Quello del CyberTech 2019 di Tel Aviv è stato un evento di risonanza
mondiale, con centinaia di
aziende, ospiti e dibattiti sul mondo
della Cyber Security, che hanno messo in risalto le eccellenze
Israeliane.
Non è stato solo un
compendio di quanto fatto, ma un vero e proprio sguardo al futuro di
un mondo in costante evoluzione.
CyberTech è una
piattaforma B2B specializzata nell’organizzazione di eventi
dedicati al mondo cyber.
Gli eventi CyberTech
si svolgono in tutto il mondo, tra cui Tokyo, Bangkok, Indianapolis,
Tel Aviv e Roma.
L’evento, svoltosi
all’Expo Tel Aviv, dal 28 al 30 Gennaio, è stato particolarmente
di impatto, in quanto hanno partecipato alcuni dei più alti
esponenti del Governo Israeliano, tra cui il Primo Ministro
Israeliano Benjamin Netanyahu, il Capo della Direzione Generale
Informatica (INCD) Yigal Unna, il Fondatore e CEO di Check Point Gil
Shwed e la Dottoressa Orna Berry, figura di spicco nel panorama Cyber
Israeliano.
Hanno preso parte
all’Evento 15000 partecipanti da 80 Paesi, centinaia di startup,
organizzazioni e Aziende.
Per citare solo
alcune Organizzazioni che hanno preso parte all’Evento, si possono
enumerare:
- Il Mossad, ovvero
i Servizi di Intelligence Israeliana.
- L’Unità 8200,
ovvero l’unità dell’Israel Defence Force che, sotto il comando
di Aman (Direttorato dell’Intelligence Militare), si occupa di
SIGINT (intercettazione e decrittazione di segnali elettronici),
ELINT (raccolta di informazioni tramite l’utilizzo di sensori
elettronici), OSINT (ricerca e correlazione di dati da fonti di
pubblico accesso) oltre che di cyber warfare.
- L’Unità Lahav
433, ovvero una “branca” della Polizia Israeliana, specializzata
nella lotta al Cyber Crime, conosciuta come la “FBI Israeliana”.
Ciò che è nato
dall’Evento è molto più che un semplice “compendio” di ciò
che è stato fatto.
Ne è nata
un’analisi di come il Paese intero si sia trasformato nel tempo per
vincere delle sfide, alcune anche apparentemente impossibili.
La vera chiave di
volta è il tipo di ragionamento che l’intero Paese ha sfruttato
per divenire una potenza mondiale, ovvero il Big Data, l’Intelligenza
Artificiale e la connettività.
Con il termine “Big
Data” si definiscono una serie di tecniche, procedure e tecnologie
specifiche, per estrapolare un valore da enormi masse di dati e
informazioni, sia strutturate che non.
Saper manipolare il
“Big Data” significa accedere ad informazioni e Conoscenza
invisibile ai più.
Con l’Intelligenza
Artificiale, si intende la metodologia e la tecnica per cui, un
Sistema Informatico, esegue determinati ragionamenti e processi,
somigliando molto ai ragionamenti effettuati da un essere umano.
La connettività è
la capacità che hanno due Sistemi di comunicare tra di loro.
Si pensi solo,
quindi, all’obiettivo:
Un sistema, in grado
di comunicare con altri sistemi ad una velocità tale da poter
scambiare enormi masse di Dati, i quali possono essere analizzati con
tecniche classiche di Big Data ed automatizzate dall’IA
(Intelligenza Artificiale), di modo da poter anticipare eventi e
poter preparare una risposta (non per forza bellica e non per forza
per uno scenario bellico) ad un mercato o situazione mutevole.
Apparentemente può
sembrare uno scenario utopistico, ma effettivamente l’esempio che
anche il Primo Ministro ha condiviso con i partecipanti all’Evento,
non è affatto da sottovalutare, ovvero l’Industria delle
automobili.
Ci stiamo
avvicinando ai veicoli con guida autonoma, e già adesso le nostre
auto sono diventate dei veri e propri computer su ruote.
Questo perché, come
ribadito durante la Conferenza, l’approccio “Big Data – IA –
Connettività” non è da intepretarsi come il “punto di arrivo”,
bensì il fondamento di una società efficiente, che possa andare
oltre i limiti attuali e risponda proattivamente alle nuove sfide.
Deve, in sostanza,
essere il fondamento di qualsiasi attività.
E’ stato ribadito
più volte, durante tutto lo speech, che Israele è uno stato piccolo
e apparentemente con poche risorse.
Quindi il Paese ha
deciso di adottare questa nuova linea e abbracciare la “nuova era”
proprio per riuscire ad essere competitivo nelle sfide con i Big
mondiali, e attualmente Israele è seconda nel mercato mondiale IT, e
per quanto concerne la Cyber Security, possiede da sola il 20% del
mercato.
L’intero Paese ha
saputo trasformare la “risorsa” dei Dati, in “prodotti
concettuali”, idee e strumenti concreti.
Per permettere al
Paese di costruirsi un vantaggio considerevole, ha lavorato molto sul
Capitale Umano e le nuove generazioni, trasformando i “Cervelli”
e i “Sistemi” in “Big Data, IA, Connettività”.
Il vantaggio che si
crea da questa sinergia, non è solo economico o bellico.
L’intera nazione
si tramuta in un apripista per nuove tecnologie, costringendo gli
altri a seguire.
Ovviamente tutta
questa innovazione ha un costo, e tale costo è un enorme
investimento da parte del Governo in Istruzione (inteso come studio)
e Formazione (inteso come essere umano), ma anche addestramento
costante e innovazione costante.
E’ stato ribadito
che dei famosi “five eyes” Israele è il “secondo occhio”,
giusto per riaffermare la propria innovazione e dove sono giunti
fin’ora.
Qualcuno potrebbe
pensare che tale enorme investimento e innovazione siano fini a se
stessi, ma non è così.
L’obiettivo di
tale enorme sforzo non è il semplice “primeggiare”, ma il
“sopravvivere” in un mondo in costante mutamento.
Serve quindi
un’unica “testa” pensante, formata da giovani, aziende e
Istituzioni, che insieme formano il “Sistema Paese”, e permettono
di creare uno dei sistemi di difesa tra i più efficaci al mondo.
Per realizzare
questo enorme progetto, gli studenti sono affiancati fin da subito
dall’Intelligence Militare, già dalla formazione universitaria.
Questa sinergia
viene poi allargata quando questi giovani vengono introdotti nel
mondo dell’Industria.
Il risultato di
questa sinergia, tra Intelligence, Università e Industria è un
unico “corpo” in grado di poter sviluppare più efficacemente,
come se fossero in un “unico posto”, “insieme”.
Un esempio di tale
sinergia, si può trovare nella città di Be'er Sheva, dove sono
presenti linee ferroviarie, collegamenti stradali ad hoc, il Centro
di Comando e Controllo per la Difesa cibernetica, parte del centro di
Intelligence, e il “cyber park” con alcuni dei migliori elementi
in fatto di Cyber Security del Paese.
Costruire un’intera
città basata sul concetto di sinergia, è si un investimento enorme,
ma non basta per costruire il paradigma spiegato in precedenza.
Per raggiungere
l’Eccellenza, il Governo ha messo in atto una politica esattamente
opposta a quella che attualmente è in atto in Europa.
Il primo
provvedimento che ha dato lo slancio ad uno sviluppo enorme è stato
abbassare le tasse drasticamente alle aziende.
Il secondo
provvedimento è stato diminuire le regolamentazioni in merito alla
cyber security.
Con questi due
provvedimenti, le aziende hanno potuto produrre un guadagno
importante ed affermarsi in poco tempo.
Un’altra politica
molto importante è stata quella di permettere agli Ufficiali e unità
militari di poter aprire delle società, una scelta molto
intelligente da parte del Governo, per creare il paradigma
precedentemente descritto.
Il Governo appoggia
queste compagnie, in particolare quelle del settori Cyber, in quanto
hanno pensato anche al mantenimento della “struttura” e tessuto
sociale del Paese.
Le maggiori
Industrie che permettono al Paese di essere uno dei più potenti al
mondo, sono la cyber security, la mobilità, la Salute e il Cibo.
La Cyber Security
viene considerata la più importante perché si fa carico di
mantenere attive le altre Industrie e gli altri servizi.
Di fatto, quindi,
assistiamo a come tutto questo sistema, basato su quel paradigma “Big
Data – IA – Connettività” sia in realtà una vera e propria
arma.
L’intero Paese, in
questo modo, si tramuta nel “Sistema d’Arma” che riesce ad
essere tanto efficace, quanto competitivo, le cui “munizioni”
sono proprio le Tecnologie, l’Innovazione costante e le Persone.
Un vero e proprio
“Modello Militare”, in grado di auto-sostenersi grazie alla
Collettività, e di restituire Benessere alla stessa.
Ovviamente tutto
questo permette alle compagnie, e al Paese, di avere Partnership
commerciali e formative importanti, grazie anche al programma di
studio che permette di avere stagisti stranieri nelle società
Israeliane.
E’ ormai assodato
che per affrontare le nuove sfide, ogni nazione deve possedere una
combinazione tra un investimento in sicurezza informatica di livello
nazionale, unita ad una forte Industria basata sulla sicurezza.
Sta quindi mutando
il modo di fare Diplomazia, trasformandosi quindi in una “Diplomazia
Cibernetica”.
Israele incoraggia,
quindi, l’unione di varie Diplomazie e conta su Partnership e
cooperazione per crescere ancora.
Che cosa si può,
quindi, imparare da questo?
L’Italia sta
attuando una serie di riforme, vertendo attualmente molto sulla
Pubblica Amministrazione, grazie ad AgID e Team Digitale, i quali
stanno lavorando molto duramente per ricostruire il paradigma
fondamentale.
Quello che ancora
manca al nostro Paese, sono risorse ed investimenti seri per i
privati.
Ancora siamo lontani
dal vedere una sinergia così forte tra le Forze Armate e
l’Industria, ma dal momento che il processo di trasformazione,
seppur lentamente, è cominciato, possiamo ben sperare che gli sforzi
fatti in merito possano ridarci la competitività e la forza per
migliorare la situazione del nostro Paese.
Per il nostro Paese si sta avvicinando l’occasione di mettere in
mostra le proprie Eccellenze, i propri traguardi e i progetti per il
futuro, grazie al prossimo evento CyberTech, previsto per il 24 e 25
Settembre a La Nuvola Convention Center, a Roma.
E’ possibile
visualizzare il programma sul sito dedicato alla Conferenza CyberTech
italiana.
Il programma di
Eventi CyberTech è comunque serrato, e i prossimi eventi previsti
per il 2019 e 2020 sono già presenti sul sito CyberTech.
Alessandro Fiori
Per approfondire: