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giovedì 6 gennaio 2011

Nikola Tesla, l'uomo che ha inventato il XX secolo

di Robert Lomas.

Vi presento un libro,
un libro che parla di un grande scienziato.

Nikola Tesla nacque a Smiljan, in Croazia, nella notte tra il 10 e l'11 luglio del 1856, durante un violento temporale...
Come una premonizione i fulmini di quella notte lo seguirono per tutta la vita.
Chi ha studiato elettronica o fisica probabilmente ricorda il suo nome, associato ad una unità di misura dell'elettricità, ma tutti dovrebbero ricordarlo. Così non é!

A Nikola Tesla dobbiamo la energia elettrica a corrente alternata e, più o meno, tutte le apparecchiature che oggi usiamo abitualmente senza sapere assolutamente niente del loro funzionamento.

Furono in molti ad approfittare della sua buona fede, durante la sua lunga vita (morì nel '43), tra questi un uomo ricordato ancora oggi, Edison. Molti dei successi di Edison come delle grandi società di quei giorni, sono in buona parte attribuibili al giovane ingegnere Nikola Tesla.

A partire dalla legge di Simon Ohm, creò il motore a corrente alternata, scoprì e studiò il fenomeno della risonanza, riuscì a trasmettere onde eletttromagnetiche e a riceverle. Realizzò il suo sogno di trasferire l'energia elettrica senza uso di fili e creò il fulmine in laboratorio... questi sono solo alcuni, i più noti, tra i risultati da lui raggiunti, eppure sono in pochi a conoscerlo.
Come sono in pochi a sapere che fu il primo ad utilizzare la corrente elettrica per la cura del mal di testa e che durante le sue conferenze descrisse buona parte di ciò che oggi utilizziamo... e forse non é ancora finita!

Quali altre sorprese ci riserverà il futuro, tra quelle che Tesla studiò e descrisse?


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO
 
Ah, un'ultima cosa... Tesla e Einstein vissero e lavorarono più o meno nello stesso periodo; Tesla non era d'accordo sulla visione che Einstein aveva della forza di Gravità... egli credeva infatti che la gravità fosse una conseguenza dei campi elettromagnetici ed elaborò una teoria dinamica della gravità, che non ha però mai pubblicato! Chissà...
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mercoledì 5 gennaio 2011

Macrobio e "I Saturnali"

Macrobio...

vi chiederete chi sia quest'uomo del passato.

Me lo chiedevo anche io quando, nel corso delle mie letture quotidiane, mi capitava di incontrarne qualche citazione dotta. Me lo chiedevo anche io fino a che non mi ci sono imbattuto durante una visita alla biblioteca di Legnano.

Il libro era li, rovinato dall'uso, abbandonato sullo scaffale dei classici latini!

Sembrava mi parlasse... leggimi, diceva...

Così mi ci volle un attimo per raccoglierlo dallo scaffale ed inoltrarmi nella lettura di quelle pagine ricche di sapere e conoscenze antiche.

Macrobio visse a cavallo tra il IV e il V secolo dopo Cristo, il suo nome completo era: Macrobio Ambrogio Teodosio.
Autore di diverse opere pervenuteci:
- Commentarii in Somniu Scipionis;
- De differentiis et societatibus Graeci Latinique verbi;
e Saturnaliorum convivia (ovvero I Saturnali), l'opera che ho appena terminato di leggere e di cui vi parlerò brevemente, più per spingervi a leggerla voi stessi che per dirvi di cosa tratti.
Credo infatti, come ho sempre detto, che sia più utile leggere le opere degli antichi che i riassunti dei moderni sulle medesime opere. Allo stesso modo ritengo più utile leggere i riassunti degli antichi rispetto a quelli dei moderni, ma ciò non é oggetto di questo piccolo articolo!
Il motivo che spinse Macrobio a scrivere questo libro é indicato nella prefazione dell'autore, il libro infatti inizia così:
"Figlio mio Eustatio, la natura ci ha dato molti e svariati legami in questa vita, ma non ci avvinse con nessun legame più forte di quello che ci unisce a coloro che da noi sono stati generati. Volle infatti che ci preoccupassimo di istruirli ed educarli; così che i genitori non possono da nessun'altra cosa ricevere piacere maggiore che dal completo realizzarsi dei loro desideri né maggior dolore che da un risultato negativo".
Ad essere onesti Macrobio non la pensava come me, egli infatti aggiunge che ritiene più utile l'uso dei compendi ai lunghi e tortuosi discorsi, per l'educazione del figlio. Sarà, ma io penso che dalle opere complete degli autori, dalla loro profonda disamina e comprensione possa derivare una buona conoscenza. Il mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti e l'esperienza completano l'educazione. La saggezza si raggiunge poi, talvolta, quando si é in grado di usare le nozioni giuste, al momento giusto al fine di un giusto scopo. Talvolta é, in tal senso, del saggio sapere quando parlare o star zitto!

Macrobio inizia il suo libro spiegando cosa siano i saturnali, giorni di festa, da passare in conversazioni culturali tra amici. Saranno infatti affrontati argomenti vari, seri e faceti, semplici e complessi, cercando in ogni caso di interessare chi ascolta e coinvolgerlo nella discussione.

I saturnali in quel periodo duravano tre giorni, il 17, il 18 e il 19 di Dicembre. Così il libro é diviso in giornate. A queste giornate viene aggiunta la vigilia, impiegata per spiegare di che tipo di festa si tratti e quale sia il termine latino corretto.

Ma non vi aspettate che io, in queste poche righe, possa ripercorrere ciò che Macrobio ha splendidamente raccontato in centinaia di pagine, vi dirò solo che in quelle tre giornate si parlò di antichità, dei calendari in uso , delle festività, di medicina, di agricoltura, di scienze, di uomini e Dei e dei maggiori scrittori, eruditi e filosofi dei tempi antichi.
Così Virgilio, Cicerone, Ennio, Platone, Erodoto, Aristotele, Lucrezio, per citare solo alcuni tra i più famosi, sono chiamati di volta in volta ad esporre le loro teorie, a difenderle e confutare quelle dei loro avversari.
Ma tra tutto, ciò che io prediligo é la parte storica. Potete dunque immaginare come mi abbia fatto piacere leggere estratti da testi più antichi e ormai perduti... e che dire delle formule usate dai romani per convincere gli dei di una città nemica ad abbandonare i loro protetti e consentire ai romani la conquista?

Dunque, non volendo annoiare oltre, vi auguro buona lettura!
Sono infatti sicuro che, come il figlio di Macrobio trasse sicuramente ottimi insegnamenti dalla lettura di quanto il padre aveva scritto per lui, ognuno di noi può fare lo stesso nonostante il tempo passato.


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

giovedì 23 dicembre 2010

Buon Natale...

Che lo spirito natalizio abbia qualcosa di speciale, é noto a tutti... o forse no?

Io credo che il Natale abbia qualcosa di speciale. Sia per chi crede che per chi non crede, é un tempo speciale.
Forse dipende semplicemente dalle persone, che per qualche giorno all'anno vogliono sentirsi più felici e più buone... alcune volte semplicemente sorridendo!
Quale sia il motivo non so dire, ma il Natale deve essere veramente speciale se porta con se ricordi felici e voglia di fare del bene al prossimo, ai parenti, agli amici e ai vicini ma anche alle persone che non si conoscono.

Uno dei classici che ha diffuso lo spirito del Natale é "Canto di Natale" di Charles Dickens.

Se l'avete in casa vi consiglio di leggerlo (o rileggerlo) magari a voce alta con tutta la famiglia... i quattro fantasmi vi aiuteranno, qualora abbiate perso la voglia di festeggiare e di sorridere al prossimo, a ritrovare il giusto spirito... quello che occorre per dire al mondo, senza alcuna distinzione tra ricchi e poveri, tra vicini e lontani, tra buoni e cattivi, semplicemente...

Buon Natale a tutti!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 5 dicembre 2010

Italia... Bar Ristorante Pizzeria!

Il Ristorante Pizzeria ITALIA,
il vostro ristorante preferito ha iniziato la sua attività!


Auguri e in bocca al lupo!

...e a tutti gli appassionati di buona cucina, buon appetito!

Che dire di più?

A si, dimenticavo,
ecco come raggiungerlo...



Per commenti, richieste, suggerimenti: ristorante.pizzeria.italia@live.it

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

venerdì 3 dicembre 2010

Degli Scrittori Greci e delle italiane versioni delle loro opere

Notizie raccolte dall'Abate Fortunato Federici.

Così recita il titolo del libro pubblicato a Padova nel 1828...
E allora vediamo di capire qual'é la struttura del libro e di cosa parla.

In primo luogo cenni biografici degli autori greci in ordine cronologico, suddivisi in cinque epoche:
  • Epoca Prima. Degli scrittori avanti Omero;
  • Epoca Seconda. Degli scrittori da Omero a Alessandro Magno;
  • Epoca Terza. Degli scrittori da Alessandro Magno a Augusto;
  • Epoca Quarta. Degli scrittori da Augsto a Costantino il Grande;
  • Epoca Quinta. Degli scrittori da Costantino il Grande alla presa di Costantinopoli, fatta dai Turchi nel 1453.
Credo proprio che la lettura sarà interessante!

Vi dico solo che inizia con le notizie sulle sibille:
"Sibille Ebrea o Persica ed Eritrea o Cumana"
Ma chi erano le sibille?
Chiediamolo al nostro Abate Fortunato:
"Vuolsi che si desse comunemente tal nome a tutte quelle donne che facevano professione di predire gli eventi. L'Ebrea o Persica é la più antica, ma più celebre la eritrea o cumana per gli oracoli che riguardavano la storia della Repubblica di Roma, i quali, raccolti e custoditi gelosamente nel tempio di Apollo, furono poi dati alle fiamme da Stilicone, ministro dell'Imperatore Onorio".

Se lo trovate interessante, spegnete la Tv, cercate il libro su internet (google books) e leggetelo.

Non sarete i soli, adagiati nella poltrona, nel silenzio del vostro salotto...

Buona lettura!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

domenica 28 novembre 2010

Cronologia Universale di Giovanni Battista RAMPOLDI


Avete mai usato Google libri?
Se non l'avete mai fatto é tempo di iniziare!

E' possibile trovare di tutto e gratuitamente. Dai testi recenti mostrati solo parzialmente a quelli antichi, in formato pdf, scannerizzati dal team di Google e resi disponibili come si trattasse di una grande biblioteca virtuale aperta a tutti coloro che hanno una connessione internet.
Negli ultimi tempi ho scaricato diversi testi antichi e dopo averli stampati ho cominciato a leggerli. Uno di questi si intitola "Cronologia Universale", pubblicato nel 1828. L'autore é un impiegato municipale di nome Giovanni Battista RAMPOLDI (1761-1836), nato ad Uboldo. Di lui si sa che viaggiò molto, soprattutto nei paesi del medio oriente, dove imparò l'arabo. Fu autore, tra l'altro, di un testo intitolato "Annali Musulmani".
Dell'autoredi "Cronologia Universale" non vi é cenno neppure su Wikipedia... se non per citarlo come fonte di alcune notizie.
Ma lasciamo perdere i dati biografici e vediamo perché il libro é così interessante...
Ogni appassionato di antichità, credo, é spinto dalla curiosità... la domanda più frequente che mi pongo é: cosa é accaduto prima di...?
E così facendo cerco di tornare indietro nel tempo, usando tutto ciò che ho a mia disposizione in termini di conoscenze umane. In pratica ritorno al passato risalendo di libro in libro, di citazione in citazione.
Così facendo talvolta capita di imbattersi, per caso, in testi mai sentiti nominare e la Cronologia Universale di Rampoldi fa parte di questa categoria.
La prima cosa che mi ha colpito é la prima parte: "Nozioni intorno ai periodi o alle ere maggiormente in uso nelle cronologie". Quì l'autore da dei cenni sulle ere e sui periodi antichi, spiegando come si passa da un metodo di datazione all'altro. In questo passo possiamo trovare informazioni sul periodo giuliano, sull'era giudaica e greca, sull'era dei seleucidi, sui conteggi basati sulle olimpiadi, sull'era "ab Urbe condita", sull'era di Nabonassar e così via fino ai giorni nostri. Questa parte é veramente interessante per uno studioso della storia del mondo antico.
Di seguito inizia la Prima Parte del libro, dal titolo "Parte Antica Favolosa". E' fantastico trovare riordinate nozioni provenienti da tutto il mondo!
La prima riga dice: "Dall'anno 3.982.298 al 474.304 avanti l'era volgare".
Nell'anno 3.982.298 il Rampoldi pone la creazione del mondo e il principio del regno di Brama.
Circa un milione e mezzo di anni dopo nasce il regno di Tensio-dai-Tchin, sull'isola del Giappone...

Interessante, non pensate?
Se volete potrete seguirmi nella mia lettura... cercherò di tenervi informati!
Ma se avete tempo e voglia potete semplicemente collegarvi a google libri e scaricarvi il testo... e buona lettura!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

lunedì 22 novembre 2010

Méta...

Mi fermo a pensare...
il passato scorre davanti ai miei occhi, in pochi istanti...

Rivedo la mia famiglia, i miei fratelli, la mia casa...
rivedo la guerra, la disperazione e la morte,
la fuga e la speranza, l'Italia lontana...

Da allora una vita é passata,
in tanti sono arrivati da paesi lontani, pieni di progetti e speranze...
in molti sono ripartiti, come ombre di ciò che erano...

Eppure io sono quì,
come una vecchia quercia
sopravvissuta al turbinio del tempo...
aspettando paziente l'ultimo rintocco di quella stessa campana
che un giorno lontano mi accolse annunciandomi una seconda vita
in questa seconda mia Patria...

Italia!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO