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domenica 8 aprile 2018

Oracle ed R1 Group presentano: Beyond Bitcoin

Negli ultimi mesi il rapido aumento ( e il parziale declino) di valore di molte crypto-monete ha scaturito accesi dibattiti, spesso fondati su concetti sbagliati e poco conosciuti.


Un termine di largo uso quando si parla di crypto valute è “blockchain” , si tratta della tecnologia che sta alla base delle valute virtuali come il Bitcoin, tuttavia essa può essere impiegata in un gran numero di scenari diversi.
La prima blockchain fu implementata verso la fine del 2008 da Satoshi Nakamoto , la misteriosa personalità creatrice del Bitcoin, di cui non si hanno molte informazioni, si crede infatti che dietro questo nome vi sia un gruppo di persone e non un singolo individuo.
Giovedì 29 marzo nella sede di Oracle a Roma si è svolto un incontro informativo con la Società R1 presentato da Paolo Gaggia (R1) e Matteo Mattei (Oracle) dove si è parlato ampiamente dell’influenza della blockchain nel mondo economico, informatico e scientifico.
La blockchain è un registro pubblico, suddiviso in blocchi crittografati costituenti una “catena” (da cui il termine blockchain). Ogni blocco contiene una serie di informazioni crittografate riguardanti il blocco precedente (hash) unitamente al timestamp, ossia l’informazione sul momento in cui la transazione nella blockchain è stata effettuata, il timestamp è conservato all’interno della catena, in questo modo ne viene garantita la sicurezza ed autenticità, in quanto per modificare un blocco bisognerebbe modificarne tutta la catena a cui appartiene.
Inoltre la blockchain utilizza una connessione peer-to-peer (un architettura di rete in cui non si necessita di una gerarchia client-server, ossia ogni nodo della rete è equivalente), il che la rende sicura da attacchi in quanto i dati non sono registrati in un solo database potenzialmente vulnerabile, è infatti un sistema decentralizzato, in cui ogni nodo della rete ha lo stesso status di trust.
Le blockchain hanno un largo utilizzo in ambito bancario ed economico ma le potenzialità sono molte come ad esempio il controllo di qualità di una catena di distribuzione, il servizio di voto online o di smart contract.
Oracle al termine della serata ha presentato la tecnologia basata su Hyperledger, una architettura di blockchain per imprese, pronta all’utilizzo e gestita in cloud pubblico o privato.
Una bella serata tra esperti della materia, alla quale hanno preso parte rappresentanti di diverse società italiane interessate ad approfondire i possibili impieghi della tecnologia Blockchain. Complimenti ad Oracle e R1 Group e speriamo ve ne siano altre.
Grazie ancora a Paolo Gaggia e a Matteo Mattei perché sono riusciti nell’intento di rendere semplice ed interessante un argomento che semplice non è.
Francesco RUGOLO

giovedì 21 settembre 2017

Oracle Chatbot: presentata in diretta mondiale la nuova tecnologia basata su Artificial Intelligence

Mercoledì 20 settembre Oracle ha presentato, nella sua sede recentemente inaugurata a Roma, la nuova tecnologia Oracle Chatbot.
L’evento è stato presentato da Alessandro Beligi, Italy Sales Director Digital Engagement e Luca Postacchini, Business Development Mobile Strategy Manager,  in contemporanea con le altre sedi Oracle a Madrid, Londra, Chicago e San Francisco.


Cominciamo definendo un chat bot: Un chat bot è un programma che si basa sull’uso della Intelligenza Artificiale con il quale è possibile simulare una conversazione tra un essere umano ed un robot, questi vengono già ampiamente usati da numerose società a fini di marketing o per accompagnare alcuni servizi online (ad esempio l’online banking) o dai social network.
Nel lontano 2006 in America un chatbot sul sito goarmy.com , il cosiddetto SGT.STAR aiutava gli aspiranti militari rispondendo a semplici domande sull’arruolamento. Utilizzava una tecnologia simile sviluppata dalla CIA ed FBI.
Dal 2006 ad oggi i passi in avanti sono stati molti, il nuovo Oracle Chatbot è in grado di memorizzare le informazione che gli vengono date durante la conversazione ed elaborarle, svolgendo difatti il suo compito in maniera rapida ed efficiente.
Chatbot unisce in una sola interfaccia utente numerosi canali di servizio, avendo infatti l’integrazione per Facebook , Google Home, ecc.
Ma come si svolge una conversazione con un chatbot?
Alla base del funzionamento del bot vi è il NLP (Natural Language Processing) ed algoritmi di Machine Learning che permettono al programma di imparare pur senza essere programmato esplicitamente.
Un bot per funzionare correttamente deve:
-      conoscere l’Intent, ossia l’intenzione dell’utente, le sue esigenze più frequenti; nel caso del banking bot potrebbe essere la richiesta del saldo o di un trasferimento di denaro nel conto
-     avere un buon numero di Utterances, ossia frasi inerenti all’Intent che vengono date come esempio al bot, così che possa comprendere la domanda dell’utente in qualunque modo essa venga posta
-       riconoscere le Entities, ossia variabili che gli vengono date all’interno di un discorso come ad esempio le caratteristiche del prodotto di cui si sta parlando, come quantità, colore,taglia ecc.. nel caso di un bot che aiuta nello shopping.
Tutte queste caratteristiche permettono al bot di stabilire il modo migliore per aiutare l’utente.
La tecnologia del chatbot e più il generale l’Intelligenza Artificiale, come nell’esempio del SGT. STAR, possono aiutare il mondo della Difesa in vari modi. Un risponditore automatico intelligente potrebbe, probabilmente, prendere il posto di un centralinista.
Più in generale, in un momento storico come quello attuale, in cui la riduzione del personale militare è all’ordine del giorno, forse uno strumento simile potrebbe essere di ausilio nello svolgere compiti di routine di tipo informativo, consentendo un più oculato impiego del personale militare. La tecnologia del chatbot potrebbe divenire complementare all’uomo che potrebbe così dedicarsi a compiti in cui è richiesta la presenza umana.
Naturalmente ogni nuova tecnologia informatica ha sempre i suoi aspetti di rischio e in questo caso se ne dovrà tenere conto con particolare attenzione visto che si tratta di qualcosa di totalmente nuovo.
Francesco RUGOLO

Per approfondire: