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Il fantasma della libreria...
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Il fantasma della libreria (V)
Il fantasma della libreria (VI)
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Un simbolo che non é facile descrivere... se però vai nel mio studio, nel primo cassetto della scrivania, c'é un'agenda, portala qui...
"Vado subito nonno...
Ecco... é questa?"
Si, piccola mia, proprio questa...
Ecco, questo era il simbolo presente sul libro... l'ho disegnato il giorno dopo, a mente fresca!
Strano vero?!?
Anche per me... non avevo mai visto niente di simile prima!
Ed ancora oggi non ho idea di cosa possa significare...
Osservavo questo simbolo quando, per la seconda volta, un fruscio proveniente dall'angolo più lontano, proprio dallo scaffale dal quale avevo preso il libro, richiamò nuovamente la mia attenzione...
Questa volta ero sicuro, qualcosa di scuro si era mosso nei pressi dello scaffale... solo un'ombra indistinta che si muoveva nella penombra, ma c'era qualcosa...
"Nonno... era il fantasma... non hai avuto paura?"
Si piccola mia...
Ma nonostante tutto mi alzai e andai a vedere... volevo capire!
Raggiunsi lo scaffale e mi guardai intorno... niente, nessun rumore, nessun movimento...
poi, di colpo, alla mie spalle sentii un rumore distinto, qualcuno aveva chiuso il libro!
Mi voltai di scatto...
"Chi era nonno... chi era?!?"
Mi sembrò di vedere un'ombra che si dissolveva nell'aria... mi avvicinai alla scrivania e così mi accorsi che il libro non c'era più...
Restai paralizzato per non so quanto tempo... secondi... minuti?
Non capivo cosa stesse accadendo... poi il rumore di una chiave che gira nella serratura mi riportò alla realtà!
La porta si apriva e il mio amico Mario mi fissava con sospetto da sopra i suoi occhiali... fino a che non mi ebbe riconosciuto...
Gli spiegai cosa era accaduto, gli dissi che ero restato chiuso dentro per errore e cominciai a raccontargli del libro... e dei rumori e dell'ombra...
Lui mi guardò con stupore... mi disse di non preoccuparmi, mi avrebbe accompagnato lui a casa... in quanto al libro, disse di non avere alcun libro del genere e che, forse, la paura mi aveva giocato un brutto scherzo!
Forse aveva ragione lui...
Ora, a distanza di tanto tempo, mi ricordo ancora tutto come fosse ieri... ma credo proprio che lui avesse ragione, la paura mia aveva giocato un brutto scherzo...
Mi resta solo...
"Ciao a tutti, sono tornato... che buon profumino... cosa c'é per cena?"
"Papà... papà..."
"Ciao caro, non ti aspettavamo così presto... siediti vicino al camino, papà stà raccontando una storia di fantasmi... io ti preparo qualcosa da mangiare..."
"Bene... ma, cosa é questo disegno?
Assomiglia ad uno stemma che ho visto qualche giorno fa in un antico testo di magia... in biblioteca ne abbiamo trovato una copia proprio qualche giorno fà...
Chi l'ha fatto?"
Nella stanza si fece silenzio... nessuno osava dire ciò che pensava...
"Nonno... nonno, stai bene?
Sei diventato bianco come un fantasma..."
Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO