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martedì 29 aprile 2008

Viaggio

Speme del ritorno
Passo su passo
Scalo la vetta
Ma in fondo non mi fermo
Neppure per un sorriso


Giuseppe MARCHI

lunedì 28 aprile 2008

Gita del 25 aprile, Bosa e Tinnura

E' il 25 aprile e noi abbiamo deciso di visitare Bosa,

bella cittadina del nord Sardegna,


con un bel centro storico


e il fiume Temo che lo attraversa,


rendendola particolare.
Poi al pomeriggio andiamo a visitare un paesino lì vicino... Tinnura.

Un paesino di 272 anime,


molto bello e particolare,
le foto dei murales sono scattate lì...




da non perdere...

Gavino e Paola FADDA

domenica 27 aprile 2008

Esiodo e... Oceano

Oceano... i grandi autori dell'antichità lo ponevano intorno alla terra e vi nascondevano esseri di tutti i tipi, di solito pericolosi e misteriosi e forti. Esiodo nelle Opere e giorni, vi manda ad abitare la stirpe degli eroi. Oceano è di fronte ad Atlante nella Teogonia... Le acque del fiume Oceano, sono definite talvolta. Ed ancora, di fronte ad Atlante, oltre l'Oceano, si trovano le Esperidi e il giardino dei pomi d'oro... e il drago come custode...
Ma poi, sempre Esiodo parlando di calendario agricolo ci dice che le Pleiadi sono figlie di Atlante, ma le Pleiadi sono stelle... Ed ancora, parlando della primavera ci dice che:
"Quando, dopo che il sole si è volto, sessanta giorni invernali Zeus abbia compiuto, allora l'astro di Arturo, lasciata la sacra corrente di Oceano, tutto splendente si innalza al sorgere della sera..."
e credo che ciò non lasci più dubbi... l'Oceano va posizionato in cielo... e credo che la sua corrente, il fiume, non possa che essere la via lattea! Dunque, se é così anche le Esperidi devono essere delle stelle... ma di quali stelle si tratta? E i pomi d'oro cosa sono? Forse altre stelle? Ed il drago? Forse la costellazione del Drago?
Bene, non so dare risposte ma indaghero!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Oceano e Mediterraneo



Sulla piazza di fronte al mare
Quando il Tejo diventa Oceano
Qualcuno mi dice che sembra Trieste.

Ma io sulle punte per non far rumore
Attraverso la strada per non smarrire
Questo ricordo che si muta in pensiero
Sussurra la notte col vento
Si porta la voce dei navigatori
Fosse una goccia di fresca acqua
O lacrima salata di fatica e sudore


Giuseppe MARCHI

venerdì 25 aprile 2008

Buon compleanno Accademia!

Cari lettori dell'Accademia dei Tuttologi, il tempo passa per tutti e anche l'Accademia invecchia! E' passato un anno da quando i Tuttologi stanno on-line ed in un anno ne è stata fatta di strada...

In media cinquanta accessi giornalieri e visitatori da quasi tutto il mondo anche se il sito è solo in italiano! Ecco alcune statistiche sui paesi da cui provengono i nostri lettori


e le principali città da cui provengo

Ad oggi 25.250 pagine lette e i Tuttologi sono passati da due a 18 e spero che presto il loro numero possa aumentare!

Abbiamo fatto il consuntivo del primo anno, posso solo aggiungere qualche parola sugli obiettivi per il secondo anno:

- cerchiamo di raggiungere l'obiettivo delle 100.000 pagine lette;

- iniziare la traduzione in lingua inglese della pagina di poesia e di istanti di viaggio;

- trasformare l'Accademia in una associazione vera e propria!

Chissà... vedremo alla fine del secondo anno...

Che dire di più?

Tanti auguri, Accademia!

I Tuttologi

Platone e il cavallo bronzeo...

La Repubblica, di Platone, è uno dei dialoghi in cui Socrate usa la sua arte per discorrere, tra l'altro, su argomenti legati alla formazione dello Stato e alla giustizia.
Ma come anche nel Timeo Platone si lascia andare a ricordi antichi, miti e favole, utili al suo scopo... una di queste non l'avevo mai sentita e ritenendola "particolare" vale la pena raccontarla. Impegnato a costruire lo Stato, Socrate parla del giusto e dell'ingiusto e si chiede come si comporterebbero se liberi di comportarsi come vogliono fossero osservati facendo ricorso ad una facoltà particolare di cui si parla in una leggenda...

[Libro II]
"La facoltà di cui parlo è questa qui, di disporre del potere che si dice abbia avuto un tempo Gige, l'antenato del Lidio. Costui era pastore alle dipendenze del principe che governava allora la Lidia. Ora, in seguito a un nubifragio e a una scossa tellurica la terra si squarciò per un certo tratto producendo una voragine nel luogo ove egli pascolava l'armento. A quella vista, pieno di stupore, discese nella voragine e oltre alle meraviglie di cui narra la fiaba scorse un cavallo bronzeo, cavo, provvisto di aperture. Vi si affacciò e vide giacervi dentro un cadavere di proporzioni, a quanto pareva, sovrumane, senza nulla addosso se non un aureo anello alla mano."

Dunque, riassumendo, in quel periodo vi era una fiaba abbastanza conosciuta in cui si parlava di meraviglie. Tra queste si parla di un cavallo bronzeo, vuoto all'interno e provvisto di aperture che si trovava all'interno di una voragine apertasi a causa di un nubifragio e di un terremoto... E se invece dicessimo che durante un nubifragio una navicella in grado di volare precipitò a terra creando una voragine?
Il corpo poi era di dimensioni sovrumane...
Chissà, se si potesse dire così potrebbe trattarsi della prima testimonianza scritta di un U.F.O.?
Ma, al di là di ciò che potrebbe essere accaduto, di quale favola si tratta?


Ma le cose strane non sono finite, infatti l'anello...

"Glielo prese e se ne tornò fuori. Quando, come di consueto, si fece la riunione dei pastori per inviare al re il rapporto mensile sulle greggi, si presentò pure lui con l'anello. Ed ecco che, mentre se ne stava seduto insieme con gli altri, girò per caso il castone dell'anello verso la propria persona, dalla parte interna della mano, e con ciò divenne invisibile a quelli che gli erano seduti accanto, sì che discorrevano di lui come se se ne fosse andato. Ed egli se ne meravigliava e continuava a gingillarsi con l'anello finché ne girò il castone dalla parte esterna e con ciò tornò visibile."

Dunque, altra meraviglia, l'anello è un anello dell'invisibilità...

Al di là della stranezza del racconto, mi chiedo da dove possa provenire una fiaba di questo tipo, a meno che non vogliamo ipotizzare che nella Grecia di Platone, o forse prima, esisteva il genere fantascienza!


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Scatti floreali...

Una giornata in gita con la macchina fotografica a portata di mano può riservare delle bellissime sorprese... Oltre i ricordi che fa sempre piacere avere, c'è la possibilità di imbattersi in qualche splendido fiore selvatico, di quelli un tempo tanto comuni ed ora sconosciuti ai più...

Anche una piccola macchina digitale può svolgere il suo lavoro, certo senza pretendere i risultati di un artista come Andrea ma, con un po di pazienza per trovare la giusta angolatura e luce e con l'uso della funzione macro, cercando di star più fermi possibili e ricordandosi di scattare più di una foto per soggetto, beh, qualche scatto può diventare un ottimo ricordo da stampare e appendere in sala...


Queste foto sono scattate al lago di Albano, lungo il viottolo che costeggia lo specchio d'acqua...
A parte il dover pagare il posteggio, per il resto è una gita che consiglio a tutti...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO