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sabato 16 gennaio 2010

Il male...

Il male non ci abbronza lentamente
come al pallido sole primaverile...

ma ci brucia irrimediabilmente...
fin nel profondo dell'anima!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 15 gennaio 2010

Una simpatica critica alla Tv...

Cercherò di essere gentile e di esprimermi nel modo più civile possibile, nonostante la voglia quasi irrefrenabile di usare gli stessi metodi e lo stesso linguaggio di quei poveri i...i (nove lettere!) che non fanno altro che litigare, urlare, sbraitare senza arte né grazia protetti da quel diabolico dispositivo catodico (un tempo!) che non trasmette altro (quasi!) che s...a (dieci lettere!).
Spero che possiate capire cosa intendo!
Spero inoltre che condividiate la mia opinione e il modo educato e simpatico di mandare tutti a... "girar per paesi sconosciuti ai più ma non a tutti!"

Cari amici, cordiali saluti...
e ricordate, la Tv é di tutti... ma non per tutti!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Lo Stato e i giochi a premi...

Che cosa pensare di un Paese in cui lo Stato consente a tutti, anzi, spinge tutti a credere nell'illusoria fortuna di un gratta e vinci o di un concorso a premi?

Ecco uno dei grossi problemi del nostro Stato: per poter incassare soldi facili dalle scommesse, gratta e vinci, giochi a premi di vario genere vengono pubblicizzati ogni giorno, ogni minuto, su ogni tipo di media!

Chi conosce come funzionano questi giochi sa bene che l'unico che ci guadagna é il banco, nel nostro caso lo Stato e le società che gestiscono i giochi... ma é poi vero che lo stato ci guadagna?

Io credo di no! I giochi di questo genere purtroppo hanno il brutto vizio di diventare come una droga, chi gioca lo farà sempre e spenderà sempre di più!

Ma non é tutto, dal punto di vista morale ed etico, il gioco é deleterio perché spinge la gente verso l'illusione che si possa diventare ricchi senza il sudore della propria fronte!

Il mio Stato ideale, chiaramente non l'Italia, proibisce questi giochi e incita i propri cittadini al lavoro e non alle vane speranze!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 11 gennaio 2010

Sull'origine del termine "Italia"

Tempo addietro ho letto da qualche parte (e, come mi accade sempre più spesso, non ricordo dove!) che l'Italia prese il nome da un personaggio famoso di nome Italo che regnò in antichità...
Ma giusto ieri ho letto un brano di Aulo Gellio in cui l'autore riporta una diversa origine del nome.
Aulo Gellio ci dice che le sue informazioni sono tratte dalle "Storie" dello storico Timeo e dalle "Antichità Umane" di Marco Varrone. Questi due autori affermarono che il paese d'Italia trasse il suo nome dal fatto che in antichità il territorio d'Italia era ricco di mandrie di buoi che in greco arcaico si chiamavano "italoi"...

Chi può dire se sia vero?!?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 10 gennaio 2010

La vita che vogliamo...

La vita é un viaggio al buio...

giorno dopo giorno ti costruisci la strada che vuoi!



E' chiaro, di tanto in tanto si presentano dei bivi e degli ostacoli,

ma forza e ragione ti aiutano a superarli...

ed andare avanti verso la vita che vuoi costruirti!

E con un po di fortuna...


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Aulo Gellio... curiosità su Platone

Aulo Gellio é veramente una fonte inestimabile di curiosità linguistiche ma non solo, aneddoti su personaggi famosi e storici sono veramente frequenti...
Proprio ieri mi sono imbattuto in un pezzo in cui parla di Platone, ma lascio il posto alle sue parole:

"E' stato tramandato che il filosofo Platone, pur avendo un patrimonio familiare assai modesto, acquistò tre libri dal filosofo pitagorico Filolao..."

Ecco dunque ancora i pitagorici alla base di tutto! Ma andiamo avanti...

Pare che tale notizia fosse riportata da Timone che scrisse un libro dal titolo "Sillos" nel quale accusa Platone di avere composto il Timeo, sua opera più importante, grazie al trattato pitagorico acquistato, Gellio riporta la frase di Timone:

"Tu pur Platone, istruir ti volesti:
con molti soldi un piccolo libro comprasti,
col l'aiuto del quale Timeo scrivesti"

Ho letto il Timeo diverse volte ed ancora lo farò in futuro... alcune parti sono veramente poco chiare e sapendo come agiva e insegnava Pitagora, non mi riesce difficile credere che alcune parti siano scritte secondo la regola pitagorica, dicendo una cosa per un'altra!

Grazie Gellio, per la guida!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 8 gennaio 2010

Il fantasma della libreria... (VII)

Precedenti:

Il fantasma della libreria...

Il fantasma della libreria (II)
Il fantasma della libreria (III)

Il fantasma della libreria (IV)

Il fantasma della libreria (V)

Il fantasma della libreria (VI)

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Un simbolo che non é facile descrivere... se però vai nel mio studio, nel primo cassetto della scrivania, c'é un'agenda, portala qui...

"Vado subito nonno...
Ecco... é questa?"

Si, piccola mia, proprio questa...
Ecco, questo era il simbolo presente sul libro... l'ho disegnato il giorno dopo, a mente fresca!
Strano vero?!?
Anche per me... non avevo mai visto niente di simile prima!

Ed ancora oggi non ho idea di cosa possa significare...

Osservavo questo simbolo quando, per la seconda volta, un fruscio proveniente dall'angolo più lontano, proprio dallo scaffale dal quale avevo preso il libro, richiamò nuovamente la mia attenzione...

Questa volta ero sicuro, qualcosa di scuro si era mosso nei pressi dello scaffale... solo un'ombra indistinta che si muoveva nella penombra, ma c'era qualcosa...

"Nonno... era il fantasma... non hai avuto paura?"

Si piccola mia...
Ma nonostante tutto mi alzai e andai a vedere... volevo capire!
Raggiunsi lo scaffale e mi guardai intorno... niente, nessun rumore, nessun movimento...
poi, di colpo, alla mie spalle sentii un rumore distinto, qualcuno aveva chiuso il libro!

Mi voltai di scatto...

"Chi era nonno... chi era?!?"

Mi sembrò di vedere un'ombra che si dissolveva nell'aria... mi avvicinai alla scrivania e così mi accorsi che il libro non c'era più...

Restai paralizzato per non so quanto tempo... secondi... minuti?
Non capivo cosa stesse accadendo... poi il rumore di una chiave che gira nella serratura mi riportò alla realtà!

La porta si apriva e il mio amico Mario mi fissava con sospetto da sopra i suoi occhiali... fino a che non mi ebbe riconosciuto...
Gli spiegai cosa era accaduto, gli dissi che ero restato chiuso dentro per errore e cominciai a raccontargli del libro... e dei rumori e dell'ombra...
Lui mi guardò con stupore... mi disse di non preoccuparmi, mi avrebbe accompagnato lui a casa... in quanto al libro, disse di non avere alcun libro del genere e che, forse, la paura mi aveva giocato un brutto scherzo!

Forse aveva ragione lui...

Ora, a distanza di tanto tempo, mi ricordo ancora tutto come fosse ieri... ma credo proprio che lui avesse ragione, la paura mia aveva giocato un brutto scherzo...
Mi resta solo...

"Ciao a tutti, sono tornato... che buon profumino... cosa c'é per cena?"

"Papà... papà..."

"Ciao caro, non ti aspettavamo così presto... siediti vicino al camino, papà stà raccontando una storia di fantasmi... io ti preparo qualcosa da mangiare..."

"Bene... ma, cosa é questo disegno?
Assomiglia ad uno stemma che ho visto qualche giorno fa in un antico testo di magia... in biblioteca ne abbiamo trovato una copia proprio qualche giorno fà...
Chi l'ha fatto?"

Nella stanza si fece silenzio... nessuno osava dire ciò che pensava...

"Nonno... nonno, stai bene?
Sei diventato bianco come un fantasma..."


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO