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domenica 30 ottobre 2016

Il crepuscolo degli Dei (Parte Prima)

PROLOGO

- Perchè, Padre?
Che senso ha, dopo tutto ciò che abbiamo fatto per loro?

- Non capisci?
Non possiamo più aspettare.
Fino ad ora noi siamo stati gli Dei, se aspettiamo ancora Loro prenderanno il nostro posto.
Dobbiamo farlo. Mi dispiace, ma dobbiamo distruggerli!

A quelle ultime parole, pronunciate con solenne drammaticità dal vecchio, il pubblico si lanciò in un fragoroso applauso.
La prima del "Crepuscolo degli Dei" era stata, contro tutte le previsioni, un clamoroso successo.

- Complimenti papà, è stato un successo.
Urlò Maria all'orecchio del padre, per superare il rumore degli applausi.

- Non avrei mai pensato ad una cosa del genere.
Sembra che il pubblico sia impazzito.
Non capisco cosa ci trovino di così speciale.
In ogni caso sono contento, servirà a lanciare il libro.

- Il libro? Urlò la figlia. Questa volta senza motivo.

- Si, ti avevo detto che avevo grandi progetti. Sono stato contattato da una casa editrice che è interessata a pubblicare la storia romanzata. Ho già presentato una prima bozza e domani ho un appuntamento con il responsabile della Casa Editrice.
Vogliono acquistare i diritti, forse ne faranno un film.
Maria per un attimo sprofondo in un incomprensibile silenzio, da cui si riprese subito.

- Bene, sono contenta per te. Allora oggi andiamo a festeggiare.
C'è un ristorante molto carino appena fuori città, ci sono stata con gli amici. Di solito il lunedì non c'è tanta gente. Vedrai, ci troveremo bene.


Larren Books

- E' in ritardo. 
Non mi piacciono le persone che arrivano in ritardo ad un appuntamento di lavoro. Specialmente se chi deve aspettare sono io.

Il direttore della Larren Books era una persona importante ed era consapevole della propria posizione. Non avrebbe aspettato un autore ritardatario neanche se il libro di cui avrebbe dovuto trattare l'acquisto fosse stato la Bibbia!
Sicuramente non avrebbe perso tempo per un autore quasi sconosciuto, anche se gli era stato raccomandato da persone influenti.

- Se arriva ditegli che non se ne fa niente. Ho aspettato fin troppo.
Si alzò e fece per andar via. Avrebbe tenuto la solita riunione delle dieci con la solita puntualità.

- Signor Larren, aspetti un attimo. Guardi cosa dice il giornale.
L'assistente gli tese una copia della Gazzetta. In prima pagina la notizia della sparizione di John Odges.
"Autore di teatro, scomparso ieri sera al rientro dalla prima te
atrale della sua ultima opera: Il crepuscolo degli Dei. La macchina è stata ritrovata in un torrente di campagna.  Probabilmente il corpo era stato trascinato dalla corrente. Le ricerche erano ancora in corso ma vi erano poche speranze.
La figlia afferma di essere stata a cena con lui. Poi dopo averla accompagnata a casa si era diretto verso il suo appartamento, in via..."

- Trovatemi la figlia. Mi serve la sua autorizzazione a pubblicare il libro. Dobbiamo approfittare del momento.

Le parole erano state pronunciate a voce alta e scandite attentamente. Non un solo accenno di dispiacere sul viso per la tragedia di una famiglia. Della sparizione di Odges a lui non importava niente se non per il fatto che si trattava, forse, di un colpo di fortuna. Il libro di un autore scomparso rende sicuramente più del libro di un autore qualunque. Solo il pensiero di futuri affari affiorava dal labbro appena sollevato in una smorfia di soddisfazione. 
Vincent Larren si voltò e proseguì verso la sala riunioni. Anche quella volta arrivò puntuale.

(Continua --->>

Alessandro Giovanni Paolo Rugolo

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