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giovedì 2 giugno 2016

Nikola Tesla, invenzioni, guerra e pace.

Perchè Nikola Tesla è così interessante?

Questa domanda mi assilla da anni e mi spinge a studiare l'uomo e le sue invenzioni.

Che rapporto c'è tra il grande inventore e il mondo militare?
Anche questa domanda merita attenzione.

Nikola Tesla nacque a Smiljan, in Croazia, nella notte tra il 10 e l'11 luglio del 1856, durante un violento temporale...
Come una premonizione i fulmini di quella notte lo seguirono per tutta la vita.
Chi ha studiato elettronica o fisica probabilmente ricorda il suo nome, associato ad una unità di misura dell'elettricità, ma tutti dovrebbero ricordarlo. Così non é!

A Nikola Tesla dobbiamo la energia elettrica a corrente alternata e, più o meno, tutte le apparecchiature che oggi usiamo abitualmente senza sapere assolutamente niente del loro funzionamento.

Furono in molti ad approfittare della sua buona fede, durante la sua lunga vita (morì nel '43), tra questi un uomo ricordato ancora oggi, Edison. Molti dei successi di Edison come delle grandi società di quei giorni, sono in buona parte attribuibili al giovane ingegnere Nikola Tesla.

A partire dalla legge di Simon Ohm, creò il motore a corrente alternata, scoprì e studiò il fenomeno della risonanza, riuscì a trasmettere onde eletttromagnetiche e a riceverle. Realizzò il suo sogno di trasferire l'energia elettrica senza uso di fili e creò il fulmine in laboratorio... questi sono solo alcuni, i più noti, tra i risultati da lui raggiunti, eppure sono in pochi a conoscerlo.
Come sono in pochi a sapere che fu il primo ad utilizzare la corrente elettrica per la cura del mal di testa e che durante le sue conferenze descrisse buona parte di ciò che oggi utilizziamo... e forse non é ancora finita!

Nikola Tesla morì in America il 7 gennaio 1943, all'età di 86 anni, a causa di un attacco cardiaco. 
Due giorni dopo la sua morte l'FBI ordinò che tutti i beni di Tesla che si trovavano ancora presso la sua stanza d'hotel venissero posti sotto sequestro.

Perchè?
Per i presunti segreti militari? Per le nuove armi che stava studiando? Il Governo americano smentì sempre tutto. Tra gli effetti personali di Tesla non c'era niente di pericoloso, niente che se fosse finito nelle mani di potenze straniere avrebbe potuto rappresentare un pericolo.

Ma era veramente così?

Io non posso certo dire il contrario con certezza, ma devo ammettere che la lettura dell'autobiografia da questo punto di vista è illuminante.

Nikola Tesla scrisse la sua autobiografia dal titolo "Le mie invenzioni" nel 1919 all'età di 63 anni eppure, alcune delle sue invenzioni, anche se solo sotto forma di idea, ora esistono, altre forse verranno realizzate in futuro. 
Ma che dire delle invenzioni "militari"?

Nel suo libro si legge:
"Il primo impianto di potenza di tale "Sistema mondiale di trasmissione  energetica senza fili" può essere operativo entro nove mesi [..] è progettato per permettere svariate realizzazioni tecniche a basso costo. Tra queste ultime si possono evidenziare:
- l'interconnessione tra le preesistenti stazioni del telegrafo, o gli uffici del telegrafo, di tutto il mondo;
- l'instaurazione di un servizio telegrafico governativo totalmente segreto e privo di interferenze;
- l'interconnessione di tutte le stazioni o gli uffici del telefono presenti sulla terra;
- la distribuzione universale di notizie, mediante telegrafo o telefono, in collegamento continuo con le agenzie stampa;
[..]
- la trasmissione in tutto il mondo di caratteri, lettere o altri documenti scritti a mano oppure a macchina;
- l'instaurazione di un sistema universale marittimo che permetta la perfetta navigazione di tutte le imbarcazioni senza impiegare il compasso per determinare l'esatta locazione, ora e velocità, al fine di prevenire incidenti, disastri o altre calamità;
[..]

Non credo vi sia bisogno di spiegare come queste "invenzioni" siano collegate con l'ambiente militare.
In primo luogo poter disporre di un sistema di trasmissione dell'energia senza fili significa poter alimentare qualunque dispositivo in qualunque luogo.
In secondo luogo qualunque nazione, fin dall'alba dei tempi, ha sempre cercato sistemi atti alla trasmissione di messaggi che garantissero la segretezza.
Infine, il sistema di navigazione universale più noto è il GPS (Global Positioning System), è un sistema  realizzato dal Dipartimento della Difesa statunitense a partire dal 1973, sulla base di un precedente sistema chiamato Transit, costituito da un certo numero di satelliti posti in orbita con lo scopo di tracciare la posizione di navi e sommergibili militari. Solo qualche anno dopo il sistema è stato reso disponibile anche ai civili.

Tra le altre cose citate da Tesla nella sua autobiografia si parla di:
- l'instaurazione di un "Sistema a livello mondiale" di distribuzione musicale, eccetera;
- la riproduzione a livello mondiale di immagini fotografiche e di ogni tipo di disegno o documento,
anche in questi casi mi pare chiaro che il Governo americano abbia fatto la sua parte. Vorrei ricordare che Internet è nata da un progetto militare (Arpanet).
Sembra proprio che le idee di Tesla siano state riprese e sviluppate da ambienti vicini al mondo militare.

Ma Tesla, nel suo libro, è ancora più esplicito nell'affermare il suo contributo militare:
Tesla racconta di aver costruito una stazione per la trasmissione dell'energia a Long Island, torre che andò distrutta, che emetteva un'onda complessa con particolari caratteristiche:o preservarla  "era nell'interesse del Governo preservarla, in particolare perchè avrebbe reso possibile, tanto per citare un possibile risultato, la localizzazione di un qualsiasi sottomarino nemico in ogni parte del mondo. Il mio impianto, i suoi servizi e tutte le sue migliorie sono sempre stati a disposizione degli ufficiali, e da quando è scoppiato il conflitto in Europa mi sono sempre dedicato anima e corpo a diverse mie invenzioni che potranno essere di estrema importanza per il paese, legate come sono alla navigazione aerea, alla propulsione navale e alla trasmissione di dati senza fili. Coloro che sono ben informati sanno come le mie idee abbiano rivoluzionato le industrie degli Stati Uniti e non credo che sia mai esistito un inventore che da questo punto di vista sia stato fortunato come il sottoscritto, specialmente nell'impiego delle proprie invenzioni nell'industria bellica."

Bene, occorre ricordare che Tesla scriveva nel 1919, agli albori della prima Guerra Mondiale e non ai giorni nostri!

Tesla riteneva che una delle sue invenzioni, il "trasmettitore d'ingrandimento", poteva essere considerata una macchina adatta all'attacco e alla difesa, in particolare perchè collegata alla teleautomatica, ovvero al controllo remoto di automi.
"Nel 1898 e nel 1900 fu offerta al Governo e sarebbe stata adottata se io mi fossi comportato in maniera accondiscendente. A quell'epoca ero seriamente convinto che la mia macchina, a causa del suo potenziale distruttivo e per via della completa eliminazione dell'elemento personale di combattimento, avrebbe contribuito a scoraggiare qualsiasi tipo di guerra. Tuttavia, mentre non ho perso la fiducia nelle sue potenzialità, il mio punto di vista è cambiato."

In questo passaggio Tesla, da grande inventore diventa grande uomo, pensatore, statista, e affronta il problema etico dello scienziato posto di fronte ad una scelta tra la sua creazione e la sopravvivenza del genere umano.

Poco dopo esprimerà le sue idee sull'origine dei conflitti e su come controllarli:

"La guerra non potrà essere evitata fino a quando non sarà rimossa la causa fisica del suo continuo ripetersi, rappresentata in ultima analisi dalla sconfinata estensione del pianeta in cui viviamo. Solo attraverso l'eliminazione delle distanze in tutti i loro aspetti, cioè nella trasmissione di informazioni, nel trasporto di passeggeri, nell'alimentazione e nella libera trasmissione dei energia, le condizioni per una migliore convivenza saranno apportate entro breve tempo, assicurando così stabili rapporti d'amicizia. Quello che vogliamo più di ogni altra cosa sono relazioni più strette e una migliore comprensione tra le persone e le comunità in ogni luogo della Terra, oltre all'eliminazione di quella devozione fanatica che esalta ideali di supremazia e onore nazionale sempre pronti a far precipitare il mondo nella barbarie primordiale e nel conflitto."

Forse un po troppo idealista, si potrebbe pensare, ma occorre ricordare che Tesla era un uomo molto particolare.
In ogni caso è bene non farsi ingannare dalle sue parole che potrebbero farlo assomigliare ad un sognatore, Tesla era ben consapevole dei problemi reali e della natura umana e sapeva bene che: "la pace potrà stabilirsi solamente com
e conseguenza naturale dell'illuminismo universale e della fusione delle razze, e noi siamo ancora troppo lontani da questo importante obiettivo".


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 22 maggio 2016

Le mie invenzioni, Nikola Tesla

(Autobiografia di un genio)

Chi mi legge abitualmente sa che ho già scritto su Nikola Tesla. Ho letto diversi libri su colui che considero uno dei più grandi geni di tutti i tempi.
Chi ha letto qualcosa sa che Tesla era un uomo fuori da l tempo, era una persona speciale.
Ma da cosa derivava la sua genialità?

Il libro che ho appena terminato di leggere, almeno in parte, cerca di soddisfare questa curiosità. Il libro è stato scritto nel 1919 quando Tesla aveva 63 anni, morirà 24 anni dopo, dunque l'autobiografia non può essere considerata definitiva.

Tesla si definiva come "il peggiore degli scansafatiche" non certo perchè non lavorasse, anzi, passava giorno e notte a lavorare e studiare ma questo suo lavoro spesso era limitato al pensare e immaginare le sue invenzioni che poi realizzava.

Tesla, durante la sua vita, è sempre riuscito a fare ciò che più amava ed ogni suo impegno era sempre nella direzione di poter proseguire il suo lavoro di inventore: "Ogni sforzo eseguito sotto costrizione esige un grande sacrificio in termini di energia vitale. Non ho mai pagato un tele prezzo. Al contrario ho prosperato grazie ai miei pensieri."

Tesla era consapevole di essere una persona particolare. Da ragazzo aveva sofferto tanto per la morte del fratello e per una depressione dovuta all'apparizione di immagini e lampi di luce che gli impedivano di vedere la realtà che lo circondava.

La sua "malattia" lo portò però ad ipotizzare la possibilità di realizzare una invenzione molto particolare, potremmo dire che si tratti di un proiettore di pensiero. Tesla afferma di studiare all'invenzione da tempo e di essere sulla buona strada, essendo riuscito a proiettare i suoi pensieri nella mente di una persona che si trova in una stanza attigua. Che fine hanno fatto le sue esperienze? Chi ha preso il suo posto? Tesla era un genio, chi prenderà il suo posto sarà un altro genio!

Tesla utilizzò le sue particolari caratteristiche per migliorare la sua inventiva. Riuscì infatti a volgere la malattia di cui soffriva a vantaggio della sua capacità inventiva. Con il tempo e l'esperienza riuscì infatti a controllare il suo cervello affinchè le invenzioni nascessero e venissero sviluppate e testate nella sua mente: "Mi resi conto con grande piacere della facilità col la quale riuscivo a visualizzarle. Non avevo bisogno di modelli, disegni o esperimenti. Potevo raffigurarle nella mia mente come fossero reali. Inconsciamente elaborai così ciò che considero un nuovo metodo per materializzare concetti e idee relativi alle invenzioni, un metodo completamente opposto a quello puramente sperimentale, e a mio parere anche molto più veloce ed efficiente.Infatti appena qualcuno inizia a costruire un dispositivo per realizzare nella pratica un'idea appena immaginata, si trova inevitabilmente bloccato a definire i dettagli del dispositivo stesso. Più che si va avanti nel migliorarlo e nel ricostruirlo più la concentrazione diminuisce perdendo la visione d'insieme del fondamentale principio di base [..] Il mio metodo è diverso, io non mi getto a capofitto sul lavoro concreto. Quando ho un'idea inizio immediatamente a svilupparla grazie alla mia immaginazione. Modifico la struttura, attuo miglioramenti e ne verifico il corretto funzionamento nella mia mente. Per me è la stessa cosa far girare la turbina nella mia mente oppure testarla nel mio laboratorio. Riesco perfino a capire se è sbilanciata. non c'è differenza, il risultato è lo stesso."

Ecco come lavorava il genio. Ecco come Tesla inventava.
Che potenza!
Immaginate cosa significherebbe avere degli inventori che lavorano con il metodo di Tesla? Certo, forse è impossibile perchè per farlo occorrerebbero persone come lui, ma solo per un attimo riuscite immaginare cosa potrebbe significare sviluppare il suo metodo?
Enorme risparmio di tempo e di materiali in esperimenti ma soprattutto uno sviluppo molto più veloce!

Ecco qualcosa a cui pensare.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO





sabato 5 febbraio 2011

L'inventore della luce, di Samantha Hunt



Nikola Tesla, un grande scienziato e inventore, ci viene raccontato in questo splendido libro da Samantha Hunt per mezzo di un romanzo-biografia (il titolo originale del romanzo é "L'invenzione di tutto il resto"), così potrebbe cominciare una recensione standard, scritta nel rispetto delle regole... ma a me non importa rispettare le regole, non per queste cose!

E allora come? Quale é il miglior modo per recensire un libro come questo? Recensire... che brutto termine!

Forse devo lasciare che il caso mi aiuti, aprire a caso il libro appena terminato e leggere qualche frase...

"come se nell'etere fossero racchiuse tutte le possibilità, in attesa di verificarsi o non verificarsi. Il tempo deve compiere una scelta, in una direzione o nell'altra. Non può fare entrambe le cose."

Certo, il tempo, uno degli argomenti degli studi di Tesla... forse alla ricerca di un modo per tornare indietro, incontrare il fratello maggiore forse morto a causa sua... per salvarlo.

Tesla é nato in una cittadina della Serbia, a Smiljan, in Croazia, nella notte tra il 10 e l'11 luglio del 1856, durante un violento temporale...

"Allora, se é possibile viaggiare nel tempo, com'é che l'America non é invasa da visitatori che vengono dal futuro? La gente lo vuole sapere..." ma solo dopo la pubblicità!

La memoria, dunque, é frutto di un processo energetico, proprio come il pensiero. Si tratta di impulsi elettrici, come la luce, come il suono.E noi non abbiamo difficoltà a registrare la luce e il suono..."

La memoria, il pensiero, l'anima... impulsi elettrici... e se?!?

Nikola studiò ingegneria a Graz e poi, nella speranza di realizzare il suo sogno, il motore elettrico a corrente alternata, partì per l'america con in tasca solo una lettera di raccomandazione per un
altro grande inventore, Thomas Edison.

Thomas Edison il padre della corrente continua e...

A Nikola Tesla dobbiamo la energia elettrica a corrente alternata e la trasmissione di energia senza fili e, più o meno, tutte le apparecchiature elettriche che oggi usiamo abitualmente
senza sapere assolutamente niente del loro funzionamento.
Samantha Hunt ha detto di Tesla: " Mi piacerebbe che questo libro stimolasse una nuova generazione di inventori dilettanti, che si considerino anche artisti..."

Che altro?

"Quando andai via lo lasciai con la sua colomba..."

Fatevi trascinare dal racconto di Louisa Dewell, di suo padre Walter, del pazzesco Azor, di Arthur (dal futuro?) e di Nikola Tesla, che probabilmente ancora viaggia nello spazio in ogni tempo sotto forma di energia, la sua energia elettrica.

Grazie Samantha... e a voi tutti, amici, buona lettura!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

L'inventore della luce, di Samantha Hunt - ALET edizioni - 2010 - pagg. 272, 15 euro.


Leggi anche:
Nikola Tesla, l'uomo che ha inventato il XX secolo
di Robert Lomas.