Cari amici, certe volte mi ritrovo a scrivere quasi senza volerlo, spinto dall'esigenza di condividere con tutti delle conoscenze che a mio parere devono essere condivise...
E così, ancora una volta, approfitto della vostra comprensione...
Qualche giorno fa ho pubblicato un piccolo post: Scienza e progresso umano... di Sir Oliver Lodge,
oggi proseguo sulla scia della strada già aperta per approfondire alcuni concetti legati alla "conoscenza" e allo sviluppo della stessa!
Sir Oliver Lodge é stato un grande studioso e come tutti i grandi, si é occupato anche della conoscenza in se!
Ma facciamo parlare lui...
Professore, ci aiuti lei, le spiace?
Lei di cosa si é occupato? Cosa ha studiato? Cosa ci consiglia per il futuro?
"Io ho studiato principalmente la fisica, ma non essa soltanto; mi sono pure interessato di scienze psichiche. Infatti non vi é una netta linea di demarcazione fra di esse: ogni cosa si collega ad un'altra. Tuttavia noi possiamo scegliere la nostra linea di studio: possiamo penetrare in profondità interessandoci di un campo ristretto, oppure possiamo dare un esteso sguardo d'insieme.
Si... ma cosa pensa sia meglio, specializzazione o generalismo?
"Nel primo caso vi é una limitazione di ampiezza, nel secondo corriamo il rischio di essere superficiali".
Ma allora, per essere completi occorrerebbe fare entrambe le cose... però...
"E' di pochi il potersi applicare in ampiezza e profondità insieme: ché se lo stesso individuo tenderà ad entrambe, dovrà farlo in momenti diversi, non essendo possibile occuparsene contemporaneamente".
Grazie professore... mi ha chiarito le idee!
Spero proprio di poterla avere ancora con noi, in futuro...
E così, ancora una volta, approfitto della vostra comprensione...
Qualche giorno fa ho pubblicato un piccolo post: Scienza e progresso umano... di Sir Oliver Lodge,
oggi proseguo sulla scia della strada già aperta per approfondire alcuni concetti legati alla "conoscenza" e allo sviluppo della stessa!
Sir Oliver Lodge é stato un grande studioso e come tutti i grandi, si é occupato anche della conoscenza in se!
Ma facciamo parlare lui...
Professore, ci aiuti lei, le spiace?
Lei di cosa si é occupato? Cosa ha studiato? Cosa ci consiglia per il futuro?
"Io ho studiato principalmente la fisica, ma non essa soltanto; mi sono pure interessato di scienze psichiche. Infatti non vi é una netta linea di demarcazione fra di esse: ogni cosa si collega ad un'altra. Tuttavia noi possiamo scegliere la nostra linea di studio: possiamo penetrare in profondità interessandoci di un campo ristretto, oppure possiamo dare un esteso sguardo d'insieme.
Si... ma cosa pensa sia meglio, specializzazione o generalismo?
"Nel primo caso vi é una limitazione di ampiezza, nel secondo corriamo il rischio di essere superficiali".
Ma allora, per essere completi occorrerebbe fare entrambe le cose... però...
"E' di pochi il potersi applicare in ampiezza e profondità insieme: ché se lo stesso individuo tenderà ad entrambe, dovrà farlo in momenti diversi, non essendo possibile occuparsene contemporaneamente".
Grazie professore... mi ha chiarito le idee!
Spero proprio di poterla avere ancora con noi, in futuro...
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
In effetti non è sbagliato assimilare l'informazione all'informatica, né tantomeno la linguistica. Questo in virtù del fatto che, se ci pensiamo bene, sia l'informazione sia la linguistica sono riconducibili alla comunicazione. L'una in quanto è il contenuto che un emittente ed un ricevente la comunicazione si trasmettono, l'altra rappresenta in qualche modo le diverse funzioni linguistiche.
La comunicazione, nel suo percorso evolutivo, è passata attraverso diverse fasi caratterizzate da tre tipologie comunicative.
Inoltre, le modalità di comunicazione sono strettamente correlate con lo sviluppo tecnologico. Pensiamo all’evoluzione dei metodi di scrittura, la nascita della stampa, lo sviluppo della rete ferroviaria, l’incremento dei mezzi di telecomunicazione, etc.
Ed arriviamo al tipo di comunicazione che più di ogni altro è strettamente legato all’evoluzione informatica: la comunicazione mediata. Questo è un tipo di comunicazione che adopera sostanzialmente lo strumento computer. E’ un tipo di comunicazione a distanza perché non vi è condivisione spaziale, in quanto i computer degli interlocutori sono distanti tra loro e comunque si tratta di comunicazione nel quale il computer fa da mediatore e interfaccia. Può essere inoltre un tipo di comunicazione sincrona quando si utilizza per esempio una chat o un servizio di teleconferenza, ma può essere anche asincrona quando si si invia una e-mail o si posta su un forum.
Tutto questo discorso (spero non noioso, per arrivare a confermare che la comunicazione si è evoluta in funzione dello sviluppo tecnologico e, viceversa, le tecnologie informatiche si sono sempre di più adeguate alle esigenze comunicative, basti pensare a Internet e tutte le possibilità comunicative che ci offre attraverso i siti Web, forum, chat, blog, e-mail, teleconferenze, etc.
Il punto debole però di questa fase evolutiva della comunicazione, e qui subentrano la crittografia e la steganografia, è che è difficile garantire e preservare la sicurezza delle nostre informazioni. Anche perché, diversamente dal tipo di interazione faccia a faccia dove i pericoli di mancata sicurezza sono due: il ricevente la comunicazione oppure qualcuno che sta origliando la conversazione, l’interazione mediata dal computer e dalla Rete ha molte varianti e innumerevoli possibilità che qualcuno catturi l’informazione, visto le linee che la nostra informazione percorre nella Rete.
Un saluto, Nicola AMATO"