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mercoledì 16 maggio 2012

Plinio il vecchio: il bue Api

Come ho accennato brevemente nel precedente post su Plinio il vecchio, la Naturalis Historia è una enciclopedia del sapere del tempo; un testo molto interessante. Tra le cose degne di nota, nel Libro VIII - paragrafo LXXI si parla del bue Api e delle usanze egizie, ma sentiamo cosa dice Plinio:
           "Un bue in Egitto viene adorato addirittura come un dio, gli egiziani lo chiamano Api. Come segno distintivo ha una macchia biancastra sul fianco destro, che ricorda i corni della luna crescente ed ha inoltre un nodulo sotto la lingua chiamato 'cantaro'.
Non è permesso dalla loro religione che egli viva oltre un certo numero di anni e lo sopprimono immergendolo nella fontana dei sacerdoti e durante questo periodo di lutto, cercano un altro bue che possa sostituirlo e finchè non l'hanno trovato si mostrano molto addolorati ed esprimono la loro mestizia radendosi il capo; ma la loro ricerca non dura mai troppo a lungo."
Devo dire che è la prima volta che sento dire che il bue Api venisse. Non so se sia vero ed in ogni caso non ne conosco il motivo. Ma andiamo avanti:
           "Quando l'hanno trovato, viene accompagnato a Memfi da un seguito di cento sacerdoti. Ha due templi che chiamano 'talami' dove il popolo si raccoglie per i presagi: se Api entra nel primo tempio, ciò è di buon auspicio, se invece entra in quell'altro, allora il futuro porterà gravi sciagure. Ma il bue dà responsi anche a singole persone, prendendo il cibo dalle mani di chi lo consulta. Respinse la mano di Germanico, il quale fu ucciso poco dopo. Abitualmente lo tengono segregato, ma quando appare in pubblico, avanza scortato dai littori che respingono la ressa della gente ed è accompagnato da frotte di bambini che cantano inni in suo onore; sembra che il bue capisca queste manifestazioni e voglia essere adorato. Queste schiere di fanciulli, all'improvviso, come se fossero invasati profetizzano l'avvenire. Una volta all'anno viene presentata ad Api una vacca che porta sul corpo i suoi segni distintivi, sebbene diversi nella forma, la quale, così dicono, viene uccisa nel medesimo giorno in cui è stata trovata. Nella zona di Memfi, c'è una località sul Nilo, che per la sua conformazione viene chiamata 'Fiala'; ogni anno gli egiziani immergono nel fiume una coppa d'oro ed una d'argento, nei giorni in cui festeggiano il compleanno di Api. Questi giorni sono sette, durante i quali - fatto veramente straordinario - nessuno viene assalito dai coccodrilli, ma all'ottavo giorno dopo l'ora sesta ritorna in quelle belve la loro consueta ferocia."
E così termina il paragrafo relativo al dio Api.
Spero di trovare ulteriori notizie su questo argomento... e sono sicuro di trovarle in Manetone, vi terrò informati. Ma per oggi è tutto!
 A presto.