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giovedì 19 giugno 2008

Amore lontano

Stanco di stare lontano da te, amore,
il tempo passa lentamente senza te!

E penso alle sere passate assieme,
e a quelle tristi vissute lontano da te,
e ti amo di più, ancora di più!

Un bacio per telefono,
triste consolazione,
ma poi penso a quando ti rivedrò...

Un bacio, ancora uno, a te lontana,
felice di saperti felice,
in attesa del rientro!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 24 maggio 2008

Quando ero bambino...

Mi muovo tra i vicoli del mio paese, Gesico, ricordando...

Case piccole, di pietra, fango e paglia, ladini,
mi riportano nel passato...

Quante corse per quelle strade,
percorse, allora, da enormi mucche,
spaventose per me bambino...

La finestrella nella parete di fronte,
e il velo nero di una vecchietta che non conosco,
mi ricordano nonna Cenza,
col suo nero vestito e la sua vita triste...
e la sua morte...

Nuove costruzioni,
dove un tempo ce n'erano di vecchie
e piazze e cortili e chiese...
sette chiese per mille anime...

E l'asilo, maledetto e mai finito,
casa buona solo per uccelli...
sempre uguale, oggi come ieri!

E per le strade quasi nessuno,
come un paese che muore, lentamente...

Poi, l'estate, si rianima delle voci degli emigrati
che tornano a trovare i parenti,
bambini chiassosi corrono per le strade
sotto i lampioni, la sera...
di fronte ai grandi seduti sull'uscio,
sulle stesse sedie di legno e paglia
dei loro genitori e dei loro nonni...

E Gesico rivive...
per un istante lungo un'estate...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
(Olbia-Civitavecchia, 24 maggio 2008)

domenica 30 marzo 2008

Lunga notte (20 settembre 1999)

Una totalità di stelle
Pesante fardello appeso
Alla solitudine del cielo scuro
Tra gli alberi e le loro ombre
Ho visto un uomo stanco
Accovacciato a terra
Nettarsi del fango con le mani
Si è alzato a guardare la notte
E sembrava immensa e lunga.

Giuseppe MARCHI