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domenica 6 marzo 2011

I nuraghi di Sardegna di Giovanni Spano


Cagliari, 1867...
l'anno in cui fu pubblicata l'edizione del libro che ho appena terminato di leggere:
"Memoria sopra i nuraghi di Sardegna pel canonico Comm. Giovanni Spano" (terza edizione...), anche questo trovato su Google Libri (provatelo!).
Questo testo è veramente interessante... 
Se qualcuno avrà occasione di leggerlo troverà all'interno tante indicazioni su come approfondire lo studio della storia della Sardegna. Nelle ricche note sono infatti indicati i testi dei maggiori studiosi del passato, sarà sufficiente così seguire le tracce a ritroso!
Il Conte Alberto Della Marmora, il Valery, Aristotele, Diodoro Siculo, Deletone... per citare gli stranieri. Antonio di Tharros, Saltaro, Francesco Decastro, Giovanni Virde, Fara, Pintus e così via per citare solo alcuni dei nostri studiosi.

La prima domanda a cui Spano cerca di rispondere è: 
"chi costruì i nuraghi"?
Così inizia un viaggio attraverso autori antichi e più recenti che nelle loro opere hanno trattato l'argomento... Aristotele è il più antico, e parla nel suo "De mirabilibus auscultationibus" e attribuisce ai Greci antichi guidati da Jolao, la costruzione.
Passa poi a Diodoro Siculo e quindi, dopo un salto di quasi un millennio ecco un altro autore, questa volta un poeta Sardo, tale Deletone, che parla di queste costruzioni attribuendole agli Egiziani...

Ma cosa erano questi Nuraghi?
Questo è l'argomento principale del nostro autore che, dopo una disamina precisa e puntuale della storia e dei reperti trovati in diverse di queste opere si accinge a rispondere...

"Sostengo adunque che questi non furono eretti nella primitiva loro fondazione ad altro uso che per essere CASE  od ABITAZIONI di famiglie quando principiarono ad aggregarsi in società".

Questa la sua tesi... 

Potrei andare avanti per pagine e pagine ma preferisco fermarmi qua e indicarvi come scaricare il testo in formato pdf da stampare e tenere affianco al letto, da leggere la sera!

Buona lettura!


Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

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