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lunedì 4 gennaio 2010

Copernico e i Pitagorici...

CAri amici,
una volta letto un libro occorre riflettere, passare ad altri libri sullo stesso argomento e poi, a distanza di anni riprendere in mano i vecchi libri e vedere se c'é ancora qualcosa da capire, da approfondire...
Ecco che oggi, per tenere fede a ciò che vi ho appena detto, ho ripreso in mano "Il mulino di Amleto", di Dechend e Santillana, letto diversi anni fà!
Ho dato uno sguado veloce alle cose sottolineate durante la prima lettura ma anche ai titoli dei capitoli. Così mi sono imbattuto in una cosa che avevo allora trascurato... si parla dei legami tra Copernico e i Pitagorici...

Copernico... la teoria eliocentrica... Galileo ce ne parla approfonditamente nel suo "Discorso sui massimi sistemi"... e dopo di lui un altro grande, Newton, pone l'eliocentrismo alla base dei sui studi...

Tutti quanti accomunati dalla conoscenza antica dei loro predecessori, i pitagorici!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 3 gennaio 2010

Le creature del mondo emerso...


In questi giorni ho sotto mano un libro illustrato, "Le creature del mondo emerso" di Licia Troisi, illustrato da Paolo Barberi...

Devo dire che é anni che non leggo più un romanzo, ad eccezione del "Pendolo di Foucault" di Eco, ma se un giorno riprenderò a leggere romanzi, credo proprio che i romanzi di Licia Troisi saranno i primi!

Vi chiederete perché, immagino...

La risposta non la conosco! O meglio, la risposta non é una risposta... sono stato colpito dalle immagini del libro illustrato da Barbieri! Sono veramente belle... e così in questi giorni ho ripreso in mano una matita e una gomma e mi sono messo a disegnare, cosa che non facevo da anni!

Certo, il mio disegno non é come quelli di Barbieri, ma comunque lo dedico ai due autori...

Dunque grazie, a Licia Troisi e a Paolo Barbieri per le loro opere... e per aver ridestato in me una passione assopita da anni!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Oltre ogni limite...

Guardare oltre,
è l'unico modo per andare avanti!

Essere soddisfatti di ciò che si é raggiunto é l'inizio della fine,
significa che non si ha più niente da dare,
significa che non si é più in grado di andare avanti...

allora io guarderò sempre oltre...
fino alla fine!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Il fantasma della libreria (V)

Precedenti:
Il fantasma della libreria...

Il fantasma della libreria (II)
Il fantasma della libreria (III)

Il fantasma della libreria (IV)

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Per quella sera forse mi ero salvato, la mia piccola nipotina era infatti molto abitudinaria e dopo cena generalmente si addormentava come un sasso...
Mi rendevo conto che il ricordo di
ciò che era successo mi inquietava ancora... a venti anni di distanza!
Eppure non era successo niente di particolare... se incontrare un fantasma può considerarsi qualcosa di normale!

Intendo dire, niente morti, niente sangue, niente di tutto ciò, solo quel brivido che ti lascia addosso la sensazione di essere piccolo e insignificante ma soprattutto assolutamente ignorante delle cose del nostro Universo!

Sin da piccolo ho avuto una istruzione di tipo scientifico e sono sempre stato poco propenso a credere a tutto ciò che non poteva essere spiegato scientificamente... ma da quel momento la mia vita in un certo senso cambiò!
Non so perché ma non potevo certo trascurare ciò che era accaduto quella notte!

Ma il momento di dirlo alla mia piccola nipotina, per ora, era stato allontanato dalla provvidenziale cena.
Poi, il giorno dopo, avrei cercato di trovare un'altra scusa oppure, chissà, magari raccontare l'accaduto come se si trattasse di un racconto per bambini mi avrebbe fatto bene... chissà!

"Nonno, nonno, adesso che abbiamo finito di mangiare puoi continuare il racconto... su, dai, andiamo vicino al caminetto!"

Ma, non devi andare a letto? Domani devi andare a scuola... ti dovrai alzare presto..."

"Che dici nonno... oggi è sabato, domani niente scuola!"

Ecco... ed ora?

segue: Il fantasma della libreria (VI)


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 2 gennaio 2010

I vaccini anti influenza A... quanto ci costano?

Salve a tutti,
normalmente cerco di evitare polemiche e questo significa cercare di non parlare delle cose che accadono intorno a me, in particolare evito di parlare di ciò che sento al tele giornale... ma questa volta farò una eccezione!
Questa mattina come faccio sempre ho ascoltato il tele giornale e come al solito mi sono pentito di averlo ascoltato! A parte gli articoli insulsi di disinformazione e le diete post cenone, qualcuno a ritirato in ballo l'acquisto dei vaccini contro l'influenza, dicendo che su 40 milioni di dosi disponibili solo 35 mila sono state usate... l'articolo finiva qui!
La mia domanda é: ma quanto ci sono costati i vaccini? E quanto ci costeranno ancora?
Per conservarli fino alla scadenza infatti occorre spendere soldi... ed altri soldi occorreranno per il loro smaltimento!
Chi paga per tutto ciò?
Come si diceva un tempo, paga Pantalone!
Come al solito...

Ma quale insegnamento occorre trarre da tutto ciò?
Io posso solo pensare per me, per cui da domani, per evitare di arrabbiarmi di primo mattino eviterò di accendere la televisione!

Buona giornata a voi e Buon Anno 2010!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Il fantasma della libreria (IV)

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Il fantasma della libreria...

Il fantasma della libreria (II)
Il fantasma della libreria (III)
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Ancora oggi non so spiegarmi cosa accadde... non so bene per quale motivo ma un brivido freddo mi attraversò la schiena!
Solo allora mi resi conto che la libreria era un luogo lugubre... anche con le luci accese le ombre erano inquietanti con tutto quel silenzio!
Sarà stata colpa delle ragnatele agli angoli o delle ombre distorte dalla poca luce o forse era l'odore della polvere... intenso e particolare o, più probabilmente, tutte queste cose messe assieme, fatto sta che quella notte ebbi paura!
Ma non mi persi d'animo... in libreria c'era un telefono, avevo visto tante volte Mario usarlo per fare gli ordini, e forse potevo ancora uscire.
Così mi avvicinai al bancone e afferrata la cornetta mi resi subito conto che non c'era linea... normale, pensai, in paese erano più i giorni in cui il telefono non funzionava che quelli in cui si poteva telefonare!
Erano altri tempi...

Mi arresi all'evidenza, avrei dovuto passare la notte in libreria...

"Ma nonno, non era sufficiente rompere un vetro?"

E no piccola mia, non era così semplice, le finestre e la porta avevano una grata in ferro, anche se avessi rotto il vetro non sarei potuto uscire comunque!
Allora diedi uno sguardo in giro, per vedere come potevo sistemarmi per trascorrere la notte... sarebbe stata una lunga notte, pensai...
In fondo alla libreria c'era uno sgabuzzino dove il mio amico Mario teneva tutto ciò che gli poteva tornare utile... in mezzo alla polvere trovai due coperte e un vecchio giaccone che avrei potuto usare come cuscino... meglio che niente, pensai!
Ma ancora era presto... erano solo le... le...
L'orologio non funzionava... fermo!
Ecco una cosa veramente strana, non mi era mai accaduto prima!
Certo, poteva sempre capitare, gli orologi sono delle macchine e in quanto tali si possono guastare... ma possibile che queste stranezze mi capitassero tutte assieme?
Mi sistemai temporaneamente nella poltroncina del mio amico, era più comoda del mio banchetto da lettura , mi buttai sulle gambe una coperta e alla tenue luce delle vetrine cominciai a leggere il libro...


"Nonno, nonno... quando arrivano i fantasmi?"


Ma come...?!?

"A tavola, la minestra è già nei piatti... forza che altrimenti si raffredda!"

Hai sentito piccola? La mamma ci chiama... continuiamo dopo, va bene?

"Ma nonno..."

Niente capricci, prima si mangia e poi il resto! Su piccola mia... a tavola!"


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 1 gennaio 2010

Il fantasma della libreria (III)

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Il fantasma della libreria...

Il fantasma della libreria (II)
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'97... cosa poteva significare? 1897? 1797?
Era stampato come i libri del 1800 ma, non so perché, dava l'impressione di essere più antico... molto più antico!

"Nonno... ma come facevi a sopportare quella puzza di muffa?"

Ecco... hai detto bene, era proprio la muffa che mi faceva pensare che il libro fosse molto antico. Vi erano diversi strati di muffa sulla copertina e nelle prime pagine, di diverso colore e sovrapposte... come se il libro avesse cambiato scaffale diverse volte nel corso della sua vita.
Fu allora che decisi di andare a chiedere al mio amico Mario qualche informazione sul libro e solo allora mi accorsi che ero stato chiuso dentro... le luci erano accese come al solito ma la porta era chiusa, avrei dovuto passare la notte in libreria!?!

"Da solo? E non hai avuto paura?"

Si, quella notte ho avuto paura...

Segue... Il fantasma della libreria (IV)

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO