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domenica 28 ottobre 2007

Cos'è il software Open Source?

Bella domanda davvero!
Più difficile rispondervi in modo chiaro...
Per provare a rispondere riprendo in parte quanto ho già scritto in precedenti articoli e vi aggiungerò delle nuove considerazioni, principalmente di carattere organizzativo-strategico.
E' credenza comune che il software Open Source sia gratuito, ma non è sempre così!
Il termine “open source” è impiegato per identificare il software il cui codice sorgente può essere liberamente studiato, modificato, copiato e ridistribuito.
Il software Open Source “nasce” nel 1983 quando Richard Stallman, ricercatore del Massachusetts Institute of Technology, decide di realizzare un sistema Unix completamente gratuito ad uso e consumo di studenti e ricercatori. Quello stesso anno la AT&T decise di commercializzare il sistema Unix.
Stallman lanciò il progetto GNU(1) con l'intento di creare un sistema operativo completo dei più comuni applicativi. Per sostenere la sua iniziativa, che intanto prendeva piede tra i colleghi, Stallman creò la “Free Software Foundation”(FSF) (2), con cui intendeva sponsorizzare la libertà di distribuire il codice sorgente di tutti i programmi. La Free Software Foundation scrisse un contratto di licenza per il software open, chiamato GNU General Public License (GNU GPL), che stabilisce come deve essere reso disponibile il codice sorgente e prevede che i programmi che includono codice coperto dalla GNU General Public License devono essere resi disponibili sotto lo stesso tipo di licenza.
La GNU GPL (versione 2 del giugno 1991 (3) nel preambolo spiega che:
“Le licenze della maggior parte dei softwares sono scritte per sottrarvi la libertà di condividere e di modificare (il software – n.d.a.). Al contrario, la GNU General Public License è intesa per garantire la vostra libertà di condividere e modificare software libero garantendo che il software sia libero per tutti i suoi utilizzatori. Questa General Public License si applica alla maggior parte dei software della Free Software Foundation e ad ogni altro programma i cui autori si impegnano ad impiegarla. (Alcuni altri software della Free Software Foundation sono invece coperti dalla GNU Library General Public License.) Potete applicarla anche ai vostri programmi. Quando parliamo di software “free”, ci riferiamo alla libertà, non al prezzo. Le nostre General Public Licenses sono scritte per garantirvi la libertà di distribuire copie di software libero (e guadagnare per il servizio reso, se lo desiderate), di ricevere il codice sorgente se lo volete, di poter modificare il software o impiegare parti di esso in nuovi programmi liberi e di sapere che potete fare tutto ciò”(4).
La GNU GPL prosegue spiegando cosa è possibile fare e cosa no ma, per quello che ci interessa è sufficiente questa parte. Il software Open Source è libero, non si paga, a meno dei costi di riproduzione e distribuzione delle copie. Ciò rende il software open source incredibilmente vantaggioso se paragonato al software soggetto ad altro tipo di licenza.
Oggi esistono anche altri tipi di licenze che definiscono software più o meno liberi, ma soprattutto esistono tanti software open source che possono essere liberamente impiegati, studiati, migliorati e ridistribuiti. Si va dai Sistemi Operativi quali Linux (nelle diverse versioni e distribuzioni), sviluppato da Linus Torvald a partire dal 1991, ai software per uso d'ufficio quali Open Office e, ultimamente, si comincia a vedere anche qualche videogioco (per la felicità degli appassionati).
(Inserire la Figura 2: Ecco come si presenta il software Open Office Writer, chi conosce Microsoft Word si trova subito benenell'impiego di open Office, molte icone sono infatti simili.)
Ma allora perché molte grandi organizzazioni, non impiegano (se non sporadicamente) software open source?
La lettura attenta della licenza GNU GPL ci aiuta anche in questo.
E' sufficiente leggere il paragrafo “TERMS AND CONDITIONS FOR COPYING, DISTRIBUTION AND MODIFICATION” (5) per capire che uno dei problemi è la mancanza di garanzia, infatti,
“Siccome il programma è licenziato nella forma gratuita, non c'è garanzia, nei limiti permessi dalla legge. Salvo indicazione contraria nel copyright, i proprietari e/o altre parti forniscono il software “così com'è”, privo di garanzia di qualunque tipo, esplicita o implicita, incluse, ma non solo, le garanzie implicite nella commercializzazione relativamente l'assolvimento di uno scopo particolare. L'intero rischio in relazione alla qualità ed alla performance è vostro. Se anche il programma dovesse mostrare dei difetti voi vi dovrete fare carico dei costi dei servizi necessari, riparazioni o correzioni. In nessun caso, ad eccezione di quanto previsto in applicazione della legge o in accordo con quanto riportato in copyright proprietari o con altra parte che possa modificare e/o ridistribuire il programma come sopra indicato, saremo responsabili nei vostri confronti per i danni generali, speciali, incidentali o consequenziali, che dovessero presentarsi nell'uso o che dovessero causare problemi nell'impiego del programma (inclusa, ma non solo, la perdita di dati, la perdita di accuratezza dei dati a vostro danno o a danno di terze parti; oppure il malfunzionamento del programma nell'operare con altri programmi), soprattutto se tale possessore o ogni altra parte sia stata avvisata della eventualità che tali danni possano verificarsi.”(6)
Appare chiaro che sia la mancanza di garanzia a far paura alle organizzazioni!
Certo, non è semplice introdurre l'impiego di software open source ma non si tratta neanche di un'impresa impossibile... Ciò che è importante è "non procedere a casaccio". E' necessario studiare a tavolino la portata di una operazione del genere... che è sicuramente più complessa di un "semplice" aggiornamento di software.
E' necessario predisporre un team di esperti interni all'organizzazione che si occupino di studiare le interazioni e le possibili ripercussioni sull'organizzazione, cioè devono compiere una completa analisi dei rischi. E' inoltre necessario capire se e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una tale scelta, non solo in termini economici ma anche in termini strategici.
E' necessario pianificare la migrazione nei minimi dettagli e, infine (forse), è necessario predisporre tutto quanto occorre affinchè si possa tornare indietro in caso ci si renda conto di aver commesso qualche grave errore di valutazione!
Tutto ciò non è a costo zero e richiede competenze elevate e non certo disponibili dietro l'angolo, questo presuppone che l'organizzazione che decidere di seguire la strada dell'open source abbia la possibilità di preparare il personale e che tale scelta sia capita e appoggiata al più alto livello dirigenziale.
Tutto ciò non è facile e, seppure lo fosse, non è detto che vada bene sempre e per qualunque tipo di organizzazione!
Considerazioni di carattere strategico dovrebbero essere alla base di una simile scelta da parte di organizzazioni statali o di grandi organizzazioni internazionali.
Talvolta infatti può essere necessario rendersi "indipendenti" e quindi non soggetti ai "capricci" dei produttori di software. Ciò vale soprattutto quando non si abbiano grosse esigenze di seguire l'evoluzione spasmodica dei pacchetti applicativi...
Chi di noi può dire di aver conoscenza e assoluta necessità di tutte le funzioni presenti, per esempio, nel pacchetto Office della Microsoft? Credo nessuno!
Eppure talvolta si inseguono le nuove versioni e così facendo, spesso, è necessario cambiare anche hardware o, nella migliore delle ipotesi, procedere all'aggiornamento dello stesso...
Ma è realmente necessariò?
Quanto di ciò che ci viene venduto è realmente necessario per il nostro lavoro?
Quanto invece è inutile ma lo paghiamo lo stesso?
Ma queste sono altre domande...
e meritano trattazione a parte!
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
_________________________
1 L'acronimo GNU significa “GNU is not UNIX” cioè “GNU non è Unix”.
2 Maggiori informazioni possono essere reperite su internet all'indirizzo: www.gnu.org.
3 GNU GENERAL PUBLIC LICENSE, Version 2, June 1991 - Copyright (C) 1989, 1991 Free Software Foundation, Inc. -
(www.fsf.org).
4 La traduzione in italiano non rende esattamente il senso per cui riporto integralmente in nota il testo in lingua originale: “ The licenses for most software are designed to take away your freedom to share and change it. By contrast, the GNU General Public License is intended to guarantee your freedom to share and change free software to make sure the software is free for all its users. This General Public License applies to most of the Free Software Foundation's software and to any other program whose authors commit to using it. (Some other Free Software Foundation software is covered by the GNU Library General Public License instead.) You can apply it to your programs, too.“When we speak of free software, we are referring to freedom, not price. Our General Public Licenses are designed to make sure that you have the freedom to distribute copies of free software (and charge for this service if you wish) , that you receive source code or can get it if you want it, that you can change the software or use pieces of it in new free programs; and that you know you can do these things.”
5 Termini e condizioni per la copia, la distribuzione e la modifica.
6 Anche in questo caso ritengo corretto inserire il testo in lingua originale: “because the program is licensed free of charge, there is no warranty for the program, to the extent permitted by applicable law. Except when otherwise stated in writing the copyright holders and/or others parties provide the program “as is” without warranty of any kind, either expressed or implied,including, but not limited to, the implied warranties of the implied warranties of merchantabilityand fitness for a particular purpose. The entire risk as to the quality and performance of the program is with you. Should the program prove defective, you assume the cost of all necessary servicing, repair or correction. In no event unless required by applicable law or agreed to in writing will any copyright holder, or any other party who may modify and/or redistribute the program as permitted above, be liable to you for damages, including any general, special, incidental or consequential damages arising out of the use or inability to use the program (including but not limited to loss of data or data being rendered inaccurate or losses sustained by you or third parties or a failure of the program to operate with any other programs), even if such holder or other party has been advised of the possibility of such damages.

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