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sabato 17 ottobre 2009

Ad ogni parola, un'emozione



Si parte da lontano

finchè le parole non ti sussurrano

di compiere un passo avanti.

Un surrealismo che prende forma

e sfocia in una realtà parallela,

dove l'immaginzazione sostituisce le azioni

ma non le emozioni...... nate per ogni parola detta o solo pensata.


Per ogni emozione un battito,

un sospiro, un viaggio, un sogno.

Qualcosa di etereo, ma sufficiente per aprire gli occhi e dipingere un sorriso sulle mie labbra!


.....ad un poeta burlone.....


Cristina Piccinno

venerdì 16 ottobre 2009

La luce dell'amore


Quando un particolare ti colpisce
arrivi a scorgere la sua luce oltre il mare.
Allunghi la mano
ma ti accorgi che è virtuale.

Attraverserò allora il mare
abbattendo ogni limite della rete.

Preso dai tuoi tratti candidi,
da quei link romantici,
da quelle parole ricercate.

Tu sei la mia bimba...
- e tu "il mio bambino".
Mi sciolgo...
- piccolo...
Mi piaci tanto.
- poeta burlone...
- anche tu mi piaci.

Ti riempio di attenzioni
e tu diventi rossa,
e sbocci come fossi una rosa.

Riservata, gentile,
ti dimostri una perla.
Preziosa e lucente, quanto sfuggente...

Dio! Quanto mi attraggono le ragazze timide,
piene di intense emozioni,
tutte da scoprire, coccolare e baciare.

Un giorno ti avrò,
sentirò il tuo profumo,
gusterò le tue labbra,
tasterò la tua pelle delicata,
vivrò con te i piaceri più segreti...

Quel giorno sarai tu la mia Donna!

Lello Rugolo

martedì 13 ottobre 2009

Il libro dei sogni...

Per quelli che...
La notte disteso nel letto con tre cuscini alle spalle..
un libro davanti, una luce soffusa..
silenzio notturno, qualche cane che abbaia..
la radio accesa, a basso volume..
una leggera brezza, le persiane socchiuse..
profumo di umido, la fuori.

Comincio a leggere, pur stanco che sono..
parole d'amore riempiono il libro..
storie di uomini, donne, avventurosi guerrieri.

Passa il tempo, alcune ore...
ne cani, ne radio...
ne brezza, ne odori...
Solo emozioni!

Poi mi risveglio, è tardi!
Ma ne è valsa la pena,
la foto della mia amata tra le pagine..
la faccio sporgere appena.
Sento un gallo, la fuori..
i cani ormai dormono..

Mi raccolgo tra le lenzuola..
e dormo!
Ecco! Ancora emozioni!
... ora cominciano i sogni!

Lello Rugolo

lunedì 12 ottobre 2009

Stella cadente...

Per chi non si accontenta di guardare verso il cielo e vedere una stella cadente, esprimere un desiderio, e chiudere gli occhi sognando...

Per chi si riempie di quella luce improvvisa, ed illuminando i suoi sogni si alza e comincia a correre...
veloce, verso la via che porta a realizzare i propri desideri...

... per chi quella stella cadente vive ancora lucente...

Lello Rugolo

sabato 10 ottobre 2009

Berosso secondo Abideno: la Torre di Babele

Precedenti:

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Ancora un piccolo brano sui testi di Berosso, tramandatoci da Abideno:

Essi dicono che i primi abitanti della Terra, gloriosi nella loro forza e grandezza e disprezzando gli dei, intrapresero la costruzione di una torre nel posto in cui oggi si trova Babilonia, la cui sommità avrebbe dovuto raggiungere il cielo. Ma quando la torre raggiunse il cielo i venti aiutarono gli dei e distrussero il lavoro sui suoi pianificatori. e delle rovine si dice che siano ancora a Babilonia. E poi gli dei introdussero tra gli uomini una diversità di lingue, che fino a quel momento avevano parlato la stessa lingua. E scoppiò una guerra tra Crono e Titano. Il luogo in cui essi costruirono la torre é ora chiamato Babilonia, a ricordo della confusione delle lingue, in quanto "confusione" é detto dagli Ebrei "Babel".

Euseb. Præpe Evan. lib. 9.—Syncel. Chron. 44.—Euseb. Chron. 13.

Prima il Diluvio, quindi la Torre, la confusione delle lingue... e quindi la guerra tra Crono e Titano.
Questo sembra l'ordine... bisognerebbe solo cercare di capire il significato!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

martedì 6 ottobre 2009

Berosso, da Abideno.

Precedenti:

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Anche Abideno (storico greco antico, scrisse probabilmente intorno al 200 a.C.) ci riporta alcune notizie di Berosso sui re Caldei e sul Diluvio, ma sentiamo cosa ci dice...

"Tutto ciò che segue riguarda la saggezza dei Caldei.

Si dice che il primo re del paese fosse Alorus, e che egli rese pubblico un rapporto con cui Dio lo aveva nominato Pastore del popolo: egli regnò dieci sari. Attualmente un "sarus" é stimato essere mille seicento anni, un "neros" seicento anni, un "sossus" sessanta anni.

Dopo di lui Alaparus regnò tre sari: gli succedette Amillarus proveniente dalla città di Pantibiblon, che regnò tredici sari, in quei tempi arrivò dal mare un secondo "Annedotus" un semi-demone molto simile nella forma ad Oannes: dopo Amillarus regnò Ammenon per dodici sari, che era della città di Pantibiblon: quindi Megalarus, della stassa città, regnò diciotto sari: quindi Daos, il Pastore, governò per un periodo di dieci sari, egli era di Pantibiblon, nel suo tempo quettro esseri dalla doppia forma arrivarono dal mare alla terra, i loro nomi erano Euedocus, Eneugamus, Eneuboulus e Anementus: in seguito, durante il tempo di Eudoreschus apparve un altro Anodaphus.

Dopo questi regnarono altri re, l'ultimo dei quali fu Sisithrus: così che in tutto furono dieci, e il periodo totale dei regni ammontò a centoventi sari. (E dopo altre cose non relative al soggetto, egli continuò con ciò che concerne il diluvio). Dopo Euedoreschus alcuni altri regnarono, e poi Sisithrus.

Ad egli il dio Crono annunziò che il quindicesimo giorno del mese di "Desius" si sarebbe verificato un diluvio di pioggia: egli gli comandò di depositare tutti gli scritti che erano in suo possesso nella città del sole di Sippara. Sisithrus, una volta obbedito a tutti i comandi, veleggiò immediatamente per l'Armenia, ispirato da Dio. Il terzo giorno dopo la fine della pioggia Sisithrus mandò fuori degli uccelli, facendo degli esperimenti, così che egli potesse giudicare se l'allagamento fosse terminato.

Ma gli uccelli volando sopra un mare sconfinato, senza trovare alcun posto in cui riposare, tornavano indietro da Sisithrus. Egli ripeté l'esperimento con altri uccelli. E quando subito dopo il terzo tentativo ebbe successo, gli uccelli che tornarono con con le zampe sporche di fango, dagli dei furono trasformati in uomini. Per quanto riguarda il vascello, che rimase in Armenia, é usanza degli abitanti costruire braccialetti ed amuleti del suo legno.—Syncel. Chron. 38.—Euseb. Præp. Evan. lib. 9.—Euseb. Chron. 5. 8.

Ma cosa potrebbero essere questi strani esseri?

E come mai si parla di durate temporali così lunghe?

Vedremo cosa ci riserva il seguito!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 4 ottobre 2009

Sui Re Caldei...

Precedenti:

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Questa é la storia che Berosso ci ha trasmesso.

Egli ci ha raccontato che il primo re fù Alorus di Babilonia, un Caldeo: egli regnò per dieci sari: e di seguito Alaparus, e Amelon che veniva da Pantibiblon: quindi Ammenon il Caldeo, nel qual tempo apparve il Musarus Oannes, l'Annedotus dal mar Eritreo. (Ma Alessandro Polistore anticipando l'evento ha detto che questi apparve nel primo anno; mentre Apollodoro diceva che questi apparve dopo quaranta sari; Abibenus, in ogni caso, fece apparire il secondo Annedotus dopo ventisei sari.).

Quindi arrivò Megalarus, dalla città di Pantibiblon, egli regnò per diciotto sari: e dopo di lui Daonus il pastore da Pantibiblon regnò per dieci sari; nel suo tempo, (egli dice) apparve ancora una volta, dal mare eritreo, un quarto Annedotus, che aveva la stessa forma di quello su descritto, la forma di un pesce mischiata con quella di un uomo.

Quindi regnò Euedorachus da Pantibiblon, per diciotto sari, ai suoi tempi apparve un altro personaggio dal mare Eritreo, simile al precedente, avente la stessa complicata forma intermedia tra un pesce e un uomo, il cui nome era Odacon. (Tutto ciò, dice Apollodoro, con particolare e circostanziato riferimento ad ogni cosa Oannes gli spiegò: al riguardo Abydenus non ha fatto menzione alcuna.).

Quindi regnò Amempsinus, un Caldeo di Laranchæ, che era l'ottavo e regnò per dieci sari. Quindi regnò Otiartes, un Caldeo di Laranchæ, egli regnò per otto sari. E dopo la morte di Otiartes, suo figlio Xisuthrus regnò diciotto sari: durante il suo tempo si verificò il grande diluvio. Così dunque, la somma di tutti i re é diecie il periodo di tempo che essi complessivamente regnarono fù di cento venti sari. —Syncel. Chron. 39.—Euseb. Chron. 5


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO