere.
Sono indeciso, se seguire il mio istinto riguardo ai titoli, e non acquistare gli altri libri dell'autore oppure fare un'eccezione e comprare "Come si sbriciola un biscotto?"...
Ancora non ho deciso, per ora buona lettura a tutti.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 31 agosto 2014

Il gioco dell'angelo, di Carlos Ruiz Zafon

Ho sempre amato i libri, non ho mai smesso di leggere da quando, in prima elementare, con enorme fatica ho letto il mio primo libro, 20.000 leghe sotto i mari.
Così un giorno dell'estate del 2013 mi sono imbattuto in un libro che parlava di libri e nonostante fosse ormai da tempo che non leggevo romanzi decisi di fare un'eccezione. In quel periodo stavo approfondendo la conoscenza della lingua spagnola per cui comprai la versione in lingua originale del libro e mi tuffai nella lettura mettendo da parte gli scrupoli per il tempo dedicato ad un passatempo quale "la lettura di un romanzo".
La storia ambientata agli inizi del 1900 ha inizio nella redazione di una oscura rivista barcellonese. Ad un giovane giornalista, David Martìn, che lavora per "La voz de la industria", grazie al ricco amico Pedro Vidal, viene offerta la possibilità di scrivere qualcosa che cambierà la sua vita.
Sei ore di tempo per scrivere il racconto che avrebbe segnato l'inizio di un nuovo corso...
Il racconto piacque al pubblico al primo ne seguiranno altri, con cadenza settimanale... prende corpo la serie dei "Misteri di Barcellona", serie di successo, ma col successo iniziano anche le invidie e le gelosie...
Passa il tempo e un giorno Martin riceve un'offerta che non può rifiutare... scrivere un libro per un editore francese, Andreas Corelli che aveva notato i suoi precedenti lavori ed era interessato a lui per le sue capacità. Un libro che, lui ancora non lo sapeva, avrebbe condizionato la sua vita.
Amicizia, amore, odio, paura, pazzia, tutti stati d'animo che si intrecciano senza sosta nelle quasi cinquecento pagine nelle quali il lettore non può non essere trascinato.
Una casa maledetta, un libraio appassionato, un cimitero dei libri segreti, morti e sparizioni, sono solo alcuni degli aspetti più intriganti di questo splendido libro che conduce fino a...
 
Devo ammettere di aver letto raramente romanzi così avvincenti.
 
Devo aggiungere, a onor del vero, che da quel giorno d'estate ho ripreso a leggere romanzi e finchè esisteranno scrittori come Zafon, credo proprio che non riuscirò più a smettere!


A voi ora, buona lettura.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO


lunedì 7 luglio 2014

Dracula, di Bram Stoker



Son so perchè ma ero convinto di aver letto da tempo uno dei classici del romanzo gotico, "Dracula", di Bram Stoker, scrittore irlandese (1847-1912). Eppure si trattava di una mia falsa convinzione, forse basata sui tanti film di vampiri che sono usciti in questi ultimi anni, forse un semplice errore.
Qualche settimana fa, mentre mi aggiravo tra gli scaffali della mia libreria personale, ho ritrovato il libro di Dracula, in lingua originale, comprato anni fa e mai letto, così mi sono reso conto che non conoscevo la storia del Dracula di Stoker ma solo alcuni luoghi comuni sui vampiri, il loro odio per l'aglio, la mancanza di immagine riflessa nello specchio, i poteri mentali che i vampiri esercitano sulle loro vittime e poco altro.
La storia si svolge tra la Transilvania e Londra e vede un gruppo di uomini impegnati nella lotta contro il male rappresentato da Dracula, un Conte non-morto, che dopo secoli di vita ritirata nella lontana Transilvania ha deciso di trasferirsi a Londra.
Stoker racconta la lotta contro questo mostro per il tramite dei diari dei protagonisti del romanzo attraverso articoli di giornale attraverso cui è possibile ricostruire lo sviluppo delle azioni.
Talvolta questi diari si sovrappongono, si intrecciano, sembra perfino che si allontanino dal filo principale del racconto per poi farvi immancabilmente ritorno.
Jonathan Harker, avvocato londinese, viene inviato dalla sua società presso il Conte Dracula per aiutarlo a preparasi alla nuova vita a Londra.
Il viaggio di avvicinamento al castello viene raccontato con maestria da Stoker che mette ben in evidenza i sentimenti della popolazione circostante nei confronti del Conte, temuto da tutti.
Jonathan porta a compimento il suo lavoro, rendendosi conto troppo tardi di trovarsi prigioniero nel castello del Conte...
 
Riuscirà a fuggire?
Riuscirà a tornare a Londra dalla sua amata Mina?
Chi è veramente il Conte Dracula?
 
Il libro ci racconterà tutto con dovizia di particolari... per cui, buona lettura a tutti!
 
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO 

mercoledì 9 aprile 2014

Il mondo nuovo e ritorno al mondo nuovo, di Aldous Huxley

Senza dubbio devo alla copertina con  l'immagine distorta da una sfera di cristallo l'interesse iniziale verso il libro di Huxley, ma subito dopo la curiosità, la lettura del testo ha preso il sopravvento...
Aldous Huxley nasce nel 1894 a Godalming, nel Surrey in Inghilterra e muore a Los Angeles nel 1963. 
Il mondo nuovo e ritorno al mondo nuovo sono due dei suoi romanzi, due capolavori definiti fantascientifici. Il primo pubblicato nel 1932, il secondo nel '58, descrivono un mondo molto particolare. Chi ha letto Fareneit 451 e 1984 (di Bradbury e Orwell) può capire cosa intendo.
Huxley descrive un mondo in cui la società fa di tutto per favorire il suo sviluppo armonioso e a questo scopo vengono poste in essere tutte le possibilità offerte dalla scienza, dalla riproduzione assistita in provetta al condizionamento alla Pavlov, attraverso l'uso di una droga, il soma, per controllare la volonta degli esseri viventi (definirli uomini sarebbe troppo). Una società divisa rigidamente in caste in cui tutto è predeterminato e il libero arbitrio sembra non avere spazio. Le stesse parole "padre", "madre", "parto", sono considerate fuori legge o comunque amorali in un mondo in cui tutto è concesso a patto che non vi siano differenze tra gli individui della stessa casta. Tutti uguali significa sicurezza!
Ma come la saggezza popolare insegna, non tutte le ciambelle vengono col buco, perciò, di tanto in tanto il fato fa si che alcuni di questi esseri nati in provetta e condizionati per agire secondo determinati modelli, deviino dalla regola e...
Il resto è da leggere.
Un libro interessante e avvincente, talvolta non troppo lontano da una possibile agghiacciante realtà alternativa!
Buona lettura...
 
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

martedì 12 giugno 2012

Carlo Magno, di Gianni Granzotto

Ho appena terminato la lettura di una bellissima biografia, quella di Carlo Magno, scritta da Gianni Granzotto. Un consiglio? Leggetela anche voi!
Che dire... leggere questa biografia è stato come viaggiare lungo le tracce di questo grande personaggio, grazie alla sapiente scrittura  di Granzotto!
Perchè leggere il libro, potreste domandarmi.
Perchè Carlo Magno ha cambiato il mondo di allora, creando il nostro! Ecco la risposta.
Come si può ignorare la vita e le opere di un grande personaggio? Non si può, se si vuole capire il nostro mondo!
Senza Carlo Magno il nostro presente sarebbe diverso, molto diverso. I Longobardi (e il loro re, Desiderio) probabilmente avrebbero mantenuto buona parte dell'Italia per chissà quanti anni, la chiesa sarebbe forse scomparsa, la nascita delle nazioni dell'Europa continentale probabilmente sarebbe stata differita di secoli e gli equilibri (e anche i problemi attuali) sarebbero totalmente diversi. Ma questo si può dire sempre parlando di un avvenimento del passato.
Quella di Carlo Magno è una storia di cui spesso conosciamo solo l'aspetto relativo alla sua incoronazione ad Imperatore, avvenuta la notte del 25 dicembre del 800, ma la sua vita è tutto un intreccio di poteri forti, chiesa di Roma, Impero d'Oriente (guidato da Irene), il nuovo Impero d'Occidente che con lui ebbe inizio.
Ma è anche un periodo di lotte per la conquista, di lotte fratricide tra popoli dallo stesso sangue, di incomprensioni religiose, di iconoclasti e iconoduli... era il tempo in cui la lotta contro il politeismo in Europa era la giustificazione ad ogni tipo di crudeltà, e Carlo Magno usò tutto il suo potere e la sua forza in questa lotta, da quando, ancora ragazzo, ebbe l'occasione di vedere il Papa Stefano II presentarsi supplice a casa del padre per chiedere aiuto!
Stefano II, Adriano, Leone III... sono solo alcuni dei personaggi di questa storia come Roma, Bisanzio, Hereburg, Aquisgrana, Magonza sono solo alcuni dei luoghi in cui si fece la Storia!

Ma ora basta, non sono io che devo raccontarvi la storia e la vita di Carlo.
Vi invito a leggere la biografia... e ad immergervi in quei tempi antichi e talvolta crudeli, ma comunque parte del nostro comune passato!

martedì 30 marzo 2010

Magellano...

E' il 1400, il secolo di preparazione alla grande impresa, il secolo di Enrico il Navigatore, di Cristoforo Colombo, di Fernão de Magalhães nato portoghese, diventato spagnolo col nome di Fernando de Magallanes, passato alla storia semplicemente come Magellano.

Di lui, e del suo viaggio alle Indie passando da Ovest, sappiamo grazie ad un vicentino, Antonio Pigafetta, cavaliere di Rodi, che accompagnò il grande navigatore nel suo viaggio intorno alla Terra. Pigafetta scrisse un diario, consegnato al re di Spagna, Carlo V, diario andato perduto; poi, spinto dalla volontà di giustizia per il suo compagno di sofferenze, riscrisse un rapporto abbreviato dal titolo: "Primo viaggio intorno al globo terracqueo" grazie al quale la Storia conosce la verità!

Erano tempi lontani, tempi in cui ancora non si era certi di niente... non si era neppure sicuri se fosse possibile circumnavigare l'Africa. In quegli anni un piccolo Paese, il Portogallo, é autore di tante scoperte... E' un fiorentino, Poliziano, che ce lo ricorda: "Non solo ha lasciato dietro di sé le Colonne d'Ercole e domato un Oceano infuriato, ma ha riconosciuto l'unità fino a oggi interrotta del mondo abitabile. Quali nuove possibilità e quali vantaggi economici possiamo ancora aspettarci, quale elevazione del sapere, quali conferme della scienza antica finora ripudiate come incredibili! Nuove terre, nuovi mari, nuovi mondi sono sorti dalle tenebre secolari. Il Portogallo è oggi il custode di un altro mondo".
Sono solo pochi versi che fanno capire quanto sarà il mondo differente dal passato... anche se per certi versi simile al passato remoto!
Eppure è proprio il Portogallo (nella persona del suo re, Manuel) che non capisce o non vuole dar credito alla proposta di colui che un giorno sarà riconosciuto come il primo a credere nella possibilità di circumnavigare il mondo e a rendere l'impresa possibile. Sarà invece il re Carlo V di Spagna ad offrire un'opportunità al nostro navigatore. Cinque navi, un equipaggio di poco più di 250 uomini, quasi tutti destinati alla morte... quasi tutti, e lo stesso Magellano tra questi!
Magellano, pochi anni dopo Colombo e diversi secoli dopo i vichinghi, si accinge a presentare al mondo la grandezza di un'idea.
Ma una grande impresa ha bisogno di grandi idee, di grandi esperti, di grandi sacrifici. Magellano mette l'idea e l'esperienza, Ruy Faleiro mette la sua scienza, l'equipaggio al completo (e il suo Ammiraglio in primis) mette i sacrifici e il sangue!

"Esiste un passaggio dall'Oceano Atlantico al Pacifico. Io lo so, io conosco il luogo e il punto. Datemi una flotta e io mostrerò il passaggio e compirò il giro di tutta la terra da oriente a occidente"... questo afferma con sicurezza Magellano di fronte al re. Come lo sapeva? E quanto la notizia era certa? Parte delle informazioni venivano dagli archivi segreti del re di Portogallo, giuste o sbagliate che fossero, Magellano si fa guidare da queste informazioni.
Il 22 marzo 1518 il re Carlo V sottoscrive il contratto con Magellano e con il professore Ruy Faleiro. E' l'inizio di un'avventura...

Mi sarebbe facile continuare a raccontare, prendendo spunto dalla biografia di Magellano opera dello scrittore Stefan Zweig, di uomini, esplorazioni, di giganti della Patagonia e della Terra del Fuoco, di selvaggi delle isole dei Ladroni, di "dei immortali" e colpi di cannone, della morte più stupida e della vita non meritata... ma così facendo, probabilmente, non potrei stimolare ulteriormente la curiosità di chi é arrivato fino a questo punto!

E allora vi lascio con un invito, leggete anche voi la biografia di Magellano, di Stefan Zweig, percorrete col pensiero il suo viaggio, vivete con i suoi uomini le loro pene... e respirate la grandezza della loro immortale impresa!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 1 novembre 2008

Gli errori della storia...


Legnano, un sabato di fine Ottobre, libreria Giunti...
Così si potrebbe dire che inizia una storia nuova e fantastica... o almeno, inizia la sua revisione, correzione, rivisitazione... ad opera di Hans-Joachim Zillmer!
Come spesso accade, entro in libreria per guardare le novità ed esco con un libro nuovo...
Questa é la volta del favoloso volume di Hans-Joachim Zillmer, un ingegnere edile appassionato di archeologia ma non solo, autore di diverse opere divulgative tra cui "L'errore di Darwin"... che ancora non ho letto ma fa già parte della lista!
Come faccio sempre prima di comprare un libro, lo prendo dallo scaffale, lo rigiro tra le mani, leggo le brevi note sull'autore e poi apro una pagina a caso e la leggo... e poi un'altra ed un'altra ancora...
Mentre il resto della famiglia visita la libreria io sto fermo la, inchiodato di fronte allo stesso scaffale col libro aperto...
Nelle poche pagine viste ritrovo molte delle mie idee, la passione per l'archeologia, lo studio dei testi classici antichi, la voglia di non fermarsi davanti all'apparenza solo perché ufficialmente riconosciuta ma di andare a fondo nello studio dei fenomeni... è un attimo e il libro, con il beneplacito della mia famiglia, entra a far parte della biblioteca di famiglia!
La prima cosa che mi colpisce durante la lettura é la quantità di reperti quasi sconosciuti descritti. Tra questi vi sono varie testimonianze della convivenza di uomini e dinosauri!
Folle, direte... forse... o forse no! Chi può dire con certezza che tale eventualità non si sia mai verificata? Io no, e preferisco da tempo stare alla larga dalle certezze per lasciare spazio al dubbio...
Le certezze ammazzano la scienza... i dubbi la spingono in avanti!
L'autore ci conduce lungo un percorso difficile e quasi sconosciuto, spesso ignorato dal pubblico e appositamente evitato dalla scienza ufficiale.

E se fosse vero quello che tutte le antiche civiltà hanno sempre affermato sul diluvio universale?
E se fosse vero che i draghi un tempo sono esistiti, affianco agli uomini?
E se fosse vero che...

E se fosse falso che i dinosauri scomparvero 65 milioni di anni fa?
E se fosse falsa la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin?
E se fosse falsa la teoria della tettonica a zolle?
E se fosse falso che...

Miti... leggende... o storia vera, nell'unica forma possibile... nell'unica forma che poteva in qualche modo sopravvivere allo scorrere del tempo... tradizione orale!?!

Karl Brugger, autore del libro Cronaca di Akakor: mito e saga di un antico popolo dell'Amazzonia prende parte e ci racconta che gli indiani che popolavano l'Amazzonia sono depositari della storia delle catastrofi che colpirono la Terra... la prima nel 10481 a.C., la seconda avvenne circa 6.000 anni dopo, questa è la descrizione... "E gli dei iniziarono a distruggere gli uomini. Mandarono dunque una stella formidabile, la cui scia rossa ricoprì tutto il cielo. E mandarono un fuoco più splendente di mille soli... Piovve per tredici lune. Tredici lune di pioggia ininterrotta. Le acque dei mari salirono. I fiumi scorsero al contrario. Il grande corso si tramutò in un enorme lago. E gli uomini vennero sterminati. Affogarono in quei flutti spaventosi".
Che dire... tutto plausibile... perché no? Perché la scienza ritiene che tutto ciò non sia mai accaduto? Non sia potuto accadere?

Una mappa del sistema solare del 2500 a.C. ci mostra un sistema solare particolare...
Si tratta di un sigillo cilindrico Accadico che rappresenta tutto il sistema solare, compreso il pianeta Urano (scoperto solo nel 1781 da Sir Friedrich Wilhelm Herschel), il pianeta Nettuno (scoperto nel 1846) e Plutone (scoperto nel 1930).
Ma gli antichi astronomi rappresentarono anche un altro pianeta che chiamavano Tiamat, lo stesso pianeta che i greci conoscevano col nome di Phaethon, a noi noto col nome Fetonte... e tutti sappiamo cosa combinò questo figlio del Sole...

Ma cosa accadde realmente?
Forse non sapremo mai la verità, ma perché non credere a ciò che ci è stato tramandato? Forse pensiamo che gli antichi sacerdoti che conoscevano l'arte della scrittura la usassero per prendere in giro il prossimo? Forse che i sacerdoti scrivessero romanzi di fantascienza?
E se pure tutto ciò fosse possibile, perché non cercare di approfondire?

E se il pianeta conosciuto col nome di Nibiru dai Sumeri, Marduk per i Babilonesi, non fosse una fantasia ma fosse realmente esistito?
Loro affermavano che questo pianeta era il 12° del sistema solare e che si muoveva lungo un'orbita opposta agli altri pianeti. Durante il suo percorso all'interno del sistema solare un satellite di Nibiru/Marduk si scontrò con Tiamat/Phaethon che si spaccò!
Nacque così la Terra...
Siete curiosi? Io si, questa storia è descritta nel saggio di Zacharia Sitchin sull'epopea di Gilgamesh... altro libro che non vedo l'ora di leggere nonostante abbia già letto diverse volte l'epopea!

Un'altra domanda... come facevano questi antichi popoli a conoscere il sistema solare così bene?
E perché si persero le conoscenze? Cosa accadde?
Anche gli Egizi conoscevano il sistema solare meglio di quanto comunemente si creda o si racconti nei testi ufficiali. Nel 1857 Heinrich Karl Brugsch trovò su di un sarcofago una mappa celeste con tutti i pianeti, Plutone compreso! Ma tali scoperte non sono mai citate... per molti é meglio nascondere ciò che non si é in grado di spiegare.

L'autore, Zillmer, non si fa scrupoli e porta alla luce tutto ciò che di strano esiste e che é solitamente ignorato dalla scienza ufficiale...
Il libro è ricco di notizie interessanti ma soprattutto fornisce nuove ipotesi che potranno essere ritenute valide o meno, ma che sono senza ombra di dubbio suggestive e aiutano a capire meglio il passato della nostra Terra.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO