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lunedì 25 dicembre 2023

Buon Cyber 2024

Ultimi giorni di dicembre, termina il 2023 e di solito è il momento di fare i conti dell'anno che si chiude ma io vado in controtendenza e voglio buttarmi nel 2024 con qualche previsione (poche!) e con un piccolo elenco di eventi mondiali ai quali potrebbe essere interessante partecipare (e cercherò di farlo).

Cominciamo con le previsioni che mi auguro vengano smentite dai fatti ma ci conto poco.

In primis, considerato il grande movimento generale a favore dello sviluppo del cloud in Italia mi aspetto una crescita del settore e in particolare una crescita dei problemi di sicurezza e degli incidenti, questo perchè nonostante la spinta tecnologica si continua, a mio parere, a trascurare l'aspetto umano e formativo. 

La mia seconda previsione riguarda l'Intelligenza Artificiale. Anche qui vedo nubi nere cariche di incidenti su tutti i fronti. Vi è ancora troppo poca consapevolezza tra le società e le Amministrazioni Pubbliche e molti managers sono spinti verslo l'AI dalla popolarità di alcuni strumenti (come ChatGPT). Manca la capacità di pianificare l'introduzione della AI sia nel pubblico che nel privato e inoltre non vi è ancora consapevolezza nè discussione sul cosa accadrà ai lavoratori che risulteranno non più necessari in quanto sostituibili con strumenti di AI, parlo per esempio di centralinisti, ma anche artisti, operatori del cinema e così via. Un tempo i robot erano pensati per sostituire l'uomo nei lavori pericolosi e ripetitivi (alienanti) ma ora? 

La terza ed ultima previsione riguarda il fenomeno del ransomware. Anche in questo caso vedo nuvole all'orizzonte. Nuvole portate dalla spinta, spesso incoerente, verso la digitalizzazione. Bisognerebbe cominciare a porsi qualche domanda, prima di digitalizzare. Una di queste domande dovrebbe essere: se digitalizziamo tutti i processi, anche quelli critici, abbiamo la possibilità di tornare indietro velocemente in caso di problemi? Abbiamo una tecnologia alternativa al digitale da usare per creare ridondanza? Domanda scomoda, lo so, ma qualcuno dovrebbe porsi anche le domande scomode.

Detto ciò passiamo ad un piccolo elenco di eventi mondiali cui provare a partecipare. L'ordine è di data, non d'importanza:

- SANS Cyber Threat Intelligence Summit & Training. Tra il 29 gennaio e il 5 di febbraio, Washington DC.

- Gartner Security and Risk Management Summit. Tra il 26 e il 27 febbraio, a Mumbai, in India.

- Black Hat Asia. Tra il 16 e il 19 aprile, Marina Bay Sands, Singapore.

- RSA Conference. Tra il 6 e il 9 maggio, al Moscone Center, San Francisco. California.

- 45° IEEE Symposium on Security and Privacy. Tra il 20 e il 23 maggio, San Francisco. California.

- Positive Hack Days 12. Tra il 23 e il 26 maggio, a Mosca, Russia.

- 36a Annual FIRST Conference. Tra il 9 e il 14 giugno, a Fukuoka, Giappone.

- AWS: re:Inforce. Tra il 10 e il 12 giugno. Filadelfia, Pennsylvania.

- Black Hat USA. Tra il 3 e l'8 agosto, a Las Vegas, Nevada. 

- DEF CON 32. Tra l'8 e l'11 agosto, a Las Vegas, Nevada.

Perchè partecipare?

Vi sono un'infinità di motivi, io credo che partecipare ad un evento della portata di quelli indicati sia una occasione imperdibile per approfondire le proprie conoscenze e stringere rapporti di collaborazione con grandi professionisti perciò come presidente di SICYNT farò di tutto per far si che qualcuno dell'associazione possa partecipare e tornare a raccontarci ciò che a visto.

Alessandro Rugolo


Per approfondire:

- https://sicynt.org/

- https://strobes.co/top-10-must-attend-cybersecurity-conferences-in-2024/#rsa-conference

- https://www.cybersecuritydive.com/spons/the-top-cybersecurity-events-and-conferences-in-2024-according-to-security/700209/

- https://www.forbes.com/sites/bernardmarr/2023/10/11/the-10-biggest-cyber-security-trends-in-2024-everyone-must-be-ready-for-now/

domenica 17 dicembre 2023

Gionzo esplora Marte


- Finalmente è arrivato! 

Urlò Giulia nell'orecchio del nonno, come era sua consuetudine.

- Giulia, non urlare, così mi assordi. Si, Gionzo è riuscito ad atterrare su Marte. Ora sta esplorando la superficie, mi ha appena comunicato che si trova sulla cima dell'Olympus Mons...

- Nonno, ti prego, non parlare in Inghese, lo sai che non ti capisco.

- Veramente, cara la mia nipotina, non è inglese, Olympus Mons è il nome in Latino del più grande vulcano di Marte. Pensa che dalla base è alto almeno 27 chilometri, e Gionzo è proprio li, ad esplorare quell'enorme vulcano

- Vulcano? Nonno, cos'è un vulcano?

- Cara Giulia, ricordi quando quest'estate abbiamo visitato la Sicilia? Ad un certo punto, da lontano, abbiamo visto una colonna di fumo uscire da una montagna...

- Siii - urlò nuovamente Giulia - ricordo che si chiamava Etna, non è verò? 

- Ricordi bene. L'Etna è il vulcano più alto d'Italia e misura poco più di 3 chilometri. Olympus è il vulcano più alto di Marte ed è veramente gigantesco.

- Ma se c'è molto fumo Gionzo come potrà vedere ed esplorare? E poi, non sarà pericoloso? Quando papà accende il fuoco nel caminetto c'è sempre tanto fumo e la mamma si lamenta. Se nel Olimpio c'è tutto questo fumo allora c'è anche il fuoco?

- Si certo Giulia. C'è il fuoco e la lava. 

E' molto pericoloso ma Gionzo fa molta attenzione, sa bene cos'è un vulcano e comunque non devi preoccuparti, a bordo della sua navicella ha tutti gli strumenti necessari per capire cosa accade intorno a lui, pensa che ha addirittura un sismografo...

- Un cosa? Disse Giulia con la sua faccina furba? Un simmogafo? Cos'è un simmogafo? Non ho mai sentito questa parola.

- Si dice sismografo, non simmogafo. Comunque è uno strumento che misura lo spostamento della terra e quindi ti avvisa se sta succedendo qualcosa di pericoloso. Di solito prima di una eruzione vulcanica infatti la terra comincia a tremare.

- Anche su marte c'è la terra?

- Certamente, anche su Marte c'è la terra, ci sono rocce, polvere e probabilmente anche l'acqua.

- Allora Gionzo finalmente potrà fare un bel bagno? E' da mesi che non torna a casa, chissà come puzza. Disse Giulia ridendo sotto sotto...

- Giulia, non scherzare. Ricordati che Gionzo è stato in pericolo per tanto tempo e anche ora chissà quali pericoli stà affrontando. Non sappiamo che tipo di creature possano abitare su Marte... e mentre diceva queste ultime parole, la faccia del nonno divenne scura e seria. Anche Giulia si fece subito seria.

- Nonno, ma allora la cosa è grave. Non sapevo che su Marte ci fossero dei mostri come sulla Luna. Hai avvisato Gionzo? Potrebbe essere in pericolo...

- Si, Gionzo sa bene a cosa va incontro. Uno dei più pericolosi animali di Marte è la Pulce Canterina. Si dice che alcune pulci possano raggiungere l'altezza di una casa e fare salti di più di cento metri. Ma la loro caratteristica è la voce. Infatti quando cantano sono talmente stonate che chi si trova vicino deve scappare a tutta velocità per non farsi rompere i timpani...

- Ma dai nonno, mi stai prendendo in giro. Io non ho mai incontrato una Pulce Canterina però a scuola la maestra quando ci fa cantare mi dice sempre che sono stonata come una campana. Però i miei amici non scappano. - Disse Giulia sorridendo furbescamente.

- Hai ragione, stavo scherzando, peerò sarebbe bello se esistesse una Pulce così grande che tu potresti starci sulla groppa e lei, saltando, ti porterebbe a visitare il mondo. Io un giretto me lo farei volentieri. Aggiunse il nonno ridendo a crepapelle.

- Ma, nonnino nonnetto, quando Gionzo finirà di esplorare Marte potrà finalmente tornare a casa? Non vedo l'ora di incontrarlo.

- No, è ancora presto, mi ha appena comunicato che quando avrà terminato l'esplorazione di Marte intende spostarsi su Giove...

- Siii, bello, su Pallone Gonfiato... E mentre parlava cominciava a correre per tutto il salotto, facendo finta di essere un palloncino che si sgonfia lasciato a se stesso.

La serata continuò così, con il nonno che inventava pericoli tremendi e la piccola Giulia che ormai faceva solo finta di spaventarsi per quei mostri inesistenti, sperando in cuor suo, di riuscire un giorno ad incontrare il suo amico Gionzo che al momento si trovava a più di 50 milioni di chilometri dalla Terra.


Alessandro RUGOLO


martedì 28 novembre 2023

Giulia e i Marziani

- Mamma, papà, dovete sapere che Gionzo è quasi arrivato su Marte! Ho deciso: da grande voglio fare l'estronauta! Giulia urlò questa  frase mentre ancora apriva la porta della casa del nonno. Il papà e la mamma si guardarono in faccia e sorrisero in direzione del nonno, aspettandosi qualche spiegazione. 

- State tranquilli - Disse il nonno leggendo un pò di preoccupazione nei loro sguardi - Giulia, Luigi e io stiamo seguendo il nostro amico Gionzo nell'esplorazione di Marte. Dovete sapere che Gionzo ha deciso di esplorare il Sistema Solare e noi lo stiamo aiutando dalla nostra base sulla Terra - e così dicendo indicò con un ampio gesto della mano il suo salotto.

- Complimenti, mi raccomando fate attenzione - disse la mamma di Giulia strizzando l'occhio al padre - Visto che voi siete occupatissimi e data l'ora, noi ci occupiamo di preparare la cena. Luigi, naturalmente sarai nostro ospite. E senza attendere risposta, si diresse verso la cucina per preparare qualcosa per cena, seguita dal marito che portava le buste della spesa.

- Nonno, nonno, mi parli di Marte? Disse Giulia con i suoi occhioni imploranti. Quando voleva sapeva essere un angioletto.

- Certo, anzi facciamo così, sarà Luigi a parlarci di Marte e dei suoi abitanti... ti va Luigi?

- Assolutamente si. Lo faccio con molto piacere. E senza attendere oltre cominciò a descrivere dettagliatamente e un pò fantasiosamente il pianeta Rosso.

- Cara Giulia, devi sapere che il pianeta Rosso è conosciuto sin dall'alba dei tempi come un pianeta terribile, pieno di pericoli e difficile da abitare. Questo è il motivo per cui Marte è anche il nome che veniva utilizzato dagli antichi per riferirsi al dio della guerra... 

Mentre parlava, Luigi cercava di interpretare gli sguardi di Giulia. Era sempre interessata, attenta a tutto, qualche volta spaventata, rumorosa. Giulia era decisamente una bambina molto intelligente e curiosa e molto probabilmente da grande avrebbe cercato in tutti i modi di fare l'astronauta tanta era la passione con cui ascoltava le sue parole.

- ... ma oggi non è più così pericoloso, fortunatamente per Gionzo. Devi sapere che su Marte c'è più freddo che sulla Terra. Questo perchè il pianeta si trova più lontano dal Sole e i suoi raggi non riescono a riscaldarlo bene.

- Luigi - interruppe Giulia - con tutto quel freddo Gionzo rischia di prendersi un raffreddore? E senza attendere corse all'ingresso a prendere la sua sciarpetta di lana - Nonno, possiamo mandarla a Gionzo? Sono certa che gli servirà

- Stai tranquilla Giulia, sulla navetta di Gionzo il riscaldamento funziona benissimo, e poi anche lui ha la sciarpa. Disse il nonno con sollecitudine.

- Allora va bene, speriamo che nessun Accher attacchi il riscaldamento della navetta di Gionzo. Disse Giulia, che anche se non aveva capito molto di hacker e cyberspace, aveva chiaro che si trattava di un pericolo sempre presente.

- Stavamo dicendo - interruppe Luigi - che il pianeta Marte è più lontano dal Sole rispetto alla Terra e che fa freddo. I suoi abitanti, si dice, sono degli omini verdi, piccoli ma molto industriosi, capaci di costruire delle bellissime navicelle spaziali con le quali vanno in giro per la Galassia, li chiamano marziani...

- Nonno, nonno, cos'è una Galassia? E perchè gli abitanti di Marte sono verdi se il pianeta é rosso?

- La cena è pronta... - intervenne prontamente la mamma di Giulia - Tutti a tavola. Oggi spaghetti con broccoletti spaziali e pomodorini marziani...

E così il nonno passò un'altra piacevole serata, in compagnia di Giulia, la sua nipotina preferita, di Gionzo l'estronauta e del suo amico Luigi.

Durante la cena tennero la TV spenta e parlarono di tante cose. Dell'esplorazione del Sistema Solare, delle galassie, dei marziani, della scuola e della coltivazione dei broccoletti, quelli veri però!

Alessandro Rugolo

sabato 25 novembre 2023

Rileggere o non rileggere un libro


"Tutto ciò che questo libro ha di buono è la fine, la fine e nient'altro!"

Questo il mio commento lasciato una ventina d'anni fà nell'ultima pagina di un libro...

Quale libro, direte voi? (Così magari evito di leggerlo, è il pensiero sottinteso)

Cercherò di aiutarvi. Si tratta di un famosissimo classico della letteratura irlandese, pubblicato nella versione iniziale nel 1890. L'autore è lo scrittore irlandese Oscar Wilde.

Immagino che tutti abbiate capito che si tratta del libro "Il ritratto di Dorian Gray".

Se è probabile che qualcuno abbia capito di che libro si trattava, la parte difficile viene ora: qualcuno si ricorda un altro personaggio, oltre al biondo e bellissimo Dorian Gray? Qualcuno sa dirmi di chi si innamorò inizialmente Dorian Gray? Chi fosse l'artista che lo ritrasse? L'influenza di quale personaggio ebbe effetti così nefasti sulla sua vita? Come finì la vita di Dorian?

Queste sono solo alcune domande cui vi chiedo di riflettere per qualche istante prima di andare avanti.

Ora, mentre voi riflettete, io continuo a scrivere. 

Come vi ho detto all'inizio di questo piccolo articolo, lessi il libro non eno di vent'anni fa, qualcuno in più ma non di meno. 

Lessi il libro e lo dimenticai, dimenticai la trama e i personaggi. dimenticai anche che il personaggio principale, Dorian Gray, alla fine del libro muore. Com'è possibile dimenticare tutto di un libro, chiederete?

Vi rispondo sinceramente che a volte accade, non è la prima volta che mi succede e immagino non sarà neppure l'ultima. Se poi considerate le mie poche parole, non certo di elogio, lasciate alla fine, capirete che il libro non mi era piaciuto per niente!

Eppure, la settimana scorsa l'ho cercato nella libreria e ho deciso di rileggerlo. Ero sicuro di averlo già letto ma non ricordavo niente. L'ho letto con calma e attenzione, nonostante sin dalle prime pagine non mi abbia entusiasmato, alla ricerca di qualcosa che poteva essermi sfuggito nella lettura precedente, di un qualche insegnamento nascosto tra le righe o magari mascherato dalla traduzione ma, onestamente, il mio giudizio non è migliorato molto.

Si, ammetto che probabilmente il giudizio iniziale era troppo severo, ma non credo che "Dorian Gray" sarà uno dei (pochi) libri che leggerò per la terza volta. Però almeno ora, e spero per i prossimi anni, potrò dire di ricordarne la trama e forse riuscire a spiegare il perchè il libro non mi entusiasmi.

Ora, immagino, vi aspetterete una mia spiegazione. Una elaborata ricostruzione dei miei processi cognitivi che possa spiegarvi il perchè del mio giudizio negativo e, probabilmente, resterete delusi dal non trovarne traccia in questo articolo. 

Mi spiace, se pensate questo vuol dire che non mi conoscete. Io cerco di stuzzicare la curiosità per cui se volete sapere se condividete il mio giudizio oppure no, dopo aver cercato nella memoria quello che sapete sul testo, forse arriverete alla mia conclusione e deciderete di rileggerlo, in quanto anche voi non ricordate niente (o quasi)!

Alessandro Rugolo

domenica 12 novembre 2023

Gionzo va su Marte

Dalla visita di Giulia all'ottico Luigi erano passate alcune settimane ormai.

Giulia aveva ammirato il Sole per la prima volta, con l'ausilio di una lente oscurata, ed era rimasta affascinata. Da allora aveva fatto visita varie volte a Luigi, sempre accompagnata dal nonno. Durante questi incontri serali Luigi aveva raccontato a Giulia ciò che sapeva del Sistema Solare. Cercando sempre di rispondere alle domande che gli venivano poste in modo tale da risultare comprensibile e soprattutto da stuzzicare la curiosità di una bimba. Luigi imparò presto a conoscere Giulia e la sua curiosità senza limiti. In uno dei loro incontri in cui si era cominciato a parlare di Marte...

- Ma come è possibile che un pianeta sia rosso? Chiese Giulia, ricordandosi che Gionzo con la sua navicella fuori controllo si stava dirigendo verso Marte.

- Gionzo dice che è un pianeta rosso. E' pericoloso? Luigi mi parli di questo pianeta rosso così posso avvisare Gionzo se ci sono dei pericoli molto pericolosi?

Naturalmente Giulia disse il tutto senza respirare e mostrando a Luigi e al nonno la sua faccina angelica delle grandi occasioni.

- Il pianeta rosso a cui si riferisce Gionzo non può essere che Marte. Disse  Luigi con una faccia preoccupata. Marte è un pianeta strano. Conosciuto dai tempi antichi. Marte è un pianeta molto pericoloso...

Al sentire la parola "pericoloso" la piccola Giulia ammutolì e sbiancò di colpo. 

- Gionzo è in pericolo allora... riuscì a dire con un filo di voce. Dobbiamo aiutarlo, nonno. Detto questo si aggrappò alla gamba del nonno e cominciò a singhiozzare vistosamente. 

Da lì a mettersi a piangere mancava un attimo, quando il nonno decise di intervenire.

- Ora lo chiamiamo e sentiamo come stà. Vediamo se ha bisogno di aiuto... Detto questo prese il suo smartphone dalla tasca interna del giubbotto e compose il numero interstellare dell'amico Gionzo.

- Ciao Gionzo, ben ritrovato, piacere di sentirti. Come stai? Possiamo aiutarti in qualche modo? Giulia è molto preoccupata. Siamo qui, io, Giulia e l'amico Luigi, se possiamo fare qualcosa devi solo chiedere...

Fu questione di un attimo, i singhiozzi e le lacrime di Giulia scomparvero all'istante. Giulia era raggiante, sapere che il nonno era pronto, ancora una volta, ad aiutare il suo amico estronauta la rendeva felice.

- Nonno, nonno, passami il telelunofono che voglio salutare Gionzo! Urlò Giulia con quanto fiato aveva in corpo e nel mentre tirava il nonno per la gamba dei pantaloni.

- Giulia, Gionzo ti ha sentito e ti saluta. Ora però stai calma altrimenti non sento niente e non posso aiutarlo! Giulia si fermò all'istante e tese l'orecchio per cercare di sentire cosa diceva Gionzo.

- Mmh.. mmh... capisco. Dunque il computer di bordo, dopo l'ultimo intervento di Francesco ha ripreso a funzionare bene. Mmh... capisco. Mmh... bene, dunque mi prometti di telefonare tutti i giorni per darci tue notizie? Il viaggio sarà lungo e Giulia vuole sapere tutto ciò che accade. Bene, bene, allora ti salutiamo, a presto. E il nonno senza attendere oltre chiuse la chiamata mentre Giulia si preparava a sparare la raffica di domande usuale in questi casi.

- Nonno, nonno, come stà Gionzo? Ho capito che sta bene, vero? Quando torna? Perchè hai detto che il viaggio sarà lungo? E così via... senza prender fiato.

- Calmati Giulia, mettiti seduta che ora vi racconto. Così il nonno, Luigi e Giulia si accomodarono nelle poltrone vicino al caminetto e il nonno riassunse quanto stava accadendo.

- Gionzo e Francesco hanno risolto il problema dei virus. Ora il computer di bordo funziona nuovamente bene. Gionzo adesso si trova nei pressi del pianeta Marte e ha deciso di esplorarlo. Il pianeta rosso è pericoloso, non si sa cosa potra trovarvi ma Gionzo è coraggioso e attrezzato di tutto punto, inoltre non dimenticare che ha con se tanti strumenti all'avanguardia, tra cui il casco potenziante e il suo piccolo amico Camaleone che lo accompagna dalla sua visita sulla Luna, per cui non abbiamo niente di cui preoccuparci. Infine mi ha promesso di chiamarci tutte le sere per raccontarci le sue esplorazioni di Marte.

In quel momento suonarono alla porta. Giulia corse ad aprire, come ormai faceva sempre, sentendosi padrona in casa del nonno. 

- Mamma, papà, dovete sapere che... e così cominciò a raccontare tutto ciò che avevano fatto e della telefonata di Gionzo e dell'esplorazione di Marte che sarebbe avvenuta da li a pochi giorni...

Alessandro RUGOLO

sabato 11 novembre 2023

Marcovaldo...

La prima volta che sentii il nome Marcovaldo dovevo avere una decina d'anni...

Era il periodo in cui a scuola si leggeva un po' di tutto. L'insegnante, qualche tempo prima, ci aveva letto qualcosa di Gianni Rodari, poi era avvivato il momento di Calvino. 

Quel racconto lo ricordo ancora, si trattava di Marcovaldo alla ricerca di funghi, con il finale tragicomico dei cittadini ricoverati nello stesso ospedale per avvelenamento da funghi! Non so per quale motivo ricordo ancora quel breve racconto, non era comico, eppure è ancora impresso nella mente. 

Così quando anni dopo acquistai il libro "Marcovaldo" degli Oscar Mondadori, la prima cosa che feci fu di andare a cercare quel racconto per rileggerlo e provare a capire perchè mi era restato impresso nella memoria.

Da quando Marcovaldo è entrato nella mia biblioteca personale sono passati almeno vent'anni, trattandosi di una edizione del 1999 eppure, non ricordo di aver terminato la lettura del libro neppure una volta. Ricordo di aver letto tante volte da allora i primi racconti, fino alla cura delle vespe, ma poi? Più niente...

Allora decido di mettermi di buzzo buono e di terminare il libro, una volta per tutte, alla ricerca di significati profondi, nascosti tra le righe di racconti di altri tempi. Cero di diventare non lettore, ma complice di Marcovaldo, compagno di raccolta di funghi delle aiuole cittadine, socio nella caccia delle vespe, aiuto babbo natale nella consegna dei pacchi regalo... ai bambini poveri che non ci sono più!

Per chi non ha mai letto Marcovaldo un avviso, il libro è articolato in una serie di racconti, venti per la precisione, che seguono l'alternarsi delle stagioni, a partire dalla prima primavera con "Funghi in città", fino all'ultimo inverno con "I figli di babbo natale".

In questi venti racconti Italo Calvino ci racconta della vita di altri tempi in una città qualunque in cui l'uomo, e in particolare l'operaio povero Marcovaldo e la sua famiglia (moglie e sei figli), cercano di  vivere la vita alla giornata, inventandosi modi per passare il tempo e per guadagnarsi qualche lira oltre quelle del misero stipendio della ditta Sbav, in cui Marcovaldo è uomo di fatica.

Racconti sempre surreali, ma ognuno di essi ha sempre qualcosa da insegnare a chi sa leggere con attenzione. 

Marcovaldo sa di essere in una gabbia dalla quale non è possibile scappare se non per qualche ora, qualche giorno al massimo, per poi ripiombare nella stessa gabbia con ancora più legacci e vincoli di quando aveva cercato di scappare. Così ogni volta che lui convolge la famiglia in qualche espediente va sempre a finire che arrivano guai per tutti. 

Quando sembra che stia per vincere il premio dovuto a chi tenta e ritenta, il premio della costanza, come per esempio nel racconto "La cura delle vespe" o "Il coniglio velenoso" o ancora "Dov'è più azzurro il fiume", la realtà di un mondo crudele e di una società schiacciante lo riporta velocemente coi piedi a terra e lo costringe a abbandonare le illusioni di un facile guadagno, che si tratti di soldi, di un coniglio o di un cesto di pesci appena pescati.

Inquinamento, consumismo, stupidità umana, sono le sole costanti di questi racconti e, talvolta, forse, un filo di sottile ironia, ma mai di speranza... Marcovaldo però insiste, ci prova sempre e forse un giorno almeno i figli, se non lui, potranno uscire da questa società malata per tornare verso un mondo ideale, fatto di vita semplice e di natura.

Alessandro Rugolo

  

venerdì 3 novembre 2023

Fahrenheit 451


Dopo quanto tempo, anni, decenni, sentite l'impulso di rileggere un libro che avete in bella mostra nella vostra biblioteca?

Vi dico subito che per me non c'è una regola, alcuni libri li ho letti a distanza di pochi anni, altri dopo tren'anni, alcuni... chissà!

La settimana scorsa è stato un libro letto forse più di trent'anni fà ad essermi passato nuovamente per le mani. Devo essere onesto, cercavo un classico, Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde ma è stato Ray Bradbury a cascarmi letteralmente tra le mani. Infatti, urtato per errore con il gomito una fila di libri non proprio in ordine, alcuni mi sono cascati addosso. Farhenheit 451 sono riuscito ad evitare che finisse per terra.

Quando si dice che occorre obbedire al fato!

Sfoglio velocemente le prime pagine e così mi accorgo che a poco più di metà libro si trova un'orecchietta, di quelle che ancora uso fare quando non ho un segnalibro a portata di mano. Leggo dunque alcune righe dalla pagina successiva, non mi ricorda niente. 

Anche i nomi dei personaggi mi suonano lontani. Salto qualche pagina... un'alga secca mi cade sulle gambe. Ora capisco. Si tratta di un libro studiato a scuola e poi acquistato per le letture estive, sotto l'o,brellone delle Saline, in Sardegna, la mia terra! E poi, forse, mai terminato...

Leggo ancora...

Montag, il vigile del fuoco, assiste alla mote volontaria di una vecchia che preferisce andarsene coi suoi libri, arsi dalla squadriglia del capitano Beatty di cui alch'egli faceva parte.

Forse per questo motivo o forse perchè stimolato dalle domande "strane" di una ragazzina, Clarisse, vicina di casa conosciuta qualche tempo prima ma poi scomparsa, probabilmente morta, qualcosa che si chiama coscienza affiora in quell'uomo che fino a poco tempo prima era felice e soddisfatto del suo lavoro.

Montag scopre il mondo reale!

Scopre di essere stato ingannato dalla società in cui vive. Scopre l'inutilità della vita passata a guadagnare per spendere per cose inutili. Scopre di colpo di non conoscere affatto la moglie Millie, sempre intenta a prender parte alle trasmissioni televisive da casa propria, dove tre delle quattro pareti della sala sono degli enormi schermi che trasformano la stanza in studio televisivo e fanno del telespettatore un protagonista. Scopre che esistevano e esistono ancora i libri, quelli sopravvissuti alla furia di una società che vuole persone incapaci di pensare con la propria testa. Scopre che esiste ancora qualcuno che crede in una società diversa e un po' per caso un po' per voler cambiare si trova suo malgrado a diventare fuggiasco...

Montag, Clarisse, Millie, Beatty... Faber, sua guida alla scoperta di un mondo per lui sconosciuto, sono tutti personaggi importanti e rappresentano altrettante parti della società, quella distopica di Farhenheit 451 come, probabilmente, della nostra, dove se non si è ancora arrivati a bruciare i libri è forse solo perchè tanto non li legge più quasi nessuno! 

Ecco, vi ho detto tutto... naturalmente no! 

Siete voi che dovete leggere Fahrenheit 451... come ho fatto io, stavolta per intero. 


Alessandro Rugolo