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venerdì 8 gennaio 2010

Il fantasma della libreria... (VII)

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Il fantasma della libreria...

Il fantasma della libreria (II)
Il fantasma della libreria (III)

Il fantasma della libreria (IV)

Il fantasma della libreria (V)

Il fantasma della libreria (VI)

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Un simbolo che non é facile descrivere... se però vai nel mio studio, nel primo cassetto della scrivania, c'é un'agenda, portala qui...

"Vado subito nonno...
Ecco... é questa?"

Si, piccola mia, proprio questa...
Ecco, questo era il simbolo presente sul libro... l'ho disegnato il giorno dopo, a mente fresca!
Strano vero?!?
Anche per me... non avevo mai visto niente di simile prima!

Ed ancora oggi non ho idea di cosa possa significare...

Osservavo questo simbolo quando, per la seconda volta, un fruscio proveniente dall'angolo più lontano, proprio dallo scaffale dal quale avevo preso il libro, richiamò nuovamente la mia attenzione...

Questa volta ero sicuro, qualcosa di scuro si era mosso nei pressi dello scaffale... solo un'ombra indistinta che si muoveva nella penombra, ma c'era qualcosa...

"Nonno... era il fantasma... non hai avuto paura?"

Si piccola mia...
Ma nonostante tutto mi alzai e andai a vedere... volevo capire!
Raggiunsi lo scaffale e mi guardai intorno... niente, nessun rumore, nessun movimento...
poi, di colpo, alla mie spalle sentii un rumore distinto, qualcuno aveva chiuso il libro!

Mi voltai di scatto...

"Chi era nonno... chi era?!?"

Mi sembrò di vedere un'ombra che si dissolveva nell'aria... mi avvicinai alla scrivania e così mi accorsi che il libro non c'era più...

Restai paralizzato per non so quanto tempo... secondi... minuti?
Non capivo cosa stesse accadendo... poi il rumore di una chiave che gira nella serratura mi riportò alla realtà!

La porta si apriva e il mio amico Mario mi fissava con sospetto da sopra i suoi occhiali... fino a che non mi ebbe riconosciuto...
Gli spiegai cosa era accaduto, gli dissi che ero restato chiuso dentro per errore e cominciai a raccontargli del libro... e dei rumori e dell'ombra...
Lui mi guardò con stupore... mi disse di non preoccuparmi, mi avrebbe accompagnato lui a casa... in quanto al libro, disse di non avere alcun libro del genere e che, forse, la paura mi aveva giocato un brutto scherzo!

Forse aveva ragione lui...

Ora, a distanza di tanto tempo, mi ricordo ancora tutto come fosse ieri... ma credo proprio che lui avesse ragione, la paura mia aveva giocato un brutto scherzo...
Mi resta solo...

"Ciao a tutti, sono tornato... che buon profumino... cosa c'é per cena?"

"Papà... papà..."

"Ciao caro, non ti aspettavamo così presto... siediti vicino al camino, papà stà raccontando una storia di fantasmi... io ti preparo qualcosa da mangiare..."

"Bene... ma, cosa é questo disegno?
Assomiglia ad uno stemma che ho visto qualche giorno fa in un antico testo di magia... in biblioteca ne abbiamo trovato una copia proprio qualche giorno fà...
Chi l'ha fatto?"

Nella stanza si fece silenzio... nessuno osava dire ciò che pensava...

"Nonno... nonno, stai bene?
Sei diventato bianco come un fantasma..."


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 7 gennaio 2010

L'insegnamento Pitagorico... secondo Aulo Gellio

Aulo Gellio,
letterato latino del II° secolo d.C., ci ha lasciato un'immensa opera scritta nelle notti invernali passate in Attica (regione della Grecia). L'opera, dal titolo "Notti Attiche", é una raccolta di pensieri e appunti presi dall'autore durante le sue letture e poi sommariamente riordinati e pubblicati.
L'opera é veramente curiosa e tra le tante curiosità ho trovato anche qualcosa su Pitagora.
Aulo Gellio ci spiega quale fu il metodo e l'ordine dell'insegnamento seguito da Pitagora, ci dice infatti che gli adolescenti che chiedevano di essere istruiti venivano studiati nella fisionomia (da ciò il nome di ephysiognomònei) per cercare di intuirne il carattere e la natura.
Una volta esaminato e ritenuto idoneo veniva accolto nella scuola dove avrebbe seguito le lezioni ascoltando in silenzio, silenzio che doveva durare almeno due anni! In questa fase lo studente si chiamava akoustikòi, cioè uditore. Una volta appresa la scienza del tacere e dell'ascoltare, la più difficile, divenivano mathematikòi, matematici, in quanto dovevano studiare e riflettere sulla matematica. In questo periodo potevano fare domande, prendere appunti ed esprimere le loro opinioni.
Infine, una volta raggiunta la necessaria preparazione scientifica, potevano accedere allo studio delle opere della natura e dell'origine del mondo, e venivano chiamati physikòi, cioè fisici.

Pensate amici... a premessa della conoscenza veniva posta la capacità di ascoltare e tacere!

Saggezza degli antichi...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

mercoledì 6 gennaio 2010

Il fantasma della libreria (VI)

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Il fantasma della libreria (V)

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"Nonno... nonno... ora che abbiamo finito di cenare continui la storia?"

"Ma si, papà, continua pure... resto anche io con voi... ma mi raccomando, ricordati che la notte arrivano gli incubi, se vengono stuzzicati troppo!"

Bene, se questo é ciò che vogliono le donne della mia vita, così sarà!

Mettetevi comode e ascoltate...

Dunque vediamo... avevo appena capito che avrei dovuto passare la notte chiuso dentro la vecchia libreria, in compagnia dei miei compagni preferiti, i libri...
Molti di questi li conoscevo già, ma adesso ero di fronte ad un libro sconosciuto che nascondeva chissà quali segreti...

Mi sistemai comodo, per quanto possibile, e ripresi in mano il libro che avevo iniziato ad osservare qualche minuto prima.
Ora, avendo un po più luce, mi resi conto che il libro doveva essere molto più antico di quanto avevo pensato inizialmente... la carta era particolare, di quella che si usava nel medioevo nei monasteri per copiare i testi antichi. Forse avevo tra le mani un testo veramente speciale che nessuno leggeva da secoli!
Che strana sensazione... paura ed eccitazione allo stesso tempo... un miscuglio esplosivo!

Era scritto in una lingua che era un misto di italiano e latino, ma di tanto in tanto vi erano frasi in greco e, credo, in ebraico, ma non ero sicuro...

Sfogliandolo velocemente mi resi conto che vi erano delle figure di parti anatomiche umane ed animali, ma anche di erbe e piante a completamento del testo... poteva trattarsi di un testo di magia, di qualche alchimista perduto nel passato!

Che scoperta fantastica... certo, avrei dovuto spendere molto tempo per leggerlo tutto e capirlo, ma poteva trattarsi di una vera e propria scoperta...

Ero tutto intento nell'osservazione di questi particolari quando fui richiamato alla realtà da un leggero fruscio...

Sembrava il rumore di passi strascicati... leggeri sul pavimento in legno della libreria... trattenni il fiato e tesi l'orecchio...

Niente, il rumore non c'era più!

Dovevo essermi sbagliato...

Ripresi l'osservazione del testo... questa volta in maniera sistematica...


"Sistematica? Cosa significa sistematica, nonno?"


Sistematica vuol dire con ordine, seguendo l'ordine giusto... in pratica iniziai ad osservare il libro dalla prima pagina, leggendo e guardando tutto ciò che potevo vedere con quella poca luce...

Bene... subito dopo la copertina, assolutamente anonima, vi era una pagina bianca con alcuni segni, tra cui il numero '97...
al centro della pagina vi era un simbolo che doveva essere quello dell'editore o dell'autore!

Era un simbolo molto complesso...

(Segue: Il fantasma della libreria... (VII)

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

martedì 5 gennaio 2010

Alessandro o Il falso profeta

Luciano di Samosata, nato a Samosata in Siria nel 120 d.C., é autore di opere importanti ed interessanti... lo conosco da diversi anni, e ogni volta mi riserba piacevoli sorprese!
Scrittore satirico e acuto filosofo, si fece conoscere e ricordare per aver scritto opere in cui metteva a nudo la creduloneria del tempo nei confronti delle religioni e della magia.
Tra queste vi é l'Alessandro!

Luciano si diverte a descrivere i trucchi e gli imbrogli posti in essere da Alessandro, un profeta che agendo con dubbi metodi riuscì a creare un suo santuario nel quale vaticinava.
Luciano non risparmia neanche i suoi contemporanei, con battute sarcastiche sulla loro stupidità.

Luciano cerca in tutti i modi di mettere in ridicolo Alessandro ma ciò non distoglie i suoi adoratori... solo la morte lo farà. Alessandro morirà, contro ogni sua previsione, all'età di circa 70 anni per una cancrena al piede e solo il fatto che nessuno prese il suo posto nel suo santuario ci ha risparmiati da una nuova religione!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 4 gennaio 2010

Copernico e i Pitagorici...

CAri amici,
una volta letto un libro occorre riflettere, passare ad altri libri sullo stesso argomento e poi, a distanza di anni riprendere in mano i vecchi libri e vedere se c'é ancora qualcosa da capire, da approfondire...
Ecco che oggi, per tenere fede a ciò che vi ho appena detto, ho ripreso in mano "Il mulino di Amleto", di Dechend e Santillana, letto diversi anni fà!
Ho dato uno sguado veloce alle cose sottolineate durante la prima lettura ma anche ai titoli dei capitoli. Così mi sono imbattuto in una cosa che avevo allora trascurato... si parla dei legami tra Copernico e i Pitagorici...

Copernico... la teoria eliocentrica... Galileo ce ne parla approfonditamente nel suo "Discorso sui massimi sistemi"... e dopo di lui un altro grande, Newton, pone l'eliocentrismo alla base dei sui studi...

Tutti quanti accomunati dalla conoscenza antica dei loro predecessori, i pitagorici!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 3 gennaio 2010

Le creature del mondo emerso...


In questi giorni ho sotto mano un libro illustrato, "Le creature del mondo emerso" di Licia Troisi, illustrato da Paolo Barberi...

Devo dire che é anni che non leggo più un romanzo, ad eccezione del "Pendolo di Foucault" di Eco, ma se un giorno riprenderò a leggere romanzi, credo proprio che i romanzi di Licia Troisi saranno i primi!

Vi chiederete perché, immagino...

La risposta non la conosco! O meglio, la risposta non é una risposta... sono stato colpito dalle immagini del libro illustrato da Barbieri! Sono veramente belle... e così in questi giorni ho ripreso in mano una matita e una gomma e mi sono messo a disegnare, cosa che non facevo da anni!

Certo, il mio disegno non é come quelli di Barbieri, ma comunque lo dedico ai due autori...

Dunque grazie, a Licia Troisi e a Paolo Barbieri per le loro opere... e per aver ridestato in me una passione assopita da anni!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

Oltre ogni limite...

Guardare oltre,
è l'unico modo per andare avanti!

Essere soddisfatti di ciò che si é raggiunto é l'inizio della fine,
significa che non si ha più niente da dare,
significa che non si é più in grado di andare avanti...

allora io guarderò sempre oltre...
fino alla fine!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO